Polemiche sull’ordinanza antibivacco: interviene il Sindaco
Con riferimento alle polemiche di questi giorni sulle contravvenzioni derivate dall’applicazione dell’ordinanza antibivacco , il Comune ritiene necessario fare alcune precisazioni.
Innanzitutto si fa rilevare che un’ordinanza di questo tipo è esclusivamente a tutela di alcuni monumenti di assoluta importanza storica e culturale, e quindi non si applica a tutto il centro storico, inoltre è stata richiesta e apprezzata da molti cittadini di Parma. Peraltro, provvedimenti analoghi sono in vigore in tante altre città.
Poiché le norme si fanno affinché vengano rispettate, va detto che gli agenti di Polizia Municipale hanno fatto il loro dovere. Certo, i casi finiti alla ribalta della cronaca in questi giorni, con minorenni coinvolti per fatti apparentemente banali, possono indurre a fare qualche riflessione per migliorare il provvedimento e renderlo ancora più aderente agli scopi che lo hanno ispirato. Si tiene comunque a sottolineare che non c’è stato da parte della polizia Municipale un particolare accanimento rispetto ai ragazzi sanzionati: infatti, dopo i primi 15 giorni utilizzati solo a scopo di preavviso, la Polizia Municipale ha redatto 16 verbali per la violazione di questa ordinanza, dei quali 12 per violazioni riscontrate sui gradini del Battistero, due al Teatro Regio e due in Pilotta. E i protagonisti erano italiani e stranieri, giovani e meno giovani.
Comunque, come più volte annunciato, nei prossimi mesi verrà rivisto il " Regolamento di polizia urbana " , nel quale sarà inserita anche la parte inerente al decoro nei pressi degli edifici storici della città, come il Battistero, il Duomo, il Teatro Regio ed i Portici del Grano.
“Il messaggio dell’ordinanza – ci tiene a puntualizzare il sindaco Federico Pizzarotti - deve essere quello di porre un freno alla maleducazione di chi getta cartacce e lattine sulle scale dei più importanti monumento storici di Parma, conosciuti in tutto il mondo. Il problema esiste e come Amministrazione abbiamo il dovere di affrontarlo. Non voglio una città di sceriffi, come tristemente avvenuto in passato: c’è bisogno di comprendere quando è giusto redarguire o comminare una sanzione, ma c’è soprattutto bisogno del rispetto dell’ordinanza”. Il Sindaco ha così concluso: “Intendo incontrare i ragazzi che hanno ricevuto la sanzione, voglio spiegare loro perché il Comune si serve di questa normativa. L’obiettivo è difendere le zone monumentali della città”.