SICUREZZA / 07.10.11

Termovalorizzatore: il Tar rende omaggio alla civiltà giuridica della città

Una nota del Servizio legale del Comune di Parma contribuisce a fare chiarezza sulla vicenda del Termovalorizzatore. Ne esce fortemente rafforzato il ruolo del Comune di Parma che si è visto riconoscere il legittimo esercizio del proprio potere di ordinanza, a fronte di una complessa situazione giuridico - amministrativa tutt'altro che chiara e definita.
Termovalorizzatore

“Il provvedimento emesso dal Giudice amministrativo, che costituisce una ordinanza e non una sentenza, è un segno forte e autorevole dell'importanza del diritto e della sua corretta applicazione nella convivenza civile. Un bel provvedimento frutto della sapiente saggezza giuridica che è capace di restituire a ciascuno il proprio legittimo ruolo e le proprie responsabilità”, afferma il Servizio legale del Comune in merito all’ordinanza del Tar sul termovalorizzatore.  

 

“Ne esce fortemente rafforzato il ruolo del Comune di Parma – prosegue la nota - che si è visto riconoscere il legittimo esercizio del proprio potere di ordinanza, a fronte di una complessa situazione giuridico- amministrativa tutt'altro che chiara e definita e su cui pesano come un macigno le questioni irrisolte del permesso di costruire, del progetto di impianto, dell'affidamento del servizio mediante gara pubblica”.

 

“E' vero che i lavori potranno essere ripresi, ma a questo punto sotto la diretta responsabilità degli interessati i quali dovranno fare i conti con la circostanza che il TAR non ha affatto dato loro ragione, ma anzi ha esplicitamente affermato che resta: " impregiudicata ogni decisione nel merito delle complesse questioni sollevate". Bene ha fatto dunque il Comune a intervenire con le proprie ordinanze, assicurando, come aveva richiesto lo stesso giudice amministrativo, sin dall'inizio, la non alterabilità della situazione esistente. 

 

Restano dunque aperte tutte le questioni oggetto non solo dei provvedimenti comunali in termini cautelativi, ma anche quelle oggetto delle varie denunce e, soprattutto, la grave pendenza sulla questione della gara pubblica oggetto di contestazione a livello comunitario. 

 

In tal senso, è chiarissima l'ordinanza del TAR di Parma n. 354 in data 06/10/2011, rinviando al 7 dicembre 2011 ogni sentenza sul merito di chi ha torto e di chi ha ragione. D'ora in avanti la responsabilità è tutta di chi intende continuare a costruire l'impianto in presenza delle richiamate gravi e preoccupanti pendenze sia sul piano giuridico- amministrativo generale sia sotto il profilo dell'osservanza delle regole in materia edilizia”. 

 

“Se le ragioni esposte nelle ordinanze del Comune fossero risultate prive di fondamento, le stesse ordinanze sarebbero state travolte dalla preponderanza degli interessi economici e degli aspetti finanziari connessi all'operazione.

 

In realtà è stato proprio merito delle suddette ordinanze e del qualificato patrocinio legale reso da Mario Chiti aver messo in evidenza tutte le pecche, le carenze, le contraddizioni dell'operazione sin qui condotta, con i risvolti di interesse pubblico coinvolti e riaffermare che anche i colossi come il termovalorizzatore sono tenuti all'osservanza delle regole giuridiche secondo i principi dello stato di diritto, evitando la fragilità delle proprie basi”.