Presentazione del libro di Rossano Ercolini
Occasione per riflettere a tutto campo sul futuro degli inceneritori e la valenza della raccolta differenziata.
La presentazione del libro di Rossano Ercolini “Non bruciamo il futuro” alla libreria Feltrinelli di via Farini, alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti, dell’assessore all’ambiente Gabriele Folli e Aldo Caffagnini dell’Associazione Gcr – Gestione Corretta Rifiuti di Parma promotrice dell’evento, ha costituito un momento di riflessione sul futuro degli inceneritori e sulla valenza della raccolta porta a porta. Sotto le domande incalzanti del moderatore, il direttore di Teleducato, Pietro Ferraguti, è stato possibile avere una panoramica di ampio raggio sulle prospettive della città di Parma e del suo inceneritore. E’ stato chiaro il maestro di Capannori e autore del libro, Rossano Ercolini, “aver perso una battaglia non significa aver perso una guerra” e i dati oggi a diposizione lo dimostrano. Parma ha raggiunto il 70 % di raccolta differenziata – come ha ricordato Aldo Caffagnini – il forno inceneritore funziona per il 40 % delle sue capacità, la seconda linea è ferma. Il che dimostra, come ha sottolineato lo stesso Caffagnini, che esiste un’alternativa ai forni inceneritori stessi. Il sindaco Federico Pizzarotti è stato ancor più esplicito. “L’avvio della raccolta porta porta – ha detto – dipende dall’impegno di ciascuno di noi, di ogni singolo cittadino. Tutti possono concorrere, quindi, in prima persona al compimento di questo progetto. Si tratta di un percorso da fare insieme – ha detto – che non scagiona nessuno”. Quali sono i pericoli che si profilano all’orizzonte se “affamiamo” il forno inceneritore? Che i rifiuti arrivino da fuori provincia o, addirittura, da fuori regione e su questo il Comune non intende arendersi. Il primo cittadino si è soffermato, a questo proposito, sul Piano Regionale dei Rifiuti. “La Regione – ha spiegato – dovrebbe prevedere meccanismi premianti per le province virtuose. Se tutti facessero la raccolta differenziata, così come avviene oggi a Parma, nel 2020 non ci sarebbe bisogno di 8 forni inceneritori come preventivato dal Piano Regionale, ma di uno solo”.
Rossano Ercolini, maestro elementare in un piccolo comune della Toscana, è fondatore di Ambiente e Futuro, associazione nata con l'obiettivo di informare sui rischi ambientali dell'incenerimento e per proporre strategie alternative per la corretta gestione dei rifiuti. Anche grazie a lui, nel 2007 il comune di Capannori è stato il primo in Italia ad adottare la strategia Rifiuti Zero, ideata dal chimico americano Paul Connett. Fin dal 2006 ha affiancato l’Associazione Gcr per opporsi alla realizzazione dell’inceneritore a Parma. Nell'aprile 2013, a riconoscimento del suo impegno, Rossano Ercolini è stato invitato alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che gli ha consegnato il Goldman Environmental Prize. Nella giornata di domani, martedì, avrà un incontro con Guido Barilla. “La presenza dell’inceneritore – ha detto – non giova all’immagine della città, di una realtà come Parma che ha intrapreso con risultati eccellenti il percorso della raccolta differenziata. La soluzione dei problemi legati all’assestamento di questo sistema sta nella capacità di dialogo e nel coinvolgimento di tutti”.
Parma ha seguito l'esempio di Capannori adottando nel 2013 la strategia Rifiuti Zero che oggi conta 205 Comuni italiani. In queste settimana Parma ha anche aderito all'Associazione Comuni Virtuosi: oggi la differenziata sfiora il 70%, il porta a porta è esteso a tutta la città, non ci sono più cassonetti per le strade, è calato di 15 mila tonnellate il rifiuto residuo da smaltire.