ISTITUZIONE / 19.02.14

Tavolo sul disagio giovanile in prefettura

In vista misure per operare in modo sinergico tra le varie realtà del territorio.
Sindaco vice e prefetto

Studiare misure efficaci per contrastare il tema del disagio giovanile, è stato questo il tema al centro dell’incontro, convocato stamattina dal prefetto Luigi Viana, a palazzo Rangoni, dopo che nei giorni scorsi si è registrato un altro episodio increscioso che ha visto un quindicenne assalito e pestato da cinque coetanei tra via Gramsci e viale Osacca.

L’incontro ha visto coinvolte le massime autorità a livello locale a partire dal sindaco Federico Pizzarotti, dal vicesindaco Nicoletta Paci e dall’assessore alla sicurezza Cristiano Casa.

Erano presenti, con loro, il questore Giuseppe Racca, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Carlo Cerrina, Pietro Pellegrini direttore del Centro salute mentale dell’Ausl di Parma, Giovanni Desco dirigente scolastico provinciale, don Paolo Salvadori delegato diocesano per i giovani, Sauro Fontanesi responsabile della struttura operativa tutela dalla città del corpo di polizia municipale e Anna Fragni del settore politiche giovanili del Comune.

“Inizia oggi un percorso – ha spiegato il vicesindaco Nicoletta Paci, a margine dell’incontro – volto alla mappatura dei servizi esistenti che sono già erogati da Comune e dall’Ufficio scolastico provinciale, in un rapporto di stretta collaborazione con la Prefettura, allo scopo di creare sinergie utili per fornire risposte concrete ad una problematica che è già all’attenzione delle istituzioni ma che intendiamo affrontare in modo coeso. Il nostro obiettivo primario è ottenere risultati concreti per i cittadini”.

Il prefetto, Luigi Viana, che ha convocato l’incontro, si è espresso in termini molto netti. “A fronte del grave episodio che si è verificato nei giorni scorsi – ha spiegato – vogliamo trovare sinergie efficaci per affrontare una problematica che coinvolge diversi soggetti: istituzioni, scuola, giovani, associazioni e famiglie. E’, per questo, necessario operare su vari livelli per coinvolgere tutti coloro che operano in questo ambito per programmare iniziative efficaci che incidono sul mondo giovanile. Il tavolo – ha proseguito – rappresenta un momento di riflessione e di approfondimento per definire modalità operative concrete per arginare il fenomeno del disagio giovanile”.

Per il sindaco è necessario  prevenire il bullismo, responsabilizzando le famiglie e  intensificare  i controlli sia in materia di sicurezza, sia dal punto di vista sociale: “Il bullismo – ha affermato Pizzarotti – trova spesso origine da un’insufficiente azione di controllo del contesto familiare. Ci vuole una costante attenzione prima di tutto da parte dei genitori, che devono essere al corrente sullo stile di vita dei figli, e poi occorre puntare alla prevenzione, a  partire dall'ambiente scolastico”.

Nei giorni scorsi lo stesso primo cittadino, Federico Pizzarotti, aveva preso posizione in merito alla vicenda con una lettera aperta alla città in cui aveva definito il “bullismo come un male per la nostra società ed un nemico da vincere”, attraverso l’impegno delle istituzioni ed il coinvolgimento di famiglie e mondo della scuola.