FAMIGLIA E PERSONA / 09.05.13

Furti in abitazioni, prostituzione e servizi al centro del dibattito al Quartiere San Lazzaro

L’appuntamento era mercoledì sera al Circolo “Il Castello” a San Prospero, Quartiere San Lazzaro, con il Vicesindaco Paci e gli assessori Capelli e Rossi.
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 L’appuntamento era mercoledì sera al Circolo “Il Castello” a San Prospero, proprio quella sede che figura nella lista degli immobili da alienare per consentire al Comune di riaprire la complessa partita degli investimenti. La buona notizia è che probabilmente – come ha detto l’assessore Gino Capelli – l’edificio resterà in capo al Comune e il circolo, che svolge per la frazione un’importante ruolo di incontro e socializzazione, potrà continuare la sua attività.

Costruire insieme nuove forme di democrazia partecipata
L’incontro, presieduto dal vicesindaco Nicoletta Paci, si è aperto con l’invito a collaborare per costruire nuove forme di partecipazione, dopo che la legge ha abolito i Consigli di Quartiere per le città sotto i 250.000 abitanti: “Il nostro obiettivo – ha affermato la Paci – è quello di arrivare a ricostruire il decentramento tramite un percorso articolato e condiviso, che veda i cittadini protagonisti. Vanno in questa direzione sia i 15 incontri promossi dall’Amministrazione, sia il questionario, consegnato ai partecipanti e proposto on line sul sito del Comune”.
Il dibattito che ne è seguito per circa tre ore, sereno e partecipato, ha preso le mosse dalle risposte che gli amministratori presenti e i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno fornito alle richieste avanzate dagli stessi cittadini del quartiere San Lazzaro nel novembre scorso.

La prostituzione non è reato e prevenire è difficile
Alberto Verzera, dirigente delle volanti della Questura ha affrontato il tema della prostituzione, particolarmente presente in alcune zone periferiche del quartiere, soprattutto attorno a San Prospero. Verzera ha informato che “la prostituzione di per sé non è reato”, quindi le forze dell’ordine possono intervenire solo in caso di violazioni o di rischi legati al traffico o a comportamenti non consoni alla civile convivenza. Fogli di via e allontanamenti sono gli strumenti usati in questi casi, ma una soluzione radicale al problema non è ipotizzabile. I cittadini hanno compreso il problema e qualcuno ha fatto notare che occorre mettere in campo soluzioni per aiutare le ragazze, spesso vittime di ricatti e violenze. A questo proposito, l’assessore Laura Rossi ha informato i cittadini che esiste una unità di strada che lavora a questo scopo, pur tra le mille difficoltà dovute alla difficile conquista della fiducia e del coraggio necessario da parte delle ragazze. Sui furti in abitazione, Verzera ha sostenuto che le forze dell’ordine fanno tutto quanto è in loro potere con i pochi mezzi a disposizione, ma che molto dipende anche dai comportamenti dei cittadini, la cui collaborazione è indispensabile per la prevenzione.

Presto il vigile di quartiere
Emma Monguidi della Polizia Municipale ha invece preannunciato che si sta lavorando per varare il progetto del vigile di quartiere, richiesto a gran voce dia cittadini in tutte le occasioni. Ci sarà un più assiduo monitoraggio da parte della Polizia municipale anche in arre sensibili quali i parchi e il verde, spesso sede di spaccio e soggetti a vandalismi e azioni di degrado.

Polo socio-sanitario in via 24 Maggio
L’assessore Rossi ha poi fornito le risposte di sua competenza: in via 24 Maggio verrà realizzato, insieme alla Ausl, il polo socio-sanitario, grazie ad un finanziamento regionale e all’acquisto dell’area che dovrebbe fare capo al Comune; quanto agli spazi di aggregazione ha elencato i tanti già esistenti a San Lazzaro, mentre per la frazione di San Prospero c’è la disponibilità a valutare proposte; in via Scola si farà una comunità per minori, mentre il centro Oplà è stato trasferito al Cittadella per l’inagibilità della struttura di via Oradour.ù

Le risposte di Paci
E’ toccato poi a Nicoletta Paci illustrare le slide contenenti le risposte più varie ai quesiti presentati dai cittadini nell’incontro precedente. Molte richieste (quale ad esempio la “tangenzialina” di San Prospero) sono destinate a restare per il momento inevase, vista la situazione economica del Comune, per altre io servizi si attiveranno nei modi possibili.

Bilancio, il realismo di Capelli
L’assessore al bilancio Gino Capelli ha evidenziato il “contesto drammatico” in cui l’Amministrazione si trova ad operare, sia per la congiuntura nazionale, sia per la situazione specifica ereditata a Parma: “Dobbiamo fare i conti – ha detto – con il patto di stabilità, con i debiti residui in conto capitale, con i fornitori che attendono di essere pagati e con i tagli statali. In questo contesto siamo riusciti a ridurre i debiti e ad assicurare le risorse necessarie per l’attività corrente. Gli investimenti, purtroppo non possono essere attuati”. In ogni caso ha informato che si sta lavorando per evitare la vendita prevista della sede del circolo “Il Castello”, e dal punto di vista generale ha assicurato che i controlli sulle opere pubbliche saranno assai più stringenti che in passato.

Laura Rossi, risposte alle emergenze silenziose
Applausi finali per Laura Rossi che, in risposta ad alcune considerazioni di un cittadino, ha fatto rilevare come l’impegno degli assessori sia totale, specie su questioni come il sociale, in cui ci si trova di fronte a 100 sfratti al mese, a situazioni di nuove povertà sempre più ampie e senza risorse aggiuntive per fare fronte ai problemi: “Non stiamo certo con le mani in mano – ha ricordato Rossi - stiamo risanando l’ASP, riorganizzando l’area disabili, eliminando gli sprechi, cancellando i servizi non necessari, per dare risposte a coloro che hanno più bisogni e non gridano, non fanno notizia, non vanno sui giornali, ma hanno bisogni impellenti ai quali il Comune non può sottrarsi dal rispondere”.
E il dialogo è destinato a continuare, magari, come ha auspicato Nicoletta Paci, in situazioni in cui il Comune, dopo il risanamento, potrà dare qualche risposta positiva in più.