Ordinanze e sicurezza, l’incontro di Maroni con i sindaci della Carta
Nel giro di pochi giorni sarà pronto il provvedimento legislativo d’urgenza che consentirà ai sindaci di mantenere i poteri in materia di sicurezza urbana, previsti dal decreto legge nato dalla Carta di Parma, dopo le criticità sollevate dalla Corte Costituzionale. La bozza legislativa sarà poi inviata e condivisa con i sindaci. E’ quanto è emerso durante l’incontro di questa mattina in Municipio a Parma tra il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni e alcuni sindaci sottoscrittori della Carta
Nel giro di pochi giorni sarà pronto il provvedimento legislativo d’urgenza che consentirà ai sindaci di mantenere i poteri in materia di sicurezza urbana, previsti dal decreto legge nato dalla Carta di Parma, dopo le criticità sollevate dalla Corte Costituzionale. La bozza legislativa sarà poi inviata e condivisa con i sindaci.
E’ quanto è emerso durante l’incontro di questa mattina in Municipio a Parma tra il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni e alcuni sindaci sottoscrittori della Carta.
All’incontro erano rappresentate 18 città: Alessandria, Ancona, Asti, Bergamo, Brescia, Carrara, Cremona, Como, Fano, Lucca, Mantova, Parma, Pavia, Prato, Rovigo, Verona, Vicenza, Vigevano.
A fare gli onori di casa il sindaco Pietro Vignali che in apertura di conferenza stampa ha spiegato che “nel corso dell’incontro si è parlato della legge che dovrebbe superare le problematiche formali sollevate dalla Corte Costituzionale. Il ministro ci ha rassicurato che il provvedimento legislativo d’urgenza sarà portato in Consiglio dei Ministri entro i primi quindici giorni di giugno. Affronterà quattro punti: le ordinanze, con l’obiettivo di ridare ai sindaci il potere di emettere ordinanze in materia di sicurezza urbana; la riforma della Polizia locale; l’accattonaggio e, infine, il tema della prostituzione. Sono sicuro che con questo decreto faremo un ulteriore passo avanti dal punto di vista della sicurezza urbana e della qualità delle nostre città”.
“Il ministro Maroni – ha poi continuato il sindaco Vignali - per l’ennesima volta ci mette la faccia e insieme ai sindaci cerca una soluzione per questioni cruciali per la qualità della vita nelle nostre città. Il ministro, come sappiamo, è solito incontrare tutti. Per questo mi sembra molto strumentale e pretestuosa la polemica di alcuni colleghi che non hanno partecipato all’incontro anche perché, come sappiamo, le ordinanze previste dai decreti ministeriali seguiti alla Carta di Parma le hanno applicate tutti i sindaci d’Italia, di qualsiasi colore politico. Chi non partecipa al confronto perde una buona occasione di dialogo”, ha affermato il sindaco Pietro Vignali.
“Ancora una volta – ha affermato Roberto Maroni, Ministro dell’Interno – il tavolo di Parma ha dimostrato la sua utilità. Abbiamo discusso e approfondito questioni che sono oggetto di un provvedimento legislativo d’urgenza che consentirà ai sindaci di mantenere i poteri previsti dalle ordinanze, tenendo conto delle censure della Corte Costituzionale, ma senza tornare al passato. Ogni realtà ha esigenze diverse rispetto ad un’altra e dire, come fa la Corte, che è incostituzionale che ci siano strumenti diversi significa non tener conto delle diversità che esistono sul territorio nazionale. Gli stessi regolamenti delle polizie locali sono differenti tra loro. La sentenza è stata molto argomentata su questioni di principio, che risolveremo. Farò un provvedimento di legge ridando ai sindaci quei poteri che così bene hanno applicato in questi anni”.
Il ministro ha quindi toccato il capitolo polizia locale, sottolineando, tra l’altro, che è prevista “la riforma del testo unico della legge di pubblica sicurezza” per consentire l’utilizzo dei manganelli alla polizia locale che, “facendo parte del sistema integrato di sicurezza, - ha rimarcato Maroni – è giusto che abbia le stesse dotazioni delle altre forze di polizia”.
La questione accattonaggio è “un tema delicato che tocca anche l’area del sociale – ha proseguito il ministro - ci sono già alcune proposte di legge depositate in parlamento, vedremo se riusciremo a trovare una soluzione che mette d’accordo tutti”.
Necessario inoltre un intervento per risolvere il problema della prostituzione di strada. “Ci sono ventiquattro proposte di legge in Parlamento – ha spiegato Maroni – Si va da quelle che vedono la prostituzione come un reato a quelle più europeiste, che prevedono di creare degli eros center. Quello che mi chiedono i sindaci è di dare una regolamentazione per risolvere il problema della prostituzione di strada”.
Durante l’incontro sono stati messi a fuoco dettagli del nuovo provvedimento. “Mi sono impegnato a inviare il testo al tavolo di Parma nei prossimi giorni, – ha concluso Maroni – per eventuali modifiche e integrazioni. Ringrazio il sindaco di Parma Vignali e Tosi di Verona perché stanno lavorando nella giusta direzione, creando norme utili”.
“Si riparte dalla Carta di Parma – ha commentato l’assessore alla Sicurezza Fabio Fecci – Il provvedimento legislativo proposto dal ministro conterrà il discorso sulle ordinanze, uno strumento importante per governare i fenomeni di disagio sociale e degrado urbano, e per soddisfare le pressanti richieste dagli abitanti delle diverse città. Altro passaggio fondamentale riguarda il riordino della Polizia locale, considerata parte integrante delle forze dell’ordine.
L’accattonaggio è un argomento delicato, che deve essere affrontato nei giusti modi e non per forza con sanzioni di tipo penale. Parma ha dato risposte di grande valenza sociale alle fasce deboli della popolazione cercando, al contempo, di salvaguardare le esigenze di sicurezza. Sulla prostituzione – ha concluso l’assessore – il ministro ha giustamente ribadito la sua richiesta di regolamentare il fenomeno ed eliminare la prostituzione su strada, che crea degrado urbano e malcostume. Bisogna intervenire per fermare il racket che sta dietro a questa attività e risolvere le problematiche di carattere sanitario ad essa legate”.