Conferenza stampa di martedi 4 settembre
Temi dell’incontro sono stati la risposta dell’assessore Rossi alle polemiche dei giorni scorsi riguardanti il Piano Strategico e la politica amministrativa sull’Asp (Azienda dei servizi alla Persona), e la nuova politica di gestione rifiuti valida per i prossimi anni esposta dall'assessore Folli.
Nuovo piano di gestione rifiuti
Assessore all’Ambiente Gabriele Folli: “Mi preme tornare sulla vicenda della richiesta di sequestro preventivo dell’inceneritore per ribadire che noi siamo in attesa della decisione del Gip, rispettando il ruolo della Magistratura e delle decisioni che prenderanno in merito. Colgo però l’occasione per ribadire alcuni concetti: i fatti avvenuti ci impongono una riflessione sul futuro del Forno. Quello che riteniamo urgente è la necessità di ripensare profondamente al ruolo delle multiutility nella gestione dei servizi pubblici. Oggigiorno, infatti, queste società sono diventate aziende di dimensioni spropositate e con un’ottica non più legata al territorio nella quale si sono costituite. Politicamente stiamo pensando a multiutility più snelle e in grado di farsi concorrenza per portare a ribasso i costi di gestione. In più, e qui mi riallaccio al mio assessorato, è fondamentale separare chi gestisce i rifiuti da chi li smaltisce, al fine di eliminare un possibile conflitto d’interessi. Secondo punto: le multiutility, a nostro modo di vedere, sono oggi zeppe di nomine politiche e dalle competenze tecniche alquanto discutibili. L’obiettivo futuro è quello di selezionare gli amministratori in base alle capacità ed esperienze tecniche. Da ultimo mi preme ricordare ai comuni parmensi che è necessario trovare soluzioni alternative all’attuale piano provinciale di gestione dei rifiuti, ad oggi basato ancora sul forno inceneritore. Invitiamo quindi la Provincia ed i comuni parmensi a partecipare ad un tavolo istituzionale nel quale trovare insieme nuove progettualità per un rinnovato processo di gestione rifiuti che non tenga conto dell’incenerimento degli stessi”.
Piano Strategico Asp
L’assessore al Welfare, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha voluto ribadire quanto segue: “Riguardo alle polemiche sollevate nei giorni scorsi vorrei dare una risposta complessiva sia relativa al metodo che ai contenuti.
Per quanto riguarda il metodo ritengo le polemiche strumentali e contradditorie: c’è chi mi accusa di non decidere nulla e chi, al contrario, di aver già deciso tutto e senza consultare i vari interlocutori.
Preciso che il Comune non ha preso nessuna decisione in solitaria, ma ha ritenuto di suggerire all’ASP alcune indicazioni per la presentazione di un Piano Strategico, il quale sarà oggetto di confronto e discussione con tutti.
Preliminarmente la sottoscritta ha incontrato più volte: il Presidente e Direttore ASP, il sig. Zinelli e l’associazione Carta Canta, che lui rappresenta, ed i Sindacati SPI- CGIL FNP- CISL UILP-UIL. Inoltre la quinta Commissione Consiliare - Servizi sociali, sanità, sicurezza sociale - fu messa al corrente delle ipotesi strategiche, pensate per l’Asp, già durante la prima ed unica sua convocazione dello scorso luglio. Sempre in Commissione, inoltre, si concordò una nuova, eventuale discussione indetta in data odierna, martedì 4 settembre. Come da me promesso, quindi, i passaggi istituzionali saranno tutti rispettati. Essi prevedono: il passaggio in Commissione; l’approvazione formale dell’ASP; la discussione in Consiglio Comunale.
Da ultimo rispondo anche alle provocazioni, altrettanto strumentali, di esponenti della ex maggioranza, i quali ci accusano di non saper riconoscere il buon lavoro, se oggettivo, operato in passato dall’ex Giunta. Ciò che in realtà ho voluto chiarire è la grave situazione finanziaria dell’Asp, che ci ha impegnato a percorrere quella che l’amministrazione giudica l’unica via d’uscita possibile dall’impasse. Prevediamo la conferma, in gran parte, delle indicazioni già date dalla Giunta Vignali (delibera 762 del 22/8/2011), le quali prevedevano la sospensione del progetto Welfare Community Center, l’accreditamento di gran parte dei servizi e la valorizzazione del patrimonio Asp con l’alienazione eventuale di alcune strutture.
Tornando ai fatti concreti la situazione è la seguente:
• il contratto con Asp, che prevede la gestione tramite esternalizzazione di diverse strutture, è in scadenza al 31/12/2012 ed è nostro dovere fare in modo che entro tale data il sistema dei servizi sia riorganizzato, e che le persone anziane e i familiari abbiano tutte le garanzie di continuità assistenziale;
• non è più giustificabile ne’ ipotizzabile un ulteriore ritardo rispetto all’adeguamento del sistema alle regole dell’accreditamento previsto dalle normative in vigore;
• la situazione complessa dei bilanci 2011 e 2012 dell’Asp, che chiude con un passivo di 1.940.000 € nel 2011, e una previsione di perdita superiore ai 2.000.000 € nel 2012, è stata causata dall’ipotesi progettuale del Welfare Community Center. Saranno da valutare le responsabilità di tale progetto ma la situazione finanziaria è un dato di fatto che va risolto;
• è necessario ed indispensabile procedere alla riqualificazione del patrimonio immobiliare di ASP (struttura Tamerici in particolare) per rispondere in modo più puntuale alle esigenze dei cittadini anziani.
Le indicazioni date con delibera di Giunta e recepite da Asp con la proposta di Piano strategico formulato e inviato per la discussione prevedono di:
1. Focalizzare la gestione Asp sulle attuali strutture a gestione diretta e procedere con l’accreditamento per tutte le altre strutture attualmente gestite tramite appalti;
2.Realizzare nuove strutture residenziali per anziani ampliando anche l’offerta attuale e valorizzare contestualmente altre strutture del patrimonio Asp (via Casaburi) per consentirne pieno utilizzo; 3.Dismettere parte del patrimonio immobiliare (con particolare riferimento al complesso immobiliare STUARD – ROMANINI) al fine di acquisire i mezzi finanziari per la realizzazione degli investimenti sopra citati. Il patrimonio immobiliare verrà totalmente reinvestito, mentre verranno utilizzate eventuali plusvalenze per risanare il quadro finanziario;
4. Avviare il processo volto alla ricerca di una gestione economicamente più efficiente e sostenibile.