La polizia municipale ritorna sul territorio con 70 agenti
Il progetto è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa dall’assessore Cristiano Casa e dal comandante della polizia municipale Patrizia Verrusio.
In passato, proprio nella nostra città, si realizzò la riorganizzazione della Polizia Municipale attraverso il decentramento del personale presso i Comandi Circoscrizionali distaccati. Si garantì la presenza del vigile sul territorio, ma quel progetto fu superato nell’anno 2000 perché non era più funzionale alla nuova visione dei compiti della Polizia Municipale, che richiedevano attività sempre più complesse e con un elevato grado di specializzazione e professionalità.
Tale mutamento, se da un lato ha contribuito a rispondere alle nuove esigenze, dall’altro ha creato un solco nelle relazioni umane e ha fatto venire meno il rapporto diretto fra vigili e cittadini.
La necessità di ricreare questo rapporto si è resa evidente nel ciclo di incontri realizzati negli ultimi sei mesi dall’Amministrazione Comunale in tutti i Quartieri della città.
Ritorna, conseguentemente, attuale l’esperienza di quel non lontano passato, la cui professionalità, ricca di quotidiano e di vita di quartiere, può tornare utile a ridefinire gli standard dei servizi delle pattuglie nel presidio del territorio.
Il progetto è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa dall’assessore alla sicurezza Cristiano Casa e dal comandante della polizia municipale Patrizia Verrusio, affiancati dagli ispettore Emma Monguidi e Sauro Fontanesi, che coordinato la progettazione e la programmazione dell’iniziativa.
“Questo progetto - ha esordito l’assessore Casa – fa parte del programma di governo dell’Amministrazione ed è stato sollecitato dalla città e condiviso con le altre forze dell’ordine. Il vigile di quartiere – ha continuato Casa – avrò anche compiti di mediazione sociale prevenzione del disagio. Oltre che sulla sua specifica professionalità – ha concluso – dovrà contare molto sulla collaborazione dei cittadini, affinchè la sua azione sia davvero efficace”.
“Con l’istituzione dei nuclei territoriali – ha puntualizzato Patrizia Verrusio – ci proponiamo di mettere in atto un cambiamento culturale e di atteggiamento menatale volto a mettere al centro le persone, quindi a superare il pur necessario lavoro burocratico. In settembre, ad esempio, i nostri agenti parteciperanno ad un corso della Regione sul tema della violenza a donne e minori; è anche questo un modo per rafforzare le doti di ascolto e le capacità di analisi delle situazioni che si possono presentare quando si entra in relazione diretta con i cittadini”.
Più che puntare solo sull’aspetto funzionale (asettico presidio della zona territoriale), all’agente di prossimità si chiede quindi l’assunzione di tutti i temi legati alla vivibilità del territorio: interventi volti al contenimento del degrado, rapporto con i cittadini per raccogliere e interpretare la domanda di sicurezza, promozione di interventi di mediazione sociale e di prevenzione del disagio.
Il vigile del territorio deve diventare il trait d’union tra cittadini e istituzioni, ed in particolare tra cittadino e Pubblica Amministrazione. Tale connubio richiede però un rapporto nel quale all’operatività e agli sforzi degli agenti deve corrispondere un’ azione di responsabilizzazione della cittadinanza, che porti a comprendere come la sicurezza sia efficace solo se anche i cittadini presidiano il territorio con la loro impegnata presenza civica.
Le principali aree di intervento degli agenti di prossimità si possono quindi sintetizzare in tutela della qualità urbana, convivenza civile, prevenzione e risposte all’allarme sociale.
La prima fase del progetto, che prevede l’assegnazione di 70 agenti (anche se non in via esclusiva) prenderà il via già da lunedì prossimo, con una parziale copertura del servizio.
La città è stata mappata e suddivisa in zone, che coincidono in gran parte con i quartieri, all’interno dei quali sono state individuate zone da coprire con le squadre dedicate. Tutti i giorni saranno in servizio circa 4 agenti per ognuno dei dieci quartieri individuati, e tendenzialmente saranno sempre gli stessi per rafforzare il legame diretto con la popolazione. Ecco i quartieri, e all’interno di essi le zone, in cui è previsto l’agente di prossimità:
Parma Centro
- Zona P.zza Garibaldi
- Zona Stazione e adiacenze
- Borghi
- Zona Duomo
- Parco ex Eridania, Falcone e Borsellino e Barilla Center)
- Zona via XXII Luglio
- Zona Tribunale, Università e P.le della Pace
Oltretorrente
- Zona via Bixio – Imbriani e laterali
- Zona D’ Azeglio e laterali, via Kennedy e Parco Ducale
Parma Sud - Ovest
Pablo
- Zona via Gramsci - Ple S.Croce - Viale dei Mille
- Zona P.le Pablo
- Zona Viale Piacenza – Via Reggio
- Zona via Buffolara
- Zona via Abbeveratoia, P.le Caduti del Lavoro, Via Jenner, Via Fleming
Molinetto
- Zona via Volturno
- Zona Via Silvio Pellico - Via La Spezia -Via Isola - Via Calatafimi, Via Fratelli Bandiera
- Zona Viale Villetta - Viale Milazzo - Via Solari
- Zona Via Baganza
- Zona Vigheffio
Montanara
- Zona Via Montanara
- Zona Via Ognibene - Via Navetta,
- Zona Via Aleotti - Largo 8 Marzo
- Zona Via Olimpia
- Zona Via Langhirano, da ponte Stendhal a via Berzioli
Parma nord
San Leonardo
- Zona di Via Trento
- Zona di via San Leonardo -Via Venezia
- Zona di Via Milano – Via Cagliari
- Zona di Via Palermo
- Zona di via Paradigna – Via Venezia - Parco Nord - Centro Torri e Euro Torri - Via Benedetta
- Zona di Via Cocconi - via Toscana
Parma sud – est
San Lazzaro e Lubiana
- Zona via Emilia Est e Arco di San Lazzaro
- Zona di Piazzale Lubiana Strada Quarta
- Zona via Sidoli -Via Zarotto - Via Casa Bianca - Via XXIV Maggio
- Zona Via Terracini - Via Budellungo – Via Oradour
- Zona via Ximenes - Via Picasso,
- Zona Via Parigi - Via Mantova - Parco Martini
Cittadella
- Zona Via Montebello - Piazzale Maestri
- Zona Via Pastrengo
- Zona Viale Torelli - Viale Duca Alessandro - Parco Ferrari
- Zona Cittadella - Viale Rustici - Viale Solferino - Viale delle Rimembranze - Viale Martiri della Libertà - Parco Cittadella
La parte più esterna del territorio (Quartieri Golese, San Pancrazio, Cortile San Martino e Vigatto e le altre frazioni extraurbane) sarà in questa fase vigilata con altre metodologie, maggiormente dinamiche e più efficaci in determinate zone, come ad esempio il controllo con pattuglie automobilistiche nelle periferie o il controllo con pattuglie motociclistiche nelle arterie di grande traffico.
Il nuovo modello operativo dovrà essere duttile e sensibile ai cambiamenti che inevitabilmente scandiscono la quotidiana vita cittadina. Conseguentemente la “zonizzazione” del territorio deve essere intesa quale “work in progress” sulla base delle attività di analisi e monitoraggio dei dati raccolti quotidianamente dagli agenti di prossimità.