Folli relatore su ambiente e sviluppo sostenibile
Intervento dell’assessore Gabriele Folli al convegno Assorel (Associazione italiana delle agenzie di relazioni pubbliche) a Roma.
La comunicazione dell’assessore in un convengo dell’Assorel in occasione della presentazione dell’indagine SWG sui comportamenti degli italiani in materia ambientale
L’assessore all’ambiente del Comune di Parma Gabriele Folli è stato invitato nei giorni scorsi come relatore al convegno Assorel (Associazione italiana delle agenzie di relazioni pubbliche) a Roma, all’auditorium dell’Ara Pacis.
Nel convegno sul tema “Essere green. Un driver competitivo anche in tempi di crisi”, è stata presentata da Assorel l’indagine SWG sui comportamenti ambientali in Italia.
La relazione di Folli
Gabriele Folli, nel suo intervento, ha presentato il percorso del Comune di Parma che ha permesso di raggiungere obiettivi inimmaginabili su raccolta differenziata (+20%) e riduzione rifiuto
(-6%).
“Questi risultati – ha affermato l’assessore – sono stati raggiunti grazie alla collaborazione della stragrande maggioranza dei cittadini, anche attraverso un percorso di comunicazione ed informazione che risulta un ingrediente fondamentale del progetto Parma , un’azione a cui tutte le parti sociali sono chiamate a contribuire per tenere alta l’attenzione dei cittadini anche dopo la fase di avvio”.
Folli ha quindi portato i dati relativi all’attività di informazione e comunicazione – tema centrale del convegno - messa in atto nella fase di avvio della raccolta differenziata porta a porta, fra novembre 2012 e marzo 2014: 25 incontri pubblici a cui hanno partecipato oltre 1500 persone; incontri con comunità di stranieri, associazioni dei commercianti, amministratori di condominio, scout, studenti universitari; passaggi degli informatori a domicilio per consegnare il kit della raccolta differenziata; 8 Info Point aperti nei quartieri; campagne pubblicitarie su stampa, tv, social network, internet; App EcoIren disponibile per dispositivi Apple e Android; 72.800 chiamate al Contact Center; 14.119 chiamate per ritiro gratuito dei rifiuti ingombranti; 94.000 inviate lettere agli utenti; 187.000 manuali per la raccolta rifiuti (Guida e Rifiutologo); 195.000 calendari per l’esposizione dei rifiuti.
I risultati dell’indagine SWG
Interessanti i dati usciti dall’indagine sui comportamenti ambientali degli italiani, effettuata appunto dall’istituto di ricerca SWG per Assorel su un campione di 1.500 persone, presentata in anteprima al convegno nazionale, avente per tema “La comunicazione ambientale, fattore immateriale della sostenibilità e della crescita”.
Per gli Italiani la difesa dell’ambiente non è una moda ma un valore fondamentale: chiedono maggiori informazioni, comportamenti più virtuosi da parte delle imprese e maggiore volontà delle amministrazioni.
“Per il 90% degli intervistati - ha spiegato Enzo Risso di SWG - è importante che un’impresa si occupi di salvaguardare l’ambiente. Per oltre i due terzi dei consumatori l’impegno ambientale di un’azienda è un fattore che pesa nella scelta dei prodotti e dei servizi, mentre, già oggi, un’ampia quota di persone (78%) è disposta a pagare di più, se sa di trovarsi fronte ai prodotti di un’azienda impegnata sul fronte ambientale”.
Secondo l’opinione pubblica, le azioni personali maggiormente tutelanti l’ambiente sono la raccolta differenziata, l’evitare di sprecare acqua e l’attenzione a non gettare materiali inquinanti negli scarichi.
Dall’indagine gli italiani paiono essere un popolo virtuoso in materia di comportamenti ecologici: il 57% evita di lasciare i caloriferi accesi quando non è in casa; il 73% non apre le finestre quando ha il condizionatore acceso; il 59% non fa partire la lavatrice o la lavastoviglie con poco carico; quanto alla raccolta differenziata, fra gli intervistati, il 57% mette da parte carta e plastica, il 55% separa il vetro, mentre sull’umido siamo ancora al 44%.
Il tema su cui gli italiani proprio non riescono a cambiare è l’uso dell’auto: il 62% usa l’auto tutti i giorni, mentre il 75% non utilizza o usa solo saltuariamente i mezzi pubblici. Car sharing e car pooling sono per una pura minoranza (3%), mentre la bicicletta per spostarsi in città (non per le gite domenicali) è preferita solo dal 18% delle persone.