La Risposta di Alinovi all'interpellanza sulla Scuola Europea
Si pubblica l'intervento dell'assessore ai lavori pubblici in Consiglio Comunale, in risposta alle interpellanza per la ripresa dei lavori della Scuola Europa.Vai al video.
“La premessa che deve essere fatta è che l’atto transattivo redatto ad agosto dai vecchi vertici di Stu Autority contenevano ampi elementi di illegittimità, quindi privo nei fatti di validità, primo fra tutti la richiesta di ratificare l’accordo da parte della Giunta che non era titolata per farlo - nessun dirigente del comune era disponibile a compiere un illegittimo amministrativo OVVERO NESSUN DIRIGENTE HA RITENUTO DI POTER AVVALLARE QUELL’ATTO SENZA LE OPPORTUNE VARIAZIONI DI BILANCIO - dal momento che solo il Consiglio si poteva esprimere nel merito di un atto che conteneva al suo interno il riconoscimento di un debito fuori bilancio.
Entrando nel merito delle cifre, i 700 mila euro in più sono il punto d’incontro tra le riserve espresse dalle imprese di circa 6,3 milioni di euro, le penali di circa 2,3 milioni di euro e la valutazione della somma massima esigibile per danni da parte dell’ATI espressa della Direzione lavori per circa 1,5 milioni di euro».
La transazione mette il Comune al riparo da richieste di risarcimenti ben più onerosi, che l’apertura di un contenzioso legale con le imprese avrebbe sicuramente generato, come confermato dai pareri legali espressi chiaramente dai consulenti di Stu Authority, senza contare il blocco dei lavori per almeno due anni del cantiere che avrebbe generato un danno di immagine per la città incalcolabile oltre al serio rischio di dover rispondere nelle sedi più opportune della dissipazione dei finanziamenti ministeriali erogati per la costruzione dell’edificio.
Il documento sottoscritto a gennaio dai nuovi vertici di Stu Authority, chiarisce alcuni aspetti poco chiari del contratto di appalto che l’accordo di agosto non affrontava e che sarebbero stati fonte probabile di ulteriori contenziosi; mi riferisco ad esempio alle modalità di cessione in permuta dell'ex scuola Pascoli di via Saffi e conseguenti lavori di restauro che oggi nell’accordo sono chiaramente attribuiti alle imprese e non a Stu Authorithy.
L’accordo mette in salvaguardia la felice prosecuzione dei lavori e da ossigeno a fornitori e imprese, vincolando l’erogazione dei finanziamenti Ministeriali residui al pagamento dei subappaltatori da parte dell’Ati. Vengono specificati anche tempi e modi per la consegna della ex scuola Pascoli, che mettono nelle condizioni l'Ati di addivenire alla stipula di compravendita che garantiscono di fatto la liquidità economica necessaria a dare capienza al quadro economico del cantiere”.
Assessore all’Urbanistica Michele Alinovi
“La premessa che deve essere fatta è che l’atto transattivo redatto ad agosto dai vecchi vertici di Stu Autority contenevano ampi elementi di illegittimità, quindi privo nei fatti di validità, primo fra tutti la richiesta di ratificare l’accordo da parte della Giunta che non era titolata per farlo - nessun dirigente del comune era disponibile a compiere un illegittimo amministrativo OVVERO NESSUN DIRIGENTE HA RITENUTO DI POTER AVVALLARE QUELL’ATTO SENZA LE OPPORTUNE VARIAZIONI DI BILANCIO - dal momento che solo il Consiglio si poteva esprimere nel merito di un atto che conteneva al suo interno il riconoscimento di un debito fuori bilancio.
Entrando nel merito delle cifre, i 700 mila euro in più sono il punto d’incontro tra le riserve espresse dalle imprese di circa 6,3 milioni di euro, le penali di circa 2,3 milioni di euro e la valutazione della somma massima esigibile per danni da parte dell’ATI espressa della Direzione lavori per circa 1,5 milioni di euro».
La transazione mette il Comune al riparo da richieste di risarcimenti ben più onerosi, che l’apertura di un contenzioso legale con le imprese avrebbe sicuramente generato, come confermato dai pareri legali espressi chiaramente dai consulenti di Stu Authority, senza contare il blocco dei lavori per almeno due anni del cantiere che avrebbe generato un danno di immagine per la città incalcolabile oltre al serio rischio di dover rispondere nelle sedi più opportune della dissipazione dei finanziamenti ministeriali erogati per la costruzione dell’edificio.
Il documento sottoscritto a gennaio dai nuovi vertici di Stu Authority, chiarisce alcuni aspetti poco chiari del contratto di appalto che l’accordo di agosto non affrontava e che sarebbero stati fonte probabile di ulteriori contenziosi; mi riferisco ad esempio alle modalità di cessione in permuta dell'ex scuola Pascoli di via Saffi e conseguenti lavori di restauro che oggi nell’accordo sono chiaramente attribuiti alle imprese e non a Stu Authorithy.
L’accordo mette in salvaguardia la felice prosecuzione dei lavori e da ossigeno a fornitori e imprese, vincolando l’erogazione dei finanziamenti Ministeriali residui al pagamento dei subappaltatori da parte dell’Ati. Vengono specificati anche tempi e modi per la consegna della ex scuola Pascoli, che mettono nelle condizioni l'Ati di addivenire alla stipula di compravendita che garantiscono di fatto la liquidità economica necessaria a dare capienza al quadro economico del cantiere”
.Assessore all’Urbanistica Michele Alinovi