Sopralluogo dell’assessore al welfare Laura Rossi al nuovo centro “Patrizia Ferri” di via Casaburi.
Si è svolto il sopralluogo dell’assessore al welfare Laura Rossi nel centro socio assistenziale “Patrizia Ferri” di via Casaburi.
Oltre all’assessore al welfare Laura Rossi nel centro socio assistenziale “Patrizia Ferri” di via Casaburi, hanno partecipato anche il presidente di Asp Ad Personam Giancarlo Cattani (Asp è proprietaria dell’immobile), la dirigente del settore welfare e famiglia Isabella Menichini e Benedetta Squarcia responsabile della struttura operativa disabili del Comune.
“Si tratta di una struttura nuova e funzionale – ha spiegato l’assessore Laura Rossi -, progettata per accogliere due nuclei da 10 posti di persone con gravi disabilità nel centro residenziale al primo piano a cui si aggiungono altri 15 posti per il centro diurno per persone disabili – semiresidenziale – al piano terra”.
Ampi corridoi, camere attrezzate, cucine, bagni, ambulatori, spazi comuni sono stati visitati dall’assessore. Il centro è destinato ad accogliere gli ospiti ora presenti nei centri Varese e Lubiana, nel prossimo autunno.
“La riorganizzazione di alcuni centri residenziali per persone con disabilità – ha continuato l’assessore – è un’operazione volta a ridefinire l’assetto del sistema per la disabilità a Parma nell’ottica di poterne garantire anche nel prossimo futuro la sostenibilità complessiva. Si tratta di un nuovo polo della disabilità a servizio della città dotato di tutti i comfort necessari per garantire agli ospiti servizi contraddistinti dalla stessa elevata qualità di quelli oggi erogati nei centri Varese e Lubiana, con la possibilità di liberare risorse da destinare allo sviluppo di servizi innovativi in strutture che potranno ospitare disabilità meno gravi ed assicurare così equità nella definizione di risposte appropriate a diversi bisogni che le persone con disabilità manifestano nell’arco della loro vita”.
Il nuovo centro “Patrizia Ferri” di via Casaburi è destinato ad ospitare una parte dei disabili oggi presenti nei centri Varese e Lubiana. E’ un edificio di 1.700 metri quadrati, dotato di un grande giardino e si sviluppa su tre piani: piano terra, primo piano ed una parte mansardata. Fu inaugurato nel 2006 e da allora non è mai stato utilizzato, fino ad oggi, come centro residenziale disabili, pur essendo già ammobiliato e attrezzato. I costi sostenuti furono di oltre 2 milioni di euro e furono per metà coperti grazie al lascito della Fondazione Pini, per l’altra metà con fondi statali e regionali.
L’utilizzo del nuovo centro è una soluzione in linea con quanto suggerito dal Comitato di Distretto di Parma ed è stata pensata per garantire il massimo comfort alle persone ospiti, in un ambiente attrezzato e già arredato da tempo.
Garantire la sostenibilità futura dei bisogni legati alle persone disabili attraverso la riorganizzazione dei servizi alla luce delle novità introdotte dalla normativa regionale e sulla base delle linee individuate a livello di Distretto avendo al centro il benessere delle persone sono i principi che hanno informato l’azione dell’Assessorato al welfare. E, fatto assai rilevante, il trasferimento dei centri Varese e Lubiana permetterà di recuperare 440 mila euro di risorse economiche, il che significa la possibilità di attivare nuovi posti, sbloccare il turnover delle varie strutture e attivare nuovi servizi sperimentali rivolti ai disabili più anziani ed anche ai disabili più giovani. A fronte di tutto questo verrà garantita un’identica qualità dei servizi rispetto alle strutture precedenti.
La nuova struttura di via Casaburi è particolarmente accogliente, con una garanzia di comfort certamente superiore ai Centri Varese e Lubiana. Il trasferimento del Centro Varese (10 dei 12 posti residenziali) è previsto al primo piano, nell’ala est, della nuova struttura di via Casaburi, dove sono presenti sei ampie camere con bagno, un bagno attrezzato comune, uno spazio diurno di 135 metri quadrati con annessa cucina attrezzata. Il Centro residenziale Lubiana (10 degli 11 posti residenziali) si trasferisce sempre nella struttura di via Casaburi nell’ala sud dove si trovano sei ampie camere con bagno, un bagno attrezzato comune, uno spazio diurno di 135 metri quadrati con annessa cucina attrezzata. A ciò si aggiungono ambulatori e spazi comuni al piano terra ed al piano superiore. Qui si trova, poi, un’area per attività fisico motoria, un’area biblioteca ufficio ed una stanza per riunioni. Mentre al piano terra è presente un centro diurno per disabili, uno spazio aperto al quartiere con notevoli potenzialità legata anche alla presenza di una cucina funzionale fornita di tutte le attrezzature con la possibilità di sfruttare questo spazio per promuovere una reale integrazione con il quartiere, inteso come realtà che entra nella struttura stessa.
Si tratta di spazi assolutamente compatibili con la dimensione umana delle persone ospitate e garantisce ed amplia le possibilità di integrazione con una forte spinta all’innovazione ed assicura gli stessi identici livelli di qualità assistenziale, oltre ad offrire opportunità di sinergie interne che possono migliorare ulteriormente la qualità assistenziale nei confronti delle persone ospitate.