FAMIGLIA E PERSONA / 25.07.13

Giocampus festeggia i 30 anni della coppa campioni della Santal Volley Parma

Un pomeriggio in compagnia degli atleti che hanno fatto la storia della pallavolo parmigiana.


A vederli ancora sorridenti, in piena forma e con gli occhi lucidi si direbbe che non sono passati 30 anni  da quel primo glorioso successo in Coppa Campioni, per Giulio Belletti e compagni, protagonisti con la Santàl Pallavolo Parma di una grande impresa contro la temutissima e fortissima compagine del CSKA Mosca. Per ricordare la storica vittoria e raccontarne le emozioni, il sestetto di allora è stato invitato a Giocampus, di fronte a oltre 500 bambini, tra i quali, forse, si nasconde qualche campione del futuro.

Un vero e proprio amarcord, con l’allora cronista e speaker Francesco Silva sul palco a moderare questo momento di celebrazione e di incontro con bimbi e genitori, probabilmente incollati davanti alla tv, nella sera di quella famosa finale.

Giulio Belletti, Paolo Vecchi, Gianni Lanfranco, Michele Ghiretti accompagnati da Aristo Isola e dal massaggiatore Rino Bianchi, hanno festeggiato l’indimenticabile successo davanti agli oltre 300 bambini presenti a Giocampus. Davanti al maxischermo che proiettava le immagini di quel periodo d’oro per la pallavolo parmigiana, i giocatori si sono raccontati, spiegando ai bambini come hanno vissuto lo sport. “Con dedizione, impegno e allenamenti di circa tre ore al giorno” racconta Belletti “quando eravamo in nazionale gli allenamenti erano il doppio”. Tanto impegno ma anche tanta tensione e paura spiega Lanfranco: “Durante i pre partita eravamo sempre tesi e preoccupati per come giocare, ma poi, una volta in campo, la tensione passava e pensavamo solo a giocare al meglio”. A chi ha chiesto loro chi era il più forte, Lanfranco ha risposto: “Nella pallavolo non c’è un ruolo in cui si può essere il più forte, prendere la palla e andare a fare canestro o goal; nella pallavolo hai bisogno di tutta la squadra, c’è chi riceve, chi alza e chi schiaccia, quindi non è importante chi è il più forte, ma è necessario che tutta la squadra sia forte”.

Belletti sottolinea come la squadra di allora fosse nata anche grazie al grande lavoro delle persone che portavano la pallavolo in tutte le scuole. “Oggi non è più tanto presente, sostituita da altri sport, ma tutti noi auspichiamo che questo sport, che insegna i giusti valori dello stare in gruppo e fare squadra, venga rilanciato al più presto per far tornare Parma protagonista ai massimi livelli”.

E non solo loro se lo augurano. Anche tutti i bimbi di Giocampus e tutti gli sportivi della nostra città. 

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