SICUREZZA / 23.04.14

Il Tar respinge la richiesta di Ghirarduzzi, e i vigili gli chiedono le chiavi

In merito all’occupazione di alcuni locali utilizzati come deposito per la sua attività artigianale.
Ghirarduzzi

Nei giorni scorsi è tornata d’attualità l’annosa vicenda che oppone Giorgio Ghirarduzzi al Comune di  Parma, in merito all’occupazione di alcuni locali utilizzati come deposito per la sua attività artigianale. I suddetti locali, infatti, sono stati dichiarati inagibili per lo stato di degrado in cui si trova l’immobile da una perizia commissionata dalla società Parma Infrastrutture, quindi non possono essere utilizzati e frequentati per ragioni di sicurezza, indipendentemente dal titolo dell’occupante.

Con decreto presidenziale n.41/2014  il Tar ha respinto la richiesta del signor Giorgio Ghirarduzzi di “misure cautelari monocratiche” in quanto “…considerata l’inagibilità dell’intero fabbricato di cui all’ordinanza  n. 2014/17355IV/8.48/2 del 30.1.2014, nonché la sussistenza di un grave pericolo per l’incolumità privata e pubblica…” ha ritenuto “la prevalenza dell’interesse pubblico nella valutazione dei contrapposti interessi”.

Dunque l’ordinanza contingibile ed urgente del Sindaco può essere portata ad esecuzione immediata stante la permanenza del pericolo.

Questa mattina gli agenti della polizia Municipale si sono presentati sul posto per informare l’interessato sull’esecutività dell’ordinanza e sulla necessità di riportare il locale in possesso del Comune

A Giorgio Ghirarduzzi, arrivato sul luogo con altre persone, è stato comunicato che l’ordinanza del Comune è immediatamente operativa a tutti gli effetti, quindi gli è stato chiesto di consegnare le chiavi dell’immobile o comunque di farle avere a breve  alla Polizia Municipale.

Verificata l’impossibilità di acquisire immediatamente il possesso dell’immobile all’atto della richiesta, gli agenti  si sono limitati a prendere atto della situazione, segnalandola al settore patrimonio, preposto all’attuazione del provvedimento, che dovrà operare di conseguenza.