SICUREZZA / 16.10.13

L’inquinamento emiliano preoccupa l’Europa

Pizzarotti: “Da maglia nera possiamo diventare tra le prime città italiane per sostenibilità e sviluppo energetico”.
Inquinamento

L’Emilia Romagna tra le maglie nere per quel che riguarda l’inquinamento del continente, secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia europea per l’Ambiente (Aea). Le città italiane sono tra le più inquinate della classifica Ue, mentre Parma è nelle prime cinque dopo Pavia, Reggio Emilia e Treviso per il problema dell’ozono.

Tra le cause del livello elevato di polveri sottili c’è il traffico automobilistico, poi l’industria, l’agricoltura e l’inquinamento dovuto al riscaldamento delle abitazioni. Dati, questi, che allarmano l’Europa, ma anche Parma, che nell’ultimo anno è corsa ai ripari con azioni di respiro regionale, ma che rispetto agli altri comuni ha dato un contributo maggiore nella lotta all’inquinamento.

 “Il problema delle polveri sottili non può essere affrontato senza misure decise a  migliorare la qualità della nostra aria – ha affermato l’Assessore all’Ambiente Gabriele Folli commentando i dati europei -. Quando scegliamo di andare verso la riduzione delle polveri sottili, dell’inquinamento da riscaldamento, della riduzione del traffico in Centro Storico, ma anche quando scegliamo di ridurre i rifiuti puntando alla raccolta differenziata spinta, sappiamo di toccare le abitudini dei parmigiani, ma lo facciamo per migliorare la qualità della vita, e per un’idea di città sostenibile e a vocazione ambientale”.

Le risoluzioni del Comune di Parma in questo campo, infatti, finora sono state ben viste sia da Legambiente Emilia che dalla stessa Regione, la quale nell’ultimo anno ha stanziato 500 mila euro per la riqualificazione di piste ciclabili cittadine, fondi arrivati grazie al buon esito del blocco del traffico 2012-2013 e della lotta all’inquinamento automobilistico.   

 “Sostenibilità vuol dire andare verso un’idea di città più europea – dice il Sindaco -. Se continueremo ad applicare le direttive della Comunità come finora stiamo facendo, anziché andare indietro mantenendo la maglia nera che oggi l’Europa ci sta affibbiando, faremo passi in avanti verso una città meno inquinata ma ugualmente produttiva”.

Momento celebre di questo percorso è la sigla del Patto dei Sindaci sottoscritta sabato mattina durante la presentazione di Parma Smart City, assieme ai Comuni di Colorno, Medesano, Mezzani, Noceto, Sorbolo e ad Anci Emilia Romagna. “Stiamo puntando alla riduzione delle emissioni di Co2 entro il 2020 – afferma il Sindaco -, e vogliamo arrivare al traguardo fissato dall’Ue attraverso un cambio culturale. Con una concreta riqualificazione energetica, con l’abbattimento dell’inquinamento automobilistico, e con una strategia energetica votata al risparmio e alla realizzazione di strutture pubbliche all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità, possiamo fare di Parma una delle prime città d’Italia a vocazione europeista e ambientale”.