Riorganizzazione centri per disabili: mercoledì Laura Rossi incontra le famiglie.
E’ in programma mercoledì 26 giugno,l'incontro per illustrare il processo di riorganizzazione di alcuni centri socio riabilitativi diurni e residenziali per persone con disabilità.
E’ in programma mercoledì 26 Giugno, alle 18, nella nuova struttura Patrizia Ferri di via Casaburi, l’incontro promosso dall’assessore al welfare Laura Rossi, insieme al direttore del Distretto di Parma dell’Ausl Giuseppina Ciotti e gli amministratori dei Comuni del Distretto, con i familiari e le associazioni referenti per la disabilità allo scopo di illustrate il processo di riorganizzazione di alcuni centri socio riabilitativi diurni e residenziali per persone con disabilità.
Lo hanno fatto presente, nel corso della conferenza stampa che si è svolta in Comune, l’assessore al welfare Laura Rossi, la dirigente del settore welfare e famiglia del Comune Isabella Menichini e Bruno Larini referente settore disabili di Ausl Parma nel corso dell’illustrazione del processo di riorganizzazione che interesserà alcuni centri socio riabilitativi diurni e residenziali per persone con disabilità. Non è questo il primo incontro che si tiene sul tema, ma rappresenta un momento importante del percorso intrapreso.
L’obiettivo dell’amministrazione, in accordo con i vari enti coinvolti, è quello di fornire maggiori opportunità alle persone con disabilità con particolare riferimento ai giovani che concludono il percorso di studi delle scuole superiori, erogare servizi qualitativamente elevati in base a quanto previsto anche dalla nuova normativa regionale relativa all’accreditamento, fornire nuovi servizi “ponte” o intermedi a favore di particolari fasce di persone con disabilità, attraverso progetti ad hoc e servizi adeguati.
Tra le finalità, quella di sanare una situazione di stallo che si protrae dal 2012 con il congelamento dei costi di alcuni servizi alla fase di pre accreditamento -costi ben superiori a quelli fissati con l'accreditamento - e che ha visto il blocco del turn over nelle strutture oggi dedicate ai disabili con conseguenze negative soprattutto per i giovani disabili che non hanno avuto la possibilità di usufruire dei servizi residenziali e semiresidenziali oggi presenti sul territorio. La disponibilità del Fondo non Autosufficienza è definita dalla Regione e le risorse, nel caso non fossero applicati i parametri previsti dall’accreditamento regionale, non sarebbero sufficienti. Occorre, pertanto, chiudere gli attuali contratti di servizio per le strutture Lubiana, Varese ed ex Raimondi, oggi troppo onerosi e non in linea con il sistema di accreditamento regionale, e fruire della nuova struttura di via Casaburi già, per altro, dotata di arredi e spazi adeguati (per due piccole porzioni della struttura è comunque previsto un adeguamento).
Nella nuova struttura Patrizia Ferri di via Casaburi saranno ospitati: due nuclei residenziali da 10 posti; un centro diurno da 15 posti a cui si aggiunge un’area al piano terra da usare come spazio innovativo aperto alla città.
La riorganizzazione dei servizi permetterebbe di recuperare 600 mila euro dal Fondo non Autosufficienza investendoli al fine di sbloccare il turn over con la possibilità di accesso da parte di utenti con disabilità, con 7 posti in più per un nuovo centro diurno. A cui si aggiunge un progetto sperimentale in avvio a settembre per giovani con disabilità in uscita da percorsi scolastici. Inoltre, verrebbe sperimentato un nuovo centro residenziale innovativo per persone anziane disabili con o più di 65 anni.
E, per quanto riguarda i servizi offerti nella struttura di via Casaburi, - come ha tenuto a precisare l’assessore Rossi – rimarrebbe invariato il rapporto tra numero di operatori in relazione al numero di utenti assistiti, inalterato rispetto a quello attuale. Per cui non ci sarebbero cambiamenti da un punto di vista di erogazione dei servizi assistenziali. Inoltre è in programma la chiusura del centro residenziale di Gaione per motivi legati alla necessità di ristrutturazione dell’immobile, con il trasferimento degli ospiti, in via transitoria, al Varese e Lubiana. Il trasferimento delle persone oggi ospitate nelle varie strutture dovrebbe avvenire tra fine settembre ed i primi di ottobre.
L’Assessore Rossi, con il Direttore di Distretto dell’Ausl di Parma, i Comuni del Distretto ed i tecnici ha presentato le linee del progetto di riorganizzazione dei servizi residenziali e semiresidienziali per le persone con disabilità.
