SICUREZZA / 02.05.13

Installazione antenna Telecom nel quartiere del Cinghio Sud, i rilievi di Arpa

L’antenna della zona Cinghio Sud ha superato tutti i controlli del caso e l’iter di autorizzazione è avvenuto secondo quanto previsto dalla normativa vigente, questo secondo Arpa che, in una nota, dettaglia i passaggi che hanno portato all’attivazione dell’antenna Telecom del quartiere Montanara.
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L’antenna della zona Cinghio Sud ha superato tutti i controlli del caso e l’iter di autorizzazione è avvenuto secondo quanto previsto dalla normativa vigente, questo secondo  Arpa che, in una nota inviata anche al Comune, dettaglia i passaggi che hanno portato all’attivazione dell’antenna Telecom del quartiere Montanara.

In merito alla richiesta di chiarimenti avanzata da numerosi cittadini residenti nel quartiere Cinghio Sud sull’installazione dell’antenna Telecom, l’Arpa – Agenzia regionale per l’ambiente sede di Parma - ha fornito alcune informazioni in merito all’iter che ha portato all’installazione della stessa. In particolare, l’iter amministrativo di autorizzazione e valutazione ha visto il deposito della pratica sia presso Arpa che presso gli uffici competenti del Comune di Parma. La stessa Arpa ha provveduto ad inviare all’Ausl di Parma la richiesta di valutazione tecnica preventiva, acquisendo il parere favorevole di Ausl. Il parere definitivo di Arpa è stato inoltrato, poi, al Comune per il rilascio da parte del Comune del permesso di costruire.


La valutazione tecnica preventiva, effettuata da Arpa, ha comportato la valutazione del campo elettromagnetico della zona di installazione dell’impianto, considerando lo stesso in funzionante alla massima potenza con l’esclusione della possibilità che l’irradiazione complessiva possa superare il limite, il valore di attenzione e l’obiettivo di qualità, del campo elettrico, così come stabilito dalla normativa vigente volta alla tutela ed alla protezione della popolazione alle esposizioni a campi magnetici, elettrici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 KHz e 300 GHz.

Discorso diverso, per Arpa, quello legato all’interazione tra uomo e presenza di linee elettriche ad alta tensione per cui l’interazione con “sistemi biologici”, come il corpo umano, è diversa a seconda della frequenza di funzionamento degli impianti, per cui non è contemplato, da un punto di vista normativo, alcun effetto cumulativo tra i due tipi di sorgente: antenna e linee ad alta tensione.

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