FAMIGLIA E PERSONA / 12.12.12

Il nuovo Welfare di Parma come percorso di sviluppo di comunità

Il percorso di revisione complessiva delle politiche sociali avviato a luglio è arrivato alla fase conclusiva - Aperta la discussione nella sezione "Regoliamoci Insieme".
ass Rossi dettaglio

 

Il percorso di revisione complessiva delle politiche sociali avviato a luglio è arrivato alla fase conclusiva: dopo l’ultima fase relativa gli incontri pubblici di novembre con i cittadini per discutere del nuovo modello di welfare e per raccogliere gli ulteriori suggerimenti il documento ha ora una versione finale. Da oggi è consultabile sul sito del Comune e da oggi si passa alla fase di confronto in Commissione Consigliare prima dell’approvazione in Consiglio Comunale. Il documento andrà ad integrare le politiche di mandato sulla parte sociale.
Riscrivere il welfare è oggi un imperativo imposto dalla drammatica crisi che ha investito il paese e l’Europa, ma è innanzitutto una sfida culturale non rinviabile. La nuova stagione di welfare va costruito con e per la città, partendo dall’assunto che i problemi sociali di una comunità come quella di Parma di oggi, non sono relegabili ai servizi comunali, ma sono un problema di tutta la comunità, ed all’interno di essa vanno affrontati e per quanto possibile risolti facendo leva sulle energie e l’impegno di tutti, non solo su quello delle istituzioni. 
E’ necessario quindi rivedere in profondità il ruolo di tutti in una logica di architettura comunitaria costruita insieme tra istituzioni, associazioni, cooperative e tutti gli enti del non profit, e soprattutto con i cittadini e le famiglie: un’architettura fondata sul binomio opportunità/responsabilità, sul senso di appartenenza e di solidarietà, sullo scambio ed il dono, ma anche sul rigore ed il  rispetto delle regole nell’uso delle risorse finanziarie pubbliche e private, nell’uso dei beni comuni. 
Il percorso partito a luglio ha visto una fase di confronto e riflessione con i tecnici e con i vari soggetti (cooperative, associazioni, consulte, sindacati, enti privati, altre istituzioni, ecc.) che lavorano sui temi del sociale: sono state incontrate più di 900 persone, oltre ai cittadini negli incontri pubblici. 
Assessore al Welfare Laura Rossi: “Il documento illustra il lavoro di analisi partito dai dati (di attività e di spesa) e le scelte strategiche e di priorità per ogni singola area con una prospettiva temporale di breve e medio termine mentre sopra tutte le politiche di welfare settoriali svetta l’obiettivo strategico a lungo termine legato alla visione complessiva di tipo comunitario che implica azioni mirate a stimolare partecipazione, senso civico, responsabilità e una sensibilità diversa tra cittadini. Tale visione trasversale permea anche i singoli obiettivi legati alle diverse area del sociale.
A partire da tale documento e dalle scelte strategiche e di priorità individuate sono state definite anche le impegnative scelte di bilancio 2013”. 
Il documento integrale è scaricabile dal sito del Comune di Parma ai seguenti link: 

Dopo l’ultima fase relativa gli incontri pubblici di novembre con i cittadini per discutere del nuovo modello di welfare e per raccogliere gli ulteriori suggerimenti il documento ha ora una versione finale.

Da oggi è consultabile sul sito del Comune al seguente link e da oggi si passa alla fase di confronto in Commissione Consigliare prima dell’approvazione in Consiglio Comunale.

Il documento andrà ad integrare le politiche di mandato sulla parte sociale.

Riscrivere il welfare è oggi un imperativo imposto dalla drammatica crisi che ha investito il paese e l’Europa, ma è innanzitutto una sfida culturale non rinviabile.

La nuova stagione di welfare va costruito con e per la città, partendo dall’assunto che i problemi sociali di una comunità come quella di Parma di oggi, non sono relegabili ai servizi comunali, ma sono un problema di tutta la comunità, ed all’interno di essa vanno affrontati e per quanto possibile risolti facendo leva sulle energie e l’impegno di tutti, non solo su quello delle istituzioni.

E’ necessario quindi rivedere in profondità il ruolo di tutti in una logica di architettura comunitaria costruita insieme tra istituzioni, associazioni, cooperative e tutti gli enti del non profit, e soprattutto con i cittadini e le famiglie: un’architettura fondata sul binomio opportunità/responsabilità, sul senso di appartenenza e di solidarietà, sullo scambio ed il dono, ma anche sul rigore ed il  rispetto delle regole nell’uso delle risorse finanziarie pubbliche e private, nell’uso dei beni comuni. 


Il percorso partito a luglio ha visto una fase di confronto e riflessione con i tecnici e con i vari soggetti (cooperative, associazioni, consulte, sindacati, enti privati, altre istituzioni, ecc.) che lavorano sui temi del sociale: sono state incontrate più di 900 persone, oltre ai cittadini negli incontri pubblici. 


Assessore al Welfare Laura Rossi: “Il documento illustra il lavoro di analisi partito dai dati (di attività e di spesa) e le scelte strategiche e di priorità per ogni singola area con una prospettiva temporale di breve e medio termine mentre sopra tutte le politiche di welfare settoriali svetta l’obiettivo strategico a lungo termine legato alla visione complessiva di tipo comunitario che implica azioni mirate a stimolare partecipazione, senso civico, responsabilità e una sensibilità diversa tra cittadini.

Tale visione trasversale permea anche i singoli obiettivi legati alle diverse area del sociale.A partire da tale documento e dalle scelte strategiche e di priorità individuate sono state definite anche le impegnative scelte di bilancio 2013”. 

 

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