SICUREZZA / 18.10.13

Più di 400 tecnici all’incontro sulla nuova legge regionale in materia edilizia

L’iniziativa è stata promossa con il patrocinio di Comune, Regione e Fondazione Geometri.
Alinovi int

La nuova legge regionale in materia edilizia è stata al centro dell’incontro che si è svolto in mattinata al Hotel Parma e Congress e che ha visto la partecipazione di oltre 400 tecnici, principalmente geometri. L’iniziativa è stata promossa dal Collegio provinciale dei geometri e geometri laureati di Parma e dalla Fondazione Geometri di Parma, con il patrocinio di Comune, Regione e Fondazione Geometri e Geometri laureati dell’Emilia Romagna.

Al tavolo dei relatori erano presenti il presidente del Collegio dei geometri di Parma e Geometri laureati della provincia di Parma Roberta Lecordetti, il presidente della Cassa italiana di previdenza e assistenza geometri Daniele Ugolini, Alfredo Peri assessore regionale alla programmazione territoriale ed urbanistica, Michele Alinovi assessore all’urbanistica, edilizia, lavori pubblici del Comune di Parma, Flora Raffa direttore del settore servizi al cittadino e all’impresa e Suei – sportello unico edilizia imprese del Comune e Giovanni Santangelo responsabile del servizio affari giuridici del territorio della Regione.

La nuova legge regionale, come ha precisato l’assessore Peri, è nata dal confronto con i soggetti del territorio per favorire il diritto a costruire in un’ottica di semplificazione e armonizzazione normativa valida in tutta l’Emilia Romagna. Uno dei punti di maggior interesse della nuova legge è legato al passaggio dalla vecchia Dia – dichiarazione di inizio attività alla Scia – segnalazione certificata di inizio attività. Una piccola rivoluzione dal momento che la Scia, come meccanismo abilitativo, consente l’avvio delle trasformazioni edilizie nel momento stesso della presentazione della comunicazione e, dunque, sin dal momento di avvio del procedimento amministrativo di controllo.

“La Regione – ha spiegato l’assessore Peri – ha recepito le istanze nazionali e locali volte ad una maggiore semplificazione e sulla base del principio del diritto a costruire”. Tutto questo in linea con le nuove sollecitazioni legate all’attuale contesto socio economico. “Viviamo in un momento – ha spiegato Peri – in cui la spinta all’espansione urbanistica si è esaurita, siamo nel pieno di una crisi che interessa questo settore verso il quale e necessario maturare un approccio culturale diverso dal passato”.

L’assessore all’urbanistica Michele Alinovi ha illustrato i provvedimenti che l’Amministrazione intende attuare per far fronte ad una situazione di incertezza e crisi generalizzata che ha colpito anche il settore edilizio attraverso “la revisione complessiva degli strumenti di pianificazione urbanistica” in capo al Comune.

Per questo, nel 2014 si andrà verso l’approvazione del nuovo Psc – Piano strutturale comunale, del Poc – Piano operativo comunale e del Rue – Regolamento urbanistico ed edilizio. “Abbiamo accolto le sfide che ci attendono – ha spiegato Alinovi – attraverso il ripensamento di una “idea di città” che si fondi sui principi di ristrutturazione e riqualificazione urbana”. Per questo, accanto al nuovo Poc, Psc e Rue sarà predisposto un nuovo Regolamento energetico e un nuovo Regolamento sismico. Alinovi ha fatto riferimento specifico al alcuni articoli del Rue che saranno oggetto di modifiche in questo senso anche alla luce delle istanze espresse dagli ordini professionali coinvolti. Il nuovo Piano strutturale comunale si fonderà su una disciplina snella che rimanderà al Piano operativo comunale così come nel Rue sarà inserita un minimo di disciplina in materia igienico sanitari alla luce delle modifiche introdotte dalla legge regionale che non prevedono il parere dell’Ausl.

Per il Comune – ha concluso Alinovi – il tema della semplificazione non corrisponde a deregolamentazione. Pur essendo necessario snellire, esistono sempre controlli da attuare da parte del Comune. E’, quindi, più che mai necessario fare chiarezza per evitare che si delineino contesti poco chiari”. Per una “città consolidata e diffusa”, ha concluso l’assessore all’urbanistica, oltre alla rigenerazione ed alla trasformazione degli edifici esistenti, con miglioramenti di tipo energetico e sismico, sarà strategico il tema dell’agricolo periurbano, in un rapporto rinnovato tra campagna e città.

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