FAMIGLIA E PERSONA / 02.09.13

Un pozzo in piazzale della Pace per risparmiare soldi e non sprecare acqua

Sono iniziati i lavori di perforazione per la messa in opera del pozzo in piazza della Pace, che renderà possibile irrigare l’area verde e ripristinare l’uso della fontana.
pozzo

Sul posto, dinanzi alla trivella, hanno effettuato un sopralluogo stamattina il sindaco Federico Pizzarotti e l’assessore all’ambiente Gabriele Folli: “Si tratta di un intervento che va inquadrato nell’ambito delle azioni volte a riqualificare una zona nevralgica della città”, ha detto il sindaco.
“Il risultato che si ottiene  scollegando gli impianti dall’acquedotto di rete, e quindi utilizzando l’acqua di falda per fontana e irrigazione,  è duplice – hanno spiegato gli amministratori - si produce un  risparmio economico sui costi di gestione e soprattutto si otterrà un risparmio considerevole di un bene così prezioso come l’acqua potabile, che in questo modo non verrà sprecata”.
Con il risparmio delle spese di acqua potabile utilizzata finora (oltre 25.000 euro l’anno), in un solo anno si pagherà praticamente la realizzazione del pozzo, che costerà al Comune circa 30.000 euro.
“Per il futuro - hanno affermato Pizzarotti e Folli –  stiamo programmando altri analoghi interventi  con lo scopo di contenere, dove è possibile, sprechi come quello dell’uso dell’acqua potabile per l’irrigazione o per il funzionamento delle fontane”.

Per non deturpare il prato del piazzale, il pozzo è stato collocato vicino ai locali tecnici interrati, dove sono già presenti sia l’impianto di pompaggio della fontana, sia le centraline per il funzionamento dell’impianto di irrigazione automatizzato.

Il punto preciso per la realizzazione del pozzo è stato scelto con l’approvazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, per evitare di incorrere nel rischio di intercettare i depositi archeologici presenti.

La perforazione viene eseguita con una tradizionale carotatrice, che porterà il pozzo a raggiungere i 30 metri di profondità rispetto al piano di campagna.
Il sollevamento dell’acqua sarà affidato ad una elettropompa sommersa, inserita nella cavità del pozzo e alimentata dal locale tecnico adiacente.
Durante i lavori, al fine di evitare il più possibile danneggiamenti al manto erboso, viene utilizzato un macchinario dotato di cingoli in gomma e si provvede alla stesura di un telo di tessuto non tessuto.

La fine dei lavori è prevista per la metà del mese di settembre, ma bisognerà attendere i primi di ottobre per rivedere la fontana in attività, in quanto vanno riattivati i motori bloccati da diversi anni.