Il Comune di Parma aderisce all’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi
Sindaco Pizzarotti: "Associazione che rappresenta un esempio a livello nazionale e che mira all’eccellenza".
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La volontà dell’Amministrazione di aderire all’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi rappresenta una tappa fondamentale nel percorso avviato in questi anni e volto a perseguire una politica attiva in difesa dall’ambiente, volta a migliorare la qualità della vita in un’ottica di sostenibilità a 360 gradi. Ne hanno parlato in una conferenza stampa che si è svolta questa mattina il sindaco Federico Pizzarotti, l’assessore alla mobilità e ambiente Gabriele Folli, l’assessore all’urbanistica, edilizia privata, lavori pubblici ed energia Michele Alinovi, il presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Virtuosi Gianluca Fioretti, Marco Boschini coordinatore a livello nazionale dell’associazione e l’architetto Milena Mancini dell’ufficio urbanistica del Comune. La conferenza è reperibile al link.
“Siamo orgogliosi di essere parte del circuito dei Comuni Virtuosi – ha spiegato il sindaco. Si tratta di un’Associazione che rappresenta un esempio a livello nazionale e che mira all’eccellenza; un modello, quindi, a cui fare riferimento come valore aggiunto per il nostro territorio e la nostra comunità”.
“Siamo bene felici – ha proseguito il presidente dell’Associazione Gianluca Fioretti – di accogliere Parma, un Comune importante che ha presentato domanda in dicembre e che viene ora accolto nella nostra associazione dopo che sono state espletate le verifiche del caso. Come Associazione promuoviamo progetti concreti a favore del territorio, anche attraverso il confronto e la sinergia fra i vari Comuni associati, con particolare riguardo a progetti legati alla sostenibilità che siano utili ai territori che hanno le stesse caratteristiche”.
Il coordinatore nazionale Marco Boschini ha ricordato che l’Associazione opera ormai da 10 anni con Comuni di diversa estrazione politica, culturale, sociale ed economica, conta quasi 80 aderenti e la presenza del Comune di Parma le permette di fare un passo avanti.
“L’impegno di Parma nel migliorare la raccolta dei rifiuti – ha spiegato l’assessore Folli – ha portato a risultati tangibili e concreti, tanto che per il 2014 è prevista una riduzione di 15 mila tonnellate di rifiuti a smaltimento. Se tutti i Comuni facessero la raccolta differenziata, ci sarebbero senza dubbio meno problematiche di smaltimento ed inquinamento”.
L’adesione all’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi rientra, per l’assessore Alinovi, “nell’ambito di un vero e proprio piano strategico perseguito dall’Amministrazione che declina in senso ambientale ma anche territoriale i valori a promossi dall’Associazione”. Ha fatto alcuni esempi come la nuova scuola di Corcagnano e la nuova scuola Racagni, due strutture realizzate in nome del risparmio energetico, ma anche la rimozione dell’amianto dal tetto delle scuole, per arrivare alle politiche urbanistiche improntate alla sostenibilità ed all’annullamento del consumo del suolo, alle politiche della mobilità, senza tralasciare la certificazione energetica.
Una politica che si sostanzia attraverso diverse azioni messe in campo in vari ambiti che coinvolgono l’attività del Comune stesso a partire dalla gestione del territorio ispirata al principio del “no consumo di suolo” il che significa scoraggiare la cementificazione e andare verso la riqualificazione di aree dismesse, la promozione della bioedilizia ed una progettazione e programmazione del territorio partecipata (Psc – Piano strutturale Comunale. Poc – Piano operativo comunale e Rue – Regolamento urbanistico edilizio). A questo si aggiunge il ruolo del Comune quale soggetto a cui guardare, come esempio, per quanto riguarda le politiche volte a ridurre l’impronta ecologica della macchina comunale stessa attraverso l’adozione di misure ed interventi volti a favorire l’efficienza energetica, gli acquisti verdi, la promozione di mense bilogiche. In campo ambientale riveste, poi, particolare importanza la prosecuzione degli sforzi fino ad oggi messi in campo per ridurre l’inquinamento atmosferico attraverso la promozione di progetti e politiche volte a implementare la mobilità sostenibile, ne sono un esempio car – sharing, bike – sharing, car – pooling, trasporto pubblico integrato, piedibus, auto elettriche, utilizzo di combustibili alternativi al petrolio. A questo si aggiunge, sempre in ambito ambientale, la necessità di promuovere una corretta gestione dei rifiuti visti non più come problema ma come risorsa, promuovendo la loro riduzione, la politica del riuso, per arrivare all’ambizioso traguardo “rifiuti zero”. Un percorso che vede il Comune promotore di un’azione volta ai coinvolgere la comunità per sostenere e incentivare nuovi stili di vita improntati alla sobrietà, all’autoproduzione, all’incentivazione della filiera corta, al consumo di cibo biologico e di stagione, al sostegno ed alla costituzione di gruppi di acquisto, ad un politica del turismo ed ospitalità sostenibili, alla promozione della cultura della pace, della cooperazione e della solidarietà, alla diffusione del commercio equosolidale, banche del tempo, auto produzione e finanza etica.
Il Comune di Parma è il primo Comune di dimensioni medio grandi che entra a far parte dell’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi per cui sono richiesti pre requisiti bene precisi. Un percorso che si pone continuità con la sottoscrizione da parte del Comune del Patto dei Sindaci a livello europeo e della contestuale adozione del Paes – Piano di Azione per l’Energia Sostenibile che vede il Comune impegnato a ridurre entro il 2020 del 20 % i consumi di fonti primarie come gas e ptetroio, la riduzione del 20 % delle emissioni di gas climalteranti e l’aumento al 20% della quota di fonti rinnovabili.
L’adesione prevede da parte dell’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi un continuo monitoraggio delle azioni poste in essere dal Comune di Parma per continuare ad esserne parte. Il fatto di appartenere ad una rete di Comuni uniti da uno stesso fine rappresenta un modo per condividere percorsi, fare massa critica e avere maggior peso a livello nazionale, confrontarsi su politiche attive condivise, coinvolgere la cittadinanza, favorire lo scambio di informazioni e organizzare progetti e campagne nazionali.
N. 1 Allegato – Relazione tecnica generale