A Parma oggi scuole chiuse
Il provvedimento adottato dal sindaco durante la permanenza in cabina di regia alla protezione civile. La piena attesa a Colorno.
La città vittima della furia del Baganza, che ha colpito duramente la zona di via Po. Tragedia evitata grazie alla cassa di espansione sul torrente Parma. L’emergenza resta anche se il livello dell’acqua è calato a cominciare dal tardo pomeriggio. In serata è arrivato il ministro Galletti.
La grande paura, almeno in città, sembra passata, anche se l’allerta meteo è ancora in atto e per tirare un sospiro di sollievo bisognerà aspettare diverse ore.
La cassa di espansione sul torrente Parma ha salvato la città da guai di proporzione ben maggiore, ma non poteva evitare gli effetti della furia del torrente Baganza, che ha prodotto guai grossi lungo tutto il suo percorso a monte ed ha fatto sì che la Parma raggiungesse in città, sul ponte Verdi il record storico di 392 centimetri.
La piena del torrente Parma arriverà stasera, presumibilmente tra le ventidue e mezzanotte nei paesi rivieraschi, