La carica dei 131 nuovi cittadini di Parma
Tanti sono stati i ragazzi figli di stranieri, nati a Parma, che hanno ricevuto il riconoscimento simbolico dalle mani di sindaco, vicesindaco e assessore Rossi.Vai alla fotogallery
La giornata era uggiosa, ma la pioggia ha risparmiato al cerimonia che si è svolta stamattina sotto i portici del Grano in Municipio.
C’era tanta animazione e una certa attesa fra i 131 ragazzi che hanno accolto l’invito del Comune e si sono presentati, insieme ai familiari, per ricevere l’attestato di cittadinanza civica in una cerimonia solenne, pur nella sua assoluta sobrietà, ben consapevoli che si tratta di un gesto simbolico, ma nella speranza che sia il primo passo verso il riconoscimento della cittadinanza italiana, quella vera, che solo lo Stato può decidere di conferire.
A sottolineare l’attenzione che l’Amministrazione ha voluto prestare a questo incontro, erano presenti diversi consiglieri comunali, che - come ha sottolineato il presidente del Consiglio Marco Vagnozzi – hanno voluto e votato all’unanimità questo provvedimento.
Per questi 131 ragazzi (ma gli aventi diritto sono già oltre 700 e nei prossimi giorni riceveranno il certificato dagli uffici comunali) oggi è “caduto un piccolo muro”, una delle barriere di separazione che rendono più difficile la vita quotidiana di chi viene da lontano: “Ci legano affetto e vicinanza – ha affermato il sindaco Federico Pizzarotti nel suo breve indirizzo di saluto - quando vengo nelle scuole è un piacere incontrare tanti bambini di provenienze e culture diverse che giocano, studiano e vivono insieme la loro giornata. Con questo gesto vogliamo farvi sentire ancora di più parte della comunità e spero che vi sentiate parmigiani, come noi vi sentiamo parmigiani”.
Soddisfatta della cerimonia Nicoletta Paci, che ha fortemente voluto questa iniziativa: “La cittadinanza è un diritto, è doveroso che venga riconosciuta a chi vive con noi, lavora e contribuisce alla crescita della comunità. Il gesto di oggi vuole essere uno spunto per una legge nazionale che riconosca un effettivo diritto di cittadinanza a questi bambini nati in Italia. Spero – ha concluso – che questo sia un primo passo in questa direzione.
I bambini, chiamati uno ad uno, sono poi saliti sul palco per ricevere dalle mani degli amministratori il loro attestato di “parmigianità”. Per loro e per le loro famiglie è stata una giornata diversa, una bella giornata.