FAMIGLIA E PERSONA / 25.04.13

Il 25 aprile a Parma

Si commemora oggi il 25 Aprile, i valori di coloro che hanno combattuto per la libertà e la democrazia del nostro Paese, di chi ha creduto in un’Italia affrancata dal totalitarismo e per questo ha sacrificato la propria vita.
25 aprile int

La fine della guerra, l’avvio di una nuova stagione per l’Italia, a 70 anni dall’8 settembre 1943, dall’inizio della Resistenza sono stati motivo di riflessione in una giornata che ha preso avvio con la celebrazione della Santa Messa nella chiesa di Santa Croce, alle 9.30, per proseguire, poi, con il corteo che si è formato a barriera D’Azeglio con partecipazione del Corpo Bandistico Giuseppe Verdi, la deposizione delle corone al monumento al Partigiano ed al monumento ai Caduti per raggiungere, poi, piazza Garibaldi dove hanno portato il loro saluto il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli, il presidente della Consulta studentesca Amedeo Parmigiani. L’orazione ufficiale è stata tenuta dallo storico Mimmo Franzinelli, individuato dalle Associazioni Partigiane che fanno parte del Comitato del 25 aprile assieme a Comune e Provincia e alla presenza delle autorità cittadine, della Giunta Comunale al completo, del presidente del Consiglio Comuanle e dei rappresentanti dei partigiani.

“E’ una giornata per me emozionante – ha detto il sindaco – bisogna guardare ai valori in cui si riconosce la Resistenza in particolare nel desiderio di libertà presente in ciascuno di noi per affrontare un periodo difficile”. C’è bisogno – ha spiegato il primo cittadino – di maggiore solidarietà di condivisione. “Bisogna mettere da parte l’egoismo porsi a disposizione della comunità in una realtà in cui è anomalo il fatto che i giovani non abbiano il lavoro o abbandonino la scuola e le istituzioni e la politica vengono viste come soggetti distanti dalla gente. E’ per questo che ognuno deve dare il proprio apporto e guardare in modo diverso alla realtà per capire cosa, egli stesso, può fare per cambiare lo stato delle cose”. Federico Pizzaroti ha poi dato lettura di una lettera di Giacomo Ulivi, scritta dal partigiano condannato a morte poco prima che la sua giovane vita venisse stroncata.

Il presidente della Provincia di Parma, Vincenzo Bernazzoli, ha rimarcato “la necessità di ritornare con determinazione a coraggio ai valori ed ai principi che hanno informato la Resistenza per dare un futuro al nostro Paese”. “Nel settantesimo anniversario dell’8 settembre 1943, sono più che mai attuali gli insegnamenti – ha detto – di coloro che hanno combattuto la guerra partigiana. E’ proprio in momenti di crisi come quello attuale in cui la politica non ha saputo dare risposte efficaci alle istanze della società, che risulta più che mai importante contare sulla piena consapevolezza e responsabilità per uscire da un circuito vizioso. Per questo è necessario un forte richiamo agli ideali ed ai valori della Resistenza per dare un futuro di speranza al nostro Paese in una visione democratica che non nasconda la verità storica”.

Amedeo Parmigiani, presidente della Consulta Studentesca, si è soffermato sulla situazione che vivono oggi le nuove generazioni. “I giovani – ha detto – vivono una vita priva di scopi e di ideali. Manca un dialogo tra generazioni che deve essere recuperato partendo dalla Costituzione. Gli ideali libertà e fratellanza sono stati annientati dal consumismo. Parole, sentimenti e idee sono oggi trasformati in oggetto; i valori dell’antifascismo sono spesso messi in discussione”. Ma non
vengono meno anche oggi riferimenti alla Resistnza, contro la mafia ed altre piaghe che affliggono la nostra società “Per questo i giovani sanno dire no, sanno Resistere per creare un futuro migliore”

Attilio Ubaldi, presidente dell’Alpi, ha presentato i Partigiani ancora viventi, dei 7.500 presenti nella loro fila nel parmense, che hanno preso parte alla cerimonia. Soemo Alfieri – “Russia”, Amleto Angelini – “Garibaldi”, Giuseppe Baldi “Bosco”, “Matteo Bernini – “Mario”, Arciso Carra – “Cico”, Renato Lori – “Crick”, Renzo Novara – “Fadiga”, Giorgio Paini, Franco Romanelli – “Glory”, Dino Sicuri – “Vento”, Bruno Spadini – “Bruno”, Aldo Cremonini.

Lo storico Mimmo Franzinelli ha tracciato un’excursus dell’ultimo periodo del fascismo con riferimento al concetto di “Guerra igiene dei popoli” che Mussolini aveva sfruttato partendo dalla guerra in Etiopia, per passare alla guerra civile spagnola, all’occupazione dell’Albania nel 1939, fino alla II guerra mondiale. Ha citato una lettera di Giacomo Cavestro: “se vivrete toccherà a voi rifare questa Italia”. Una frase simbolo di una cambiamento introdotto proprio dalla Resistenza. Per questo bisogna vivere il 25 aprile come giornata “che rappresenta un ponte tra passato e futuro per fare della Resistenza una parte di quella Storia che è maestra di vita e non un inganno, bensì un punto di partenza per ricostruire l’Itala del domani”

Sotto i portici del Grano ha, quindi, avuto luogo l’iniziativa “Ogni donna ama” a cura dell’Istituzione biblioteche del Comune di Parma – Biblioteca “U. Balestrazzi”, letture espressive degli studenti del liceo classico Gian Domenico Romagnosi e del Teatro della Memoria – Anpi con la lettura di storie toccanti delle protagoniste di un momento particolarmente significativo come quello legato agli ultimi anni della guerra. Il Coro Novocentum del Cem Lira diretto da Magda Palmieri ha eseguito brani del repertorio legato alla Resistenza  e del Novecento italiani nell’iniziativa dal titolo: “L’Italia s’è desta” con la partecipazione di alcuni studenti della scuola Jacopo Sanvitale diretti da Elena Rosselli in collaborazione con Cem Lira.

La giornata prevede con un’ampia gamma di iniziative rivolte ad adulti e bambini. Alle 15 in piazza Ghiaia è in programma lo spettacolo di burattini dei Ferrari in collaborazione con il Museo dei Burattini del Comune dal titolo: “Sandrone e l’avvocato”. Alle 16, sempre in piazza Ghiaia, il “Ludobus” con due pullmini carichi di novità ludiche per i bambini e le famiglie, iniziativa realizzata in collaborazione con il settore Sport e Giovani del Comune. Alle 16, concerto del Corpo Bandistico Giuseppe Verdi, diretto dal maestro Alberto Olrandi, in piazzale Picelli. Alle 16.30, alla Casa del Suono, “Musica per pensare”, musiche per nastro magnetico di Luigi Nono, “Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz”, e Bruno Maderna, “Ler rire”, realizzato da Casa della Musica in collaborazione con Fondazione Prometeo. Sempre alla Casa della Musica, alle 17.30, “Musica per pensare” con musiche di Béla Bartók, Mario Castelnuovo – Tedesco, Luigi Dallapiccola, Oliver Messiaen, a cura dei Solisti dell’Ensemble Prometeo. E alle 17.30, nel cortile della biblioteca Civica concerto dei gruppi studenteschi Flerida, Earthist, Roy & Le Pere Lachaise, Eukinesis, a cura della Consulta Studentesca di Parma. Gran finale in Piazza Garibaldi a partire dalle 17.30, con “Freedom”, trasmissione radiofonica con ospiti e interventi musicali in diretta in attesa del concerto “Liberi tutti!” in programma alle 21 con Maria Antonietta, MEG, La Pegatina.