Servizi per i disabili: si cambia
L’assessore Laura Rossi, insieme ad ASP e AUSL ha presentato la riorganizzazione dei servizi residenziali e semiresidenziali nel distretto di Parma.
“Finalmente – ha affermato l’assessore al welfare Laura Rossi – oggi riusciamo a chiudere un’operazione complessa, difficile, che abbiamo avviato due anni fa e che non potevamo più procrastinare, per dare risposte positive a persone che vivono in gravi difficoltà. Il progetto originario – ha puntualizzato l’assessore – non è andato in porto, quindi lo abbiamo accantonato e abbiamo lavorato insieme alle istituzioni preposte ad un ridisegno del servizio assai più complesso, che ha coinvolto tutte le strutture. Il perno di questa operazione è comunque il centro “Patrizia Ferri” di via Casaburi, che finalmente svolgerà il compito per il quale è stato realizzato diversi anni fa. Il centro è stato anche oggetto di un intervento di adattamento, compresa l’installazione di un nuovo montacarichi, che ha comportato una spesa di circa 150.000 euro a carico del proprietario, cioè l’ASP (Azienda servizi alla Persona). Avvicinandosi la scadenza dell’accreditamento definitivo (1° gennaio 2015) si è reso è indispensabile riorganizzare i servizi del territorio per assicurare la sostenibilità di tutto il sistema e la disponibilità di posti adeguata ai bisogni del territorio”.
Da mesi, infatti, il Distretto di Parma sta lavorando ad una riorganizzazione che tenga conto della nuova struttura di via Casaburi come grande opportunità di ampliamento dei posti a disposizione, ormai necessari, e con la contestuale riorganizzazione di molti dei restanti servizi del territorio.
Dopo l’accantonamento definitivo dell’ipotesi del trasferimento di uno dei due grossi Centri residenziali della città in via Casaburi, è stato necessario rivedere complessivamente quasi tutti i servizi in essere, modificando la configurazione di molti servizi, rivedendo le autorizzazioni al funzionamento e di conseguenza revocando i contratti transitori di accreditamento e riaccreditando provvisoriamente i gestori titolati.
“Il quadro è ora completo – ha affermato ancora la Rossi - e possiamo restituire alla città un sistema di servizi che potrà entrare nella fase di accreditamento definitivo con la certezza della sostenibilità economica e con un offerta di posti adeguata ai bisogni della città”.
A conclusione dell’operazione saranno disponibili di fatto 6 posti in più residenziali (di cui 4 già finanziati e 2 per occupazioni temporanee) e ben 12 posti in più semiresidenziali (di cui 8 già attualmente finanziati). A questi posti si aggiungono 8 posti Diurni del progetto “Profili” per i giovanissimi in uscita dai percorsi scolastici. Saranno garantire, quindi, opportunità di servizi a 20 persone, e alle loro famiglie, aggiuntivi rispetto al 2012.
“La riorganizzazione dei servizi – ha affermato Giuseppina Ciotti dell’Azienda AUSL - parte da lontano, ma arriva a conclusione con alcuni punti di forza che vanno sottolineati: si potenzia l’offerta, si qualificano i centri esistenti di via Varese e Scarzara e si apre finalmente la struttura di via Casaburi. Questo importante traguardo è stato raggiunto grazie ad un lavoro congiunto che ha coinvolto diverse istituzioni”.
Marco Giorgi, amministratore di ASP, ha sottolineato l’impegno dell’Azienda ad intervenire nel sistema integrato del welfare, come è accaduto in questo caso, in cui la stessa ASP ha messo a disposizione gli spazi ed ha investito per qualificarli.
Il nuovo Centro “Patrizia Ferri”
I lavori di adeguamento sono stati assicurati dall’ASP ad Personam, l’istallazione di un secondo montacarichi nel vano scale sarà completato nell’estate. La previsione complessiva della spesa relativa a tutti gli adeguamenti è di € 150.000.
La nuova struttura prevede al primo piano 2 nuclei residenziali da 9 posti. Il primo è in fase di accreditamento provvisorio alla cooperativa “Insieme” e corrisponde al gruppo di persone fino ad ora ospitate a Gaione, il trasloco sarà organizzato nelle prossime settimane. Per il secondo residenziale si sono concluse questa mattina le procedure di accreditamento e in data odierna è stato individuato il gestore che si accrediterà il centro residenziale. Subito dopo saranno predisposti i piani individualizzati delle persone che saranno ospitate in tale nucleo.
Al piano terra della struttura sarà ampliato l’attuale centro diurno già accreditato ad Aurora Domus.
L’ultima parte della struttura che riamane al momento vuota, sarà oggetto di elaborazione di un nuovo progetto sperimentale ed innovativo. L’idea è quella di caratterizzare gli spazi rimanenti per attività di socializzazione che permettano all’intero centro di creare relazioni di apertura e integrazione con la città.
Il Centro Varese
L’altro Centro che subirà una trasformazione importante sarà il Centro Varese fino ad ora utilizzato come Residenziale ospitando persone con caratteristiche di gravità. Con questa riorganizzazione il Centro Varese di caratterizzerà invece come importante centro diurno in grado di rispondere ad un utenza giovane con problematiche comportamentali piuttosto omogenee, mantenendo un centro residenziale più ridotto numericamente.
Il Centro Scarzara
L’ultimo centro oggetto di una profonda rivisitazione è il Centro Scarzara in concessione ad AISM Nazionale che offre accoglienza a persone con bisogni afferenti alla sfera dei disturbi neurologici-degenerativi. In relazione all’esperienza del concessionario e alle richieste di revisione progettuale pervenute alle Istituzioni si è valutata positivamente la proposta di ampliare il Centro diurno a favore di persone con bisogni similari e compatibili a quelli relativi alle patologie neurologiche degenerative, puntando su un’assistenza in continuità tra casa (domiciliare) e centro di riferimento.
I posti residenziali sono stati sottratti alla logica dell’accreditamento poiché le persone con tali patologie presentano bisogni molto specifici e particolari, che mal si conciliano con le rigidità della normativa sull’accreditamento: i bisogni vanno da accoglienze temporanee (con forte assistenza sociosanitaria) alternati a periodi di assistenza a domicilio a bisogni prolungati di accoglienza residenziale con una formula però di vita più autonoma possibile. L’accoglienza residenziale avrà quindi le caratteristiche di assistenza domiciliare per pazienti gravi dove andranno garantite tutte le tutele assistenziali sociosanitarie.
Nella tabella di seguito sono rappresentati tutti i servizi distrettuali con le modifiche fatte e la configurazione finale:
CENTRO
|
SITUAZIONE PRECEDENTE
|
NUOVA CONFIGURAZIONE
|
VARIAZIONE
|
CASA DEI TIGLI
|
6
|
6
|
|
LUBIANA
|
11
|
11
|
|
VARESE
|
12
|
8
|
-4
|
FERRI
|
|
9+9
|
+18
|
SCARZARA
|
7
|
6 fuori acc
|
-7 + 6 fuori acc
|
CASASENOI
|
7
|
|
-7
|
totale
|
43
|
49
|
= acc, + 6 fuori acc
|
|
|
|
|
VARESE
|
|
12
|
+12
|
LUBIANA
|
1
|
1
|
|
FERRI
|
8
|
12
|
+4
|
SCARZARA
|
6
|
12
|
+6
|
CASASENOI
|
3
|
|
-3
|
DIMUM
|
17
|
17
|
|
CASA AZZURRA
|
10
|
11
|
+1
|
CASAMICA
|
8
|
|
-8
|
PASUBIO
|
8
|
8
|
|
PROFILI
|
|
8 fuori acc
|
|
totale
|
61
|
81
|
+12 acc, +8 fuori acc
|