Case Passive, bioedilizia, comfort abitativo, martedì 9 aprile due incontri
Case Passive, bioedilizia, comfort abitativo, il Comune impegnato nella sensibilizzazione di nuove tecniche costruttive per favorire il risparmio energetico con il patrocinio e la coorganizzazione di due incontri martedì 9, promossi dall’Associazione onlus “Famiglia Aperta”.
Bioedilizia e case passive rappresentano la sfida per il futuro. L’associazione onlus “Famiglia Aperta” ha realizzato in località Santa Lucia di Medesano, da circa due anni, due case passive. Un’esperienza unica in Italia dal momento che è stato effettuato un monitoraggio puntuale di tutte le variabili connesse alla vivibilità delle stesse. Per questo, sono stati programmati due seminari martedì 9 aprile al cinema Astra, il primo alle 9.45 ed il secondo alle 20.45. Di questo si è parlato nella conferenza stampa di presentazione che si è svolta questa mattina in municipio alla presenza dell’assessore all’ambiente e mobilità Gabriele Folli e del presidente di “Famiglia Aperta” Fabio Fabbro.
“L’assessorato all’ ambiente e mobilità e l’assessorato all’urbanistica edilizia e energia del collega Michele Alinovi – ha spiegato Gabriele Folli – hanno accolto con favore la proposta dell’associazione “Famiglia Aperta” di svolgere un seminario sulla bioedilizia e le case passive concedendo il patrocinio e la coorganizzazione del Comune. Il tema dell’efficienza energetica è fondamentale per il nostro futuro se pensiamo che il riscaldamento domestico da solo incide per quasi il 40% sulle emissioni inquinanti del nostro territorio. E’, perciò, determinante riuscire ad ottenere in questo ambito dei risparmi significativi in termini di costi economici e per gli importanti risvolti ambientali”.
“Da dieci anni – ha speigato Fabio Fabbro – studiamo questo tipo di problematiche. Da cinque anni è stato posto in essere un progetto che due anni fa ha portato alla realizzazione delle prime case passive in località Santa Lucia di Medesano, realizzate secondo alcuni principi guida: zero emissioni di anidride carbonica, auto comfort abitativo e bilancio energetico attivo. Si tratta di case che con un bilancio energetico attivo: derivante dal saldo positivo tra l’energia prodotta da questo tipo di abitazioni e quella consumata. Abbiamo a disposizione una serie di dati relativi al monitoraggio delle case passive che costituiscono un patrimonio da diffondere, da qui l’idea di organizzare una giornata seminariale”.
L’Amministrazione Comunale di Parma è attenta alle tematiche ambientali in particolare a tutte quelle iniziative volte a promuovere nuovi stili di vita legati al risparmio energetico, per questo l’assessorato alla mobilità ed ambiente guidato da Gabriele Folli e l’assessorato ai lavori pubblici, urbanistica, edilizia ed energia in capo al Michele Alinovi hanno sostenuto, per conto dell’Amministrazione comunale, la giornata seminariale in programma al cinema Astra martedì 9 aprile dedicata a nuove tecniche di costruzione, al comfort abitativo, al bilancio energetico, alla “casa passiva”, concedendo patrocinio e la coorganizzazione.
Il convegno è promosso dall’Associazione onlus “Famiglia Aperta”di Castelguelfo con il contributo di Kager Italia e presenta il progetto “Bet No@h”. Un progetto che nasce dall’esperienza ventennale di accoglienza nella Comunità Famiglia di Castelguelfo. Esso include diversi aspetti: da quello antropologico riferito alla cultura della solidarietà a quello economico sociale ed ambientale anche attraverso la realizzazione di strutture di accoglienza con tecnologie innovative come le “case passive”.
La mattina di martedì 9 aprile 2013, alle 9.45, al cinema Astra, è in programma il seminario, rivolto alle classi quarte e quinte delle superiori, dedicato al comfort abitativo, zero emissioni e bilancio energetico attivo: “Un’ipotesi che diventare realtà”, attraverso nuovi modelli abitativi, con possibili cambiamenti sociali, ambientali ed energetici. Sempre martedì 9 aprile 2013, alle 20.45, al cinema Astra, è in programma il seminario: “Case passive, dal progetto alla verifica dei parametri progettuali. Aspetti strutturali, tecnologici con osservazioni sul comfort abitativo”. Si tratta di una proposta aperta a tutti in particolare a ingegneri, architetti e geometri. Interverranno: l’ingegner Simone Dalmonte esperto termotecnico, l’ingegner Michele De Beni di Tbz di Bolzano, William Oppici di Kager Italia, il tecnico di monitoraggio Alberto Montagna, Fabio Fabbro presidente dell’Associazione onlus “Famiglia Aperta”.
I due incontri sono volti a favorire la diffusione dei saperi legati al comfort abitativo tra le giovani generazioni ed i tecnici attraverso un momento di confronto ed approfondimento sull’argomento. La bioedilizia e le case passive in particolare rappresentano una sfida per il futuro della società contemporanea, in un tempo in cui le risorse energetiche scarseggiano e le sostanze inquinanti, dovute alle emissioni climalteranti, aumentano. La casa passiva è un'abitazione orientata a ridurre al minimo gli sprechi dovuti alle dispersioni termiche e alla scarsa tenuta all’aria, capace di gestire e riutilizzare ogni fonte energetica naturale proveniente dal sole, dalla terra e dall’aria, compresa l’energia termica emessa dalle persone che vi abitano, coprendo il fabbisogno energetico residuo, molto piccolo, con il ricorso alle rinnovabili e assicurando uno standard abitativo ideale per l’uomo. L’esperienza sviluppata nel progetto Bet No@h ha esteso l’abitare passivo (che ha un fabbisogno energetico utile per il riscaldamento inferiore ai 15 KWh/mqa, e un fabbisogno energetico primario totale inferiore ai 120 KWh/mqa) al concetto di edificio Energy Plus, un edificio, cioè, che produce più energia di quella che consuma, attraverso la dotazione di un impianto fotovoltaico di 20 KWp, che copre tutto il fabbisogno di energia primaria, con un funzionamento degli impianti a “zero” emissioni di CO2.
Ridotti consumi di energia, zero emissioni con produzione di energia da fonti rinnovabili, correlate al comfort abitativo termo-igrometrico, sono i fattori principali che hanno permesso la realizzazione abitazioni pensate come un modello a “bilancio energetico attivo”, un sistema in grado di produrre una quantità di energia superiore al suo fabbisogno globale annuale. L’illustrazione delle esperienze maturate in questo ambito saranno supportate dalle analisi dei dati relativi al monitoraggio del comfort abitativo e dei consumi energetici, sviluppato nel corso del 2012. Con il seminario del 9 aprile 2013, l’associazione Onlus “Famiglia Aperta” intende comunicare al territorio l’esperienza innovativa maturata in questo ambuito, proponendo ai tecnici, studenti, imprese e soprattutto alle nuove generazioni, una modalità di costruire e di abitare capace di rispondere concretamente alle nuove sfide legate ai cambiamenti climatici e più rispondente ai bisogno reali delle persone.