SICUREZZA / 15.10.13

Forum permanente per lo sviluppo di politiche territoriali integrate

Smart City Video intervento del Sindaco. Video intervento assessore Alinovi.
Smart city

Un momento di approfondimento, di riflessione e di dibattito che ha visto all’ordine del giorno diversi argomenti strategici per la formazione di “un’idea di città e del territorio” con particolare riguardo al futuro Psc – Piano strutturale comunale, il “Patto dei sindaci” a cui è legata all’adozione del Paes – Piano di azione per l’energia sostenibile e di Parma Smart City. Sono circa trenta i relatori che vi prendono parte.

Ed ha visto il coinvolgimento di diversi soggetti: Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma, l’Università di Parma, Politecnico di Milano, Università di Brescia, Università degli Studi del Molise, Ordine degli Architetti e PPP, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Parma, Fondazione Architetti Parma e Piacenza, Parma Urban Center, Unione Parmense Industriali, CNA Unione Costruzioni Parma, Confagricoltura Parma, Unione Provinciale Agricoltori Parma, Agriform, Azienda Agricola Stuard, Italia Nostra, Legambiente.

La due giorni  è stata aperta dal sindaco Federico Pizzarotti che ha salutato gli intervenuti ed ha sottolineato come sia necessario “fare squadra su temi strategici come quelli legati alla  riqualificazione urbanistica ed alla programmazione territoriale”. E’ seguita la proiezione del video di promozione della città di Parma realizzato per la trasferta a Mosca, avvenuta alcuni giorni fa allo scopo di promuovere la città ducale.

“Il Forum - ha precisato il Sindaco Federico Pizzarotti - , si propone come occasione di avvio di un percorso, per la presentazione di alcune idee legate al territorio, di definizione dei contenitori e degli obiettivi da raggiungere. Andiamo verso una revisione del Psc che sia in linea con un’idea di crescita diversa da quella percorsa in passato. Il presupposto è quello di andare verso una città più omogenea e a misura d’uomo, al fine di riappropriarcene. Con Parma Smart City vogliamo dare un’idea nuova di città attraverso il coinvolgimento di diversi soggetti presenti sul territorio in una direzione che vada verso un futuro sostenibile”.

E’ necessario, ha proseguito il primo cittadino: “attuare un cambiamento per il bene della città che sappia andare oltre gli interessi personali ed abbia al centro il futuro di Parma”  .

Sono seguiti gli interventi di apertura di Alfredo Peri, assessore regionale alla programmazione territoriale ed urbanistica e di Ugo Danni assessore provinciale alla pianificazione territoriale.

Alfredo Peri ha sottolineato la difficoltà di un momento legato alle incertezze sul futuro assetto istituzionale e sul riordino delle competenze in materia di programmazione urbanistica a livello territoriale. “Programmare e riqualificare è oggi particolarmente difficile – ha spiegato -  a fronte della prospettiva di svuotamento delle competenze delle Province. La Regione a sua volta ha licenziato una propria legge che il Governo ha impugnato per incostituzionalità. In un momento di crisi come quello degli ultimi anni – ha continuato Peri – sono necessari dei ripensamenti”.  Per Peri si i è esaurita la spinta espansiva che va governata secondo nuovi criteri, per questo. “Oggi – ha concluso – sono cambiate le priorità: è necessario puntare sulla  riqualificazione, la sicurezza edilizia e sismica per riconquistare i luoghi della città ed una sostanziale vivibilità”.

Ed ha concluso ribadendo la necessità di strategia condivise a livello territoriale che la Regione è pronta ad accogliere.

Anche l’assessore provinciale Ugo Danni ha fatto riferimento alla difficoltà ad operare da parte della Provincia in una situazione di incertezza. Ed ha fatto riferimento alla programmazione urbanistica in capo alla Provincia stessa, il Ptcp – Piano territoriale di coordinaemnto provinciale che prende in esame i temi del consumo del suolo e della riqualificazione. “A fronte della incertezza legata alla prospettiva delle Province – ha spiegato Danni -  continuiamo a svolgere il nostro ruolo come ente intermedio, per uno sviluppo del territorio integrato”. 

Ed ha fatto riferimento al piano territoriale di coordinamento che vede negli strumenti urbanistici dei Comuni la priorità del la riqualificazione e del recupero, in particolare delle aree ex industriali. “Su questi temi manifestiamo grande interesse e disponibilità – ha aggiunto. La sfida è legata alla pianificazione su Area Vasta. Il tema del consumo del suolo è un tema di particolare sensibilità ed abbiamo stabilito la soglia massima di consumo di suolo per ogni Comune della provincia, questo in base a ultima variante al Ptcp. La programmazione territoriale provinciale tiene conto, quindi, anche delle criticità a livello idrogeologico del territorio con una visione unitaria”.

La mattinata è proseguita con l’illustrazione dei principi per lo sviluppo di politiche territoriali integrate, con riguardo a Parma Smart Cituy, illustrati dall’assessore all’urbanistica Michele Alinovi.

“Il Forum – ha spiegato Alinovi – vuole essere un convegno permanente, sulla base dell’esigenza di affrontare le politiche territoriali non in modo estemporaneo ma con continuità. E’ necessario salvaguardare il processo di pianificazione del territorio per ripensare la città e il suo territorio su base di diverse sollecitazioni legati alle sue componenti: sociale e turismo, educazione e scolarità, sport e cultura. Ingredienti che dovrebbero entrare nella pianificazione del territorio e per questo abbiamo cercato di dotarci di strumenti adeguati. Parma Smart City è un associazione che dovrebbe nascere, una scommessa, in nome di una pianificazione integrata che tenga conto delle sollecitazioni presenti sul territorio, per fare sistema, coinvolgendo le associazioni del territorio, gli ordini professionali, fra gli altri, in modo da governare il processo di sviluppo”.

Di particolare importanza l’illustrazione legata ai dieci punti dell’accordo di partenariato europeo per accedere ai fondi legati agli ambiti del territorio ed i suoi obiettivi: ricerca, sviluppo tecnologico, agenda digitale, clima e rischi ambientali, tutela ambiente e valorizzazione culturale, occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione. Parma Smart City costituisce un soggetto attraverso cui poter gestire il cambiamento, dove il Comune svolgerà un ruolo di facilitatore, per dare vita a proposte progettuali concrete.

Parma Smart City sarà dotata di vari organi compreso un presidente, un’assemblea dei soci ed un comitato tecnico scientifico ed in essa potranno convergere competenze e professionalità di soggetti pubblici e privati come istituzioni pubbliche, fondazioni, banche e compagnie. E si baserà su un tavolo di discussione  guidato da una governance per comunicare verso l’esterno in maniera più efficace, intercettando necessità e mettendole a sistema.

L’assessore all’urbanistica ha anche preso in esame il Psc - Piano strutturale comunale, illustrandone i principi fondativi. “Food Valley  + Green Economy = Parma”: è questa l’equazione per pensare alle strategie di rilancio del territorio.  La necessità di andare verso un nuovo Psc è stata dettata dalla grave crisi che ha interessato diversi ambiti: finanza, crollo mercato immobiliare, affanno del sistema bancario, ripercussioni in ambito sociale.

Ed ha delineato due piani di azioni basati su strategie locali e globali. In ambito locale è necessario recuperare l’identità del territorio, ridefinendo la forma urbana, intervenendo sulla rigenerazione del paesaggio urbano e sulla rigenerazione del territorio rurale e tramite la valorizzazione dell’agroalimentare. Tutto questo attraverso azioni sostenibili come il contenimento del consumo del suolo ed il miglioramento prestazionale del patrimonio edilizio esistente, la smart city, l’individuazione di leve economiche ed attività di prevenzione e gestione.

Ha fatto riferimento ad alcuni argomenti particolarmente strategici: la città storica, la riqualificazione del territorio agricolo periurbano, la rigenerazione della città diffusa, la valorizzazione degli alvei fluviali, il parco agricolo tra i torrenti Parma e Baganza. Sono sei le occasioni di riqualificazione di cui ha parlato l’assessore, fra cui: la dismissione della pontremolese come occasione  di collegamento e ricucitura, complessi monumentali, il rilancio di un ruolo urbano attorno al Parco Ducale, il pedone al centro con riappropriazione dello spazio pubblico, i grandi parchi urbani.

E' seguita la tavola rotonda che ha visto come relatori il professore Bruno Gabrielli estensore del Piano regolatore generale del 1998 e l’architetto Ugo Baldini (Caire) incaricato dall’Amministrazione per il nuovo Psc. Con loro anche l’assessore Michele Alinovi e Michele Zazzi del’Univiersità di Parma – DICATeA.

Si sono poi susseguiti gli interventi e le riflessioni su tre macro argomenti: rigenerazione urbana, parco agricolo periurbano e valorizzazione dell’alveo fluviale. Michele Zanelli del servizio qualità urbana e politiche abitative della Regione ha parlato di “Capitale territoriale e rigenerazione urbana”. Michele Donati, Filippo Arfini e Corrado Giacomini del dipartimento di economia dell’Università hanno approfondito il tema del: “Modello urbano rurale di Parma nel post moderno”.

Carlo Quintelli e Enrico Prandi dell’università di Parma – DICATeA – UAL – si sono soffermati su: “Pratiche di De-conurbazione: il caso via Emilia”. Sergio Pellizzoni di Italia Nostra, sezione Milano nord – cintura metropolitana, ha parlato di: “Boscoincittà: un parco pubblico realizzato con il concorso dei cittadini milanesi”. Maurizio Tira, università di Brescia, ha approfondito l’argomento: “Dal piano al progetto: le nuove sfide della rigenerazione urbana”. Paolo Ventura e Michele Zazzi hanno ripreso l’argomento della “rigenerazione urbana e consumo del suolo: esperienze didattiche e di ricerca”. Franca Miani del dipartimento di economia dell’università ha trattato di: “Per una rinascita possibile: dalla città dei conflitti alla città giusta”. Giovanni Leoni, imprenditore agricolo, ha approfondito il tema legato ad: “Agrivillaggio”. Edoardo Zanchini di Legambiente si è soffermato su un’altra sfida: “Fermare il consumo, rigenerare le periferie: le sfide per le città italiane”. Mauro Carboni e Roberto Reggiani dell’azienda agraria sperimentale Stuard hanno parlato di. “Bioenergie ed il recupero della biodiversità”.

La giornata di sabato 12 ottobre prenderà avvio con interventi del Sindaco Federico Pizzarotti, dell’assessore all’ambiente Gabriele Folli e dell’assessore all’urbanistica Michele Alinovi, con la presentazione del Patto dei sindaci – Paes.  Seguirà la  sottoscrizione del Protocollo d’intesa per la redazione coordinata del Paes tra Anci Emilia Romagna ed i sindaci dei Comuni di Parma, Colorno, Medesano, Mezzani, Noceto, Sorbolo e Torrile e la presentazione tecnica della “Baseline” del Paes del Comune di Parma.

I contributi confluiranno poi in una tavola rotonda che tratterà in dettaglio gli scenari di progetto del Paes. In prosecuzione della mattinata l’assessore Alinovi riprenderà i lavori della giornata precedente con il contributo di altri esperti e tecnici del settore. I lavori si sono conclusi con la rappresentazione della sintesi delle due giornate seminariali (come da programma allegato) .