FAMIGLIA E PERSONA / 17.10.13

Il Gioco come Diritto della Persona

Sabato 19 ottobre al Centro Congressi di via Toscana il convegno nazionale promosso dalle associazioni Noi per Loro e Giocamico. Interverrà il Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri.
Il Gioco come Diritto della Persona

Tra i principi sanciti dalla legge c’è per il bambino “il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica”.

Dell’applicazione pratica di questa tutela istituzionale si parlerà nel corso del convegno nazionale Il GIOCO come DIRITTO della PERSONA, in programma al Centro Congressi – Parco ex Eridania, via Toscana 7  - sabato 19 ottobre 2013 dalle 9.00 alle 17.00.

L’evento è organizzato dalle associazioni Noi per Loro e Giocamico, in collaborazione con Comune e Azienda Ospedaliero- Universitaria di Parma.

“I diritti dei bambini – ha introdotto l’assessore al Welfare Laura Rossi – sono tuttora troppo poco considerati nella nostra società. Ogni istituzione deve recuperare il senso della responsabilità collettiva e condivisa verso questa delicata tematica”. 

Il programma prevede, fra gli altri, gli interventi del Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, del Presidente del Tribunale dei Minori di Bologna Giuseppe Spadaro e del Garante per l’infanzia della Regione Emilia-Romagna Luigi Fadiga.

La partecipazione è gratuita e apertura a tutti gli interessati; sono previsti crediti ECM per medici, infermieri, neuropsichiatri, psicologi e psicoterapeuti. Per iscriversi contattare la segreteria di Noi per Loro; tel. 0521.981741; e-mail info@noiperloro.it.

Il convegno ha lo scopo di approfondire il tema del Diritto al Gioco, inteso come diritto di ogni persona, acquisito dalla nascita, parte fondamentale del suo benessere.

Partendo dall’aspetto legislativo e fino a quello biopsicosociale (che tiene conto di fattori biologici, psicologici e sociali nel valutare lo stato di benessere dell’individuo), si cercherà di comprendere quanto è oggi effettivamente rispettato tale diritto.

La sessione mattutina è dedicata all’aspetto istituzionale, con l’intervento di apertura del Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri e, a seguire, quello di Nicoletta Paci, vicesindaco del Comune di Parma e Marcella Saccani, assessore ai Servizi Sociali della Provincia di Parma.

“Non giocare può far male?” è il titolo provocatorio dell’intervento del Presidente del Tribunale dei Minori Giuseppe Spadaro, che sarà seguito  dall’approfondimento di Luigi Fadiga sul ruolo del Garante.

La mattinata si concluderà con la tavola rotonda “Ospedale dei Bambini: luogo dove il gioco è rispettato”, che mette a confronto le esperienze di Parma, Reggio-Emilia e Piacenza.

Il Neuropsichiatra Franco Pajno Ferrara, il sociologo Alessandro Bosi e l’attrice e autrice Franca Tragni sono i protagonisti della sessione pomeridiana dedicata all’approfondimento socio-psicologico del gioco.

Concluderà i lavori la presentazione della “Grande Squadra del gioco per la vita: storie di assistenza globale in cui il diritto al gioco è pienamente rispettato, ma non tanta naturalezza che pare non sia così”, a cura delle associazioni Noi per Loro e Giocamico.

“Le nostre organizzazioni di volontariato – hanno sottolineato Nella Capretti, presidente Noi per Loro Onlus e Corrado Vecchi, Presidente Giocamico Onlus - da molti anni promuovono attività sul tema dei diritti dei bambini, che non riguardano solo il gioco, ma anche la possibilità per ogni bambino di ricevere sostegno per la riduzione dello stress fisico ed emotivo durante la permanenza in ospedale”.

I reparti pediatrici dell’Ospedale di Parma sono la sede principale delle attività proposte dai volontari e il luogo nel quale la tutela dei diritti dei bambini diventa sostegno alla famiglia.

“In questi contesti – ha concluso Giancarlo Izzi, direttore Pediatria e Oncoematologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma - il gioco non è solo un’attività ludica, ma consente di ridurre la percezione del “lungo” tempo di ricovero; favorisce la socializzazione tra i piccoli pazienti nelle sale comuni o nelle camere doppie e può avere persino valenza terapeutica”.

Ma soprattutto il gioco permette al bambino di vivere l'esperienza della malattia e della permanenza in ospedale come esperienza di vita, da cui trarre utili insegnamenti per la costruzione di un sereno futuro personale.

Giocamico Onlus – L’associazione ha come finalità principale l’offrire attività espressive, ludiche e relazionali ai bambini e ragazzi ricoverati nei reparti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma o presenti nelle strutture per attività di Day Hospital.
Offre ai giovani pazienti opportunità di svago flessibili, polivalenti e divertenti, il cui valore  principale è il sostegno allo stress che l’esperienza ospedaliera, in particolare se prolungata, comporta.
Con oltre 200 volontari, Giocamico garantisce una presenza quotidiana, dal lunedì alla domenica, sia al mattino che al pomeriggio. Per fronteggiare le situazioni di emergenza che spesso si presentano nei reparti pediatrici, l’associaizone ha realizzato il  nuovo progetto “Emergenza Mai Soli 24 ore”, che coinvolge volontari disponibili 24 ore su 24 per 3 giorni consecutivi.

 

Noi per Loro Onlus – Dal 1984 opera a sostegno del reparto di Pediatria e Oncoematologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, condividendone i progetti e le iniziative per migliorare la cura e la qualità di vita dei bambini ricoverati e delle loro famiglie.
Da molti anni in quel reparto si applica il modello di “assistenza globale”, in cui “ad-sistere” significa stare vicino, stare attorno, interessandosi oltre che degli aspetti medici e tecnico-assistenziali, anche di tutto il mondo che ruota intorno al bambino malato: la sua famiglia, la scuola, il gioco e gli amici. Grazie alla solidarietà della collettività, Noi per Loro sostiene l’attività clinica (anche con la donazione di strumentazioni di diagnosi e cura) e la formazione degli operatori sanitari; affianca i bambini e le famiglie con attività di socializzazione, interventi economici diretti, ospitalità ne “La Casa di Noi per Loro”.