L’Assessore ha voluto ricordare che il primo obiettivo per l’Area Disabilità indicato nel Piano Strategico “Il welfare di Parma come percorso di sviluppo di comunità”, Piano che l’amministrazione ha lanciato alcuni mesi fa ed è oggi in piena attuazione, è rappresentato dal “Superamento della situazione di congelamento delle tariffe di questi servizi” e dalla verifica complessiva del sistema dei servizi per persone con disabilità, per superare le criticità che attualmente si presentano e definire risposte appropriate alle diverse e nuove esigenze che si sono manifestate nell’ultimo anno. Si fa riferimento in particolare ai servizi Varese, Lubiana e il centro Diurno ospitato in via Casaburi per i quali all’atto della sottoscrizione del contratto di servizio, definito secondo le norme sull’accreditamento, si è preso atto delle difficoltà a riportare i costi gestionali ed assistenziali ai parametri fissati dalla normativa regionale e si è concordato di “congelare” le tariffe alla fase pre-accreditamento per avere il tempo necessario ad attivare tutte le opportune verifiche per riallinearle ai nuovi standard. Gli attuali costi determinano uno sforamento rispetto ai nuovi parametri regionali di circa € 600mila. Le verifiche condotte con gli enti gestori in n numerosi incontri svoltisi nei mesi scorsi non hanno condotto tuttavia ad un mutamento della situazione, confermando le difficoltà a riportare gli attuali costi alle tariffe adottate nel territorio dell’Emilia Romagna.
Ed ha sottolineato l’esigenza di superare una situazione di stallo che si protrae oramai da troppo tempo. “Nell’ultimo anno – ha ricordato l’Assessore - per consentire la tenuta complessiva del sistema dei servizi per persone con disabilità nel Distretto di Parma, si è dovuto bloccare il turn over, cosicché i posti liberi non sono stati utilizzati per nuovi utenti e già da quest’anno diverse famiglie con ragazzi disabili giovani in uscita dalla scuola, non hanno trovato risposte adeguate da parte istituzionale. Ed altre si aggiungono ora a completamento di questo anno scolastico”.
Il Fondo regionale per la Non Autosufficienza che per il 2013 ammonta a € 5.339.297,77 non consente infatti di ampliare l’offerta di posti e per tenerlo in equilibrio dal 2012 il Comitato di Distretto ha dovuto adottare scelte così drastiche.
Garantire il diritto all’accesso ai servizi su basi di equità e di non discriminazione è il primo compito di un’amministrazione locale, soprattutto nei momenti più difficili. E’ fondamentale quindi assicurare tutti gli sforzi per ottimizzare l’uso delle risorse pubbliche destinate al welfare sociale, al fine di mantenere sempre alti standard di qualità e sviluppare complessivamente la rete dei servizi, anche attraverso la ridefinizione di alcuni di essi e la progettazione di servizi innovativi appropriati per le differenti esigenze che le persone con disabilità manifestano nel corso della loro vita: dalla scuola al centro socio-educativo; dall’età adulta all’età anziana.
Il progetto prevede di chiudere i contratti di Varese, Lubiana ed ex Raimondi e di mettere pienamente in uso la struttura di Via Casaburi, una struttura moderna, già arredata, che potrà accogliere 2 nuclei da 10 persone con disabilità in residenziale e 15 persone in centro diurno: il passaggio a Via Casaburi consentirà di rendere più efficienti i costi di gestione, grazie anche alla gestione unitaria affidata ad unico ente (che sarà scelto secondo le procedure di evidenza pubblica previste dalla normativa regionale ) e di liberare così risorse (circa 600.000 €) del Fondo non Autosufficienza da destinare:
• allo sblocco del turn-over,
• all’accoglienza di maggiori utenti nei centri diurni (7 posti nuovi in +)
• alla sperimentazione di un servizio residenziale per utenti disabili anziani (piccolo nucleo di 4 ospiti)
• alla sperimentazione di un servizio diurno per giovanissimi in uscita dai percorsi scolastici (centro di 12 posti che sarà avviato a settembre 2013)
• a mantenere i medesimi standard assistenziali di cui oggi beneficiano gli ospiti dei centri Varese, Lubiana e ex Raimondi. In tal senso verrà riconosciuto al soggetto che si accrediterà una percentuale in aumento rispetto alle tariffe standard regionali cosi da mantenere inalterato il rapporto utente/operatore.