FAMIGLIA E PERSONA / 19.06.13

Parma - Firmato un accordo anticrisi

Fondazione Cariparma ha posto le basi per le azioni condivise. Istituzioni, enti e terzo settore uniti in contrasto alle povertà emergenti.
accordo anticrisi

 Un Paese in difficoltà, sul quale l’ombra della crisi si allarga sempre più: è questa la recente fotografia che l’ISTAT ha dato dell’Italia, con fasce sempre più ampie della popolazione alla deriva verso preoccupanti condizioni economico-sociali.

Anche Parma e la sua provincia vivono le medesime difficoltà: dati certi parlano di oltre 2500 famiglie (8.500 persone) fino a ieri abituate a una vita dignitosa e oggi, in seguito alle pesanti ripercussioni della crisi, precipitate in condizioni di grave difficoltà economica, precarietà e disagio.

Una situazione straordinaria che impone a istituzioni, enti e terzo settore di ottimizzare le risorse e adottare strategie comuni: per questo Fondazione Cariparma ha posto le basi per la firma di un accordo di intesa volto a una progettualità condivisa e partecipata in tema di sviluppo di comunità, di contrasto alla povertà e di politiche in favore dell’inclusione sociale.

Firmatari dell’accordo sono: Comune di Parma, Provincia di Parma, Fondazione Caritas “S. Ilario”, Forum Solidarietà, Consorzio Solidarietà Sociale, Forum Provinciale del Terzo Settore di Parma e Fondazione Cariparma.

Le azioni condivise sono le seguenti:

Data base
Predisporre e realizzare un data base comune per sostenere la costruzione ed il rafforzamento della rete di comunità. Il data base consentirà la condivisione dei dati anagrafici, delle informazioni relative alle situazioni famigliari, dei bisogni di sussistenza in emergenza, degli interventi già attivati (il tutto nel rispetto delle norme sulla privacy e delle esigenze dei soggetti coinvolti). La realizzazione del data base è il punto di partenza per attivare in maniera condivisa e coordinata il percorso di recupero delle persone in situazione di svantaggio sociale.

Piattaforma Parma
Creare una piattaforma alimentare che raccolga e redistribuisca prodotti sul territorio attraverso un soggetto locale qualificato; non un’alternativa alle realtà che già oggi svolgono il ruolo di intermediari tra produttori, grande distribuzione e organizzazioni benefiche, bensì un unico soggetto garante e gestore di un dialogo con le aziende, finalizzato a uno sforzo straordinario e auspicabilmente temporaneo. Alla piattaforma hanno dato adesione e sostegno: Unione Parmense Industriali, ASCOM, Confesercenti, APLA, Gruppo Imprese Artigiane, Coldiretti, Confcooperative, Legacoop.

Creazione di nuove opportunità lavorative
Lavorare in sinergia per mettere in campo azioni che creino nuove opportunità occupazionali per coloro che attualmente sono in carico ai servizi o assistiti da enti non profit; il lavoro non solo come diritto ma come opportunità per ricollocarsi in modo attivo nella società, ritrovando la propria autonomia.

Percorsi di inclusione sociale
Partire dalle persone, dalle loro risorse con percorsi che favoriscano l’inclusione sociale e il consolidamento delle reti d’aiuto. La scommessa è generare benessere, attraverso progetti che si autoalimentino, fondati sulle relazioni, così che la comunità cittadina sappia intercettare e accogliere i bisogni di chi è più in difficoltà. Partecipazione, sviluppo comunitario, coesione sono alcune parole chiave di questo lavoro sociale.