L’assessore Michele Alinovi interviene sulle polemiche inerenti i lavori in piazzale Corridoni e nel primo tratto di via D’Azeglio
Presa di posizione dell’assessore ai Lavori Pubblici Michele Alinovi circa le polemiche che hanno riguardato il cantiere di piazzale Corridoni e del primo tratto di via D’Azeglio, dove sono in corso i lavori di rifacimento della pavimentazione stradale.
“Vorrei tornare sulla vicenda – dice Alinovi – per precisare la sequenza degli eventi ed i motivi dei ritardi. In maggio, ho incontrato le associazioni di categoria dei commercianti con cui ho condiviso modi e tempi dell’esecuzione delle opere di asfaltatura e rifacimento della pavimentazione sul tutto territorio comunale. Nello specifico, su via D’Azeglio e piazzale Corridoni, ho accolto la richiesta di posticipare i lavori alla fine del mese di luglio, condividendo con la ditta appaltatrice il termine ultimo delle opere previste intorno al 10 di agosto, come da cronoprogramma trasmesso ai lavori pubblici.
In seguito la Sovrintendenza ai Beni Architettonici, verso la fine di luglio, ha imposto delle prescrizioni tecniche al progetto legate al disegno della pavimentazione, richiedendo una revisione del progetto con la posa di inserti in pietra per “ingentilire” l’apparato decorativo della pavimentazione, rendendola più conforme all’ambiente storico architettonico entro cui si colloca.
Ciò ha comportato, assieme alla necessità imprevista del rifacimento completo della rete di scarico delle acque meteoriche, lo slittamento dei tempi ed ha reso anche più complessa la tipologia d’intervento. Ad oggi, il nuovo cronoprogramma condiviso con l’impresa appaltatrice prevede , in base alla programmazione dei lavori, la percorrenza pedonale entro l’11 di agosto in piazzale Corridoni, entro il 25 agosto in via D’Azeglio.
Piazzale Corridoni e via D’Azeglio saranno riaperte al traffico automobilistico e dei bus non prima del 10 di settembre, per permettere il corretto assestamento del fondo stradale in corrispondenza delle parti in pietra a garanzia della tenuta futura del selciato, rifatto più volte in passato. Mi scuso per i ritardi arrecati, che sono motivati da necessità oggettive”.