Via le casette da piazzale della Pace: il Tar dà ragione al Comune
Con sentenza depositata oggi, il TAR di Parma ha respinto il ricorso delle aziende insediate (molte delle quali ora gestite da stranieri) che si erano opposte all’ordine di sgombero da parte del Comune.
Le casette di legno in piazzale della Pace sono destinate ad entrare presto nel cassetto dei ricordi: il Tar di Parma, si è pronunciato nel merito dando inequivocabilmente ragione al Comune, che potrà così dare corso al provvedimento di rimozione delle casette di legno, che per diversi anni hanno ospitato l’attività dei commercianti “espulsi” dalla Ghiaia in occasione della ristrutturazione.
Con sentenza depositata oggi, il TAR di Parma ha respinto il ricorso delle aziende insediate (molte delle quali ora gestite da stranieri) che si erano opposte all’ordine di sgombero da parte del Comune: “Il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia Romagna, Sezione distaccata di Parma – si legge testualmente nella sentenza – definitivamente pronunciando sul ricorso in epigrafe, lo respinge. Condanna la parte ricorrente alla rifusione, in favore del Comune di Parma, delle spese di giudizio che liquida in complessivi euro 4.000, oltre IVA e C.A. come per legge”.
Il Tribunale, inoltre, ha chiarito che il ricorso era inammissibile per le modalità, e infondato e infondato in quanto “non meritevole di accoglimento”.
Nel merito la sentenza sottolinea che il Comune di Parma non aveva alcun obbligo di fare rientrare i ricorrenti in Ghiaia: in capo a loro esisteva solo un diritto di prelazione che nessuno di essi ha ritenuto di esercitare.
Dunque, poiché la concessione è scaduta, il Comune può esigere l’immediato rilascio dell’area per far rientrare in questo spazio il mercato ambulante bisettimanale, temporaneamente spostato in via Verdi.
“Con questa sentenza favorevole al Comune – fa notare l’assessore al commercio Cristiano Casa – si aprono nuove prospettive in un comparto delicatissimo della vita collettiva nel centro cittadino. Ora si apre la strada al ritorno del mercato ambulante nella sua sede naturale, con vantaggi certi per gli operatori (che potranno vedere accorpati i banchi in un unico comparto) ma anche per i cittadini, restituendo a nuova vita piazza della Pace. Si chiude finalmente un’altra parentesi frutto di decisioni scellerate di amministratori senza alcuna visione su un comparto storico come quello della Ghiaia, che ancora oggi ne paga le conseguenze”.