FAMIGLIA E PERSONA / 09.12.13

Urbanistica, niente oneri per piccoli interventi su abitazioni e insediamenti produttivi

Il Comune viene incontro a cittadini e imprese: il contributo di costruzione non verrà applicato su modesti interventi degli edifici residenziali e produttivi.
LungoParma

Lo ha stabilito la Giunta Comunale con una delibera approvata il 4 dicembre, con la quale chiarisce le modalità di applicazione del provvedimento, rispetto alla normativa regionale che ha creato dubbi e incertezze fra gli operatori del settore e i cittadini interessati a questo tipo di attività edilizia.

“In più di una occasione – fa notare l’assessore all’urbanistica ed edilizia Michele Alinovi – tecnici e operatori del settore avevano manifestato al necessità di fare chiarezza rispetto alle possibili interpretazioni della normativa regionale appena entrata in vigore, ed avevano evidenziato la necessità di adottare criteri di applicazione tali da incentivare e sostenere l’attività edilizia diffusa in un periodo di grave crisi, in cui anche il ricarico di modesti oneri urbanistici può fare la differenza. Noi – continua Alinovi – ci siamo fatti carico del problema proponendo esenzioni al contributo di costruzione, proprio con lo scopo di venire incontro ai cittadini e alle attività produttive che intendono migliorare abitazioni e stabilimenti senza alterare in modo significativo l’aspetto esterno e senza prevedere l’aumento di volumetria. Ritengo vi siano ancora margini di miglioramento ai contenuti della delibera, che ha tamponato d’urgenza un vuoto normativo, e avvieremo a tal scopo un confronto con le associazioni di categoria”.

Facendo seguito alle previsioni della Legge Regionale 15/2013, entrata in vigore dal 28 settembre 2013, che tra l’altro include espressamente le modifiche prospettiche tra gli interventi di “ristrutturazione edilizia”, il Comune ha ritenuto necessario stabilire una disciplina operativa finalizzata all’uniforme e univoca applicazione delle definizioni degli interventi su casi specifici e concreti, per facilitare le operazioni di presentazione di pratiche edilizie e la conseguente corresponsione del contributo di costruzione, che vedono coinvolti professionisti, imprese e cittadini.

La delibera comunale, individua i modesti interventi edilizi che possono essere assimilati a semplici interventi di manutenzione straordinaria nel caso non modifichino i volumi, le superfici utili complessive e le destinazioni d’uso e gli interventi edilizi su immobili a destinazione produttiva, che siano indispensabili per consentire l’adeguamento dello stabile alle esigenze del ciclo produttivo o alle norme di sicurezza.

Saranno quindi considerati come “ristrutturazione edilizia” gratuita le seguenti modifiche prospettiche:

ampliamento di una sola apertura esistente (porta o finestra) fino al 20%, riduzione fino a chiusura di una porta o finestra, apertura di piccole finestre per i soli vani tecnici, locali o condominiali, servizi igienici.
Stesso trattamento per le attività economiche relativamente all’apertura di uscite di sicurezza.
Saranno ammesse a titolo gratuito, purchè a parità di superficie complessiva, anche la fusione di due unità immobiliari, le fusioni (frazionamento di un vano da un’unità e fusione dello stesso con l’altra unità) e gli interventi sulle coperture, quali l’inserimento di lucernari.

Invece, tutti gli altri interventi che includono modifiche prospettiche sono da considerare come “ristrutturazione edilizia” e assoggettati a contributo di costruzione, ma per i soli vani oggetto dell’intervento stesso.

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