FAMIGLIA E PERSONA / 10.01.14

Rapporti Comune – volontari Auser, le ragioni del Comune

Nessuna pregiudiziale alla base del mancato accordo con i volontari Auser per alcune delle attività socialmente utili in capo al Comune, ma solo ragioni di carattere tecnico e giuridico.
Auser int

I rapporti con i volontari Auser che operano per conto del Comune con attività ausiliarie in diversi settori, tra cui i cosiddetti “nonni vigili”, quelli che operavano nelle biblioteche e nell’archivio comunale e quelli che presidiavano l’apertura delle sale civiche, sono stati interrotti per rispettare le norme vigenti in materia di attività di volontariato e per garantire pari opportunità nell’esercizio di queste attività (che comportano un onere a carico del Comune, sia pure a solo titolo di rimborso spese) a tutti i soggetti potenzialmente coinvolti.

In altri settori, invece, l’attività continua nel rispetto dei contratti in essere: i volontari Auser hanno in carico, fino a tutto il 2014, il trasporto disabili, per il quale è previsto un rimborso spese forfetario di 30.000 euro l’anno, e l’assistenza sugli scuolabus per l’anno scolastico corrente (23 persone impegnate con un rimborso annuo di poco superiore ai 40.000 euro).

Le ragioni del Comune sono state spiegate in una conferenza stampa dal vice sindaco Nicoletta Paci, con delega al volontariato ed associazionismo, dall’assessore alle attività produttive, commercio, turismo e sicurezza Cristiano Casa e dall’assessore alla cultura Laura Maria Ferraris.

“Conosciamo e apprezziamo il valore del  lavoro svolto dai volontari Auser – ha spiegato Nicoletta Paci – ma la legge pone obblighi precisi sulla natura volontaria della prestazione. Da parte nostra continueremo a cercare soluzioni positive, ma per ora non è stato possibile sottoscrivere nuovi accordi, quindi procederemo con bandi appositi ai quali anche Auser potrà partecipare”.

Per quanto riguarda i “nonni vigili” l’assessore Casa aveva, già in passato, precisato i motivi che hanno condotto l’Amministrazione a non procedere al rinnovo dell’accordo con Auser, dopo lunghe trattative che non hanno avuto esito positivo. La normativa vigente, infatti, stabilisce chiaramente che deve trattarsi di attività a puro titolo di volontariato, e come tale non retribuita, salvo rimborsi spese documentati e connessi al progetto. Infatti il Comune ha chiesto alla Regione Emilia Romagna di fornire un chiarimento sull’interpretazione della legge regionale n.12 del 2005. E la risposta è stata inequivocabile. La Regione mette in evidenza che la normativa in materia di rapporti tra enti pubblici e organizzazioni di volontariato (L. n. 266/1991 e L.R. n. 12/2005)  stabilisce che le spese rimborsabili nell'ambito di una convenzione sono esclusivamente quelle effettivamente sostenute e connesse all'attività svolta. Pertanto le spese devono essere documentate e direttamente riconducibili alle attività: non è ammesso nessun tipo di rimborso forfettario, fatta eccezione per spese generali imputabili ai servizi solo in parte (esempio utenze), né tanto meno alcun rimborso calcolato su base oraria. “In questa situazione – ha constatato l’assessore Casa - il Comune ha ritenuto impossibile firmare una convenzione come proposto da AUSER, in cui le spese rimborsabili spaziavano ben oltre quelle strettamente connesse all’attività di vigilanza davanti alle scuole, come confermato dalla nota ufficiale della stessa Regione, che porta la data del 19 novembre 2013.

Il documento nega ogni possibilità di “compensi mascherati” e annuncia che la Regione valuterà l’opportunità di procedere ad una verifica a carico di Auser per l’iscrizione all’albo regionale. Per ora abbiamo rimediato impegnando i vigili – ha concluso Casa – ma faremo presto un bando per attribuire il servizio di vigilanza davanti alle scuole”.  

Per l’assessore alla cultura e al coordinamento delle politiche culturali Laura Maria Ferraris,  la buona volontà da parte dell’Amministrazione per ricercare un accordo non è mancata, ma non vi sono le condizioni oggettive e normative per far proseguire il servizio dei volontari presso le  biblioteche comunali con le modalità in essere. Fino ad oggi, infatti, veniva liquidato ad Auser un corrispettivo a forfait, ma questo non è più possibile, in base alla normativa vigente. Va aggiunto, poi, che, trattandosi di un servizio che prevede un corrispettivo in termini di rimborso spese, tutte le associazioni del territorio devono essere messe nelle condizioni di poter partecipare alla gara che si svolgerà per l’affidamento dell’attività di integrazione a quella ordinaria. “Il servizio – ha ribadito Laura Maria Ferraris – deve essere garantito dal Comune, che purtroppo si trova a scontare 15 anni di trascuratezza nella gestione delle biblioteche. Noi – ha continuato l’assessore – vogliamo tornare ad investire per il buon funzionamento in personale e strutture, e contiamo anche di valorizzare il volontariato sotto varie forme (tirocini, stage, rapporti con l’Università e associazionismo) in cui anche Auser potrà giocare il suo ruolo. La Ferraris ha preannunciato un primo avviso pubblico per le attivi-tà di supporto al sistema museale.

Analogo discorso vale per i pur preziosi servizi prestati dai volontari Auser nell’Archivio Comunale e per l’apertura e il presidio delle sale civiche, che hanno cessato l’attività il 31 dicembre, alla scadenza dell’accordo.

Per le altre attività ancora in essere (assistenza al trasporto scolastico e trasporto disabili) si procederà in modo analogo alla scadenza dei rispettivi contratti.

Questi i fatti, difficilmente contestabili, come dimostra ampiamente la risposta della Regione stessa al quesito sui volontari di presidio davanti alle scuole. Scorciatoie non ne esistono. E le prese di posizione costruite su auspici senza fondamento non possono che danneggiare un’associazione che svolge un lavoro encomiabile e importante per la collettività: pur operando con buon senso, indipendentemente dal passato, nessuno può chiedere al Comune di compiere atti che si manifesterebbero palesemente illegittimi, alla luce dei chiarimenti intervenuti dopo che si è sollevato il problema.

In ogni caso, il Comune è ben consapevole del valore dell’attività prestata dai volontari di Auser e opererà per ripristinare le attività soppresse e mantenere quelle in essere, ma nel rispetto della legalità, quindi della natura volontaria del servizio prestato, principio inderogabile della legge regionale in materia. Per alcune attività – che potrebbero trovare altre associazioni potenzialmente interessate - si procederà con bandi pubblici ai quali anche Auser potrà partecipare mettendo in campo l’esperienza e la professionalità dei soci.

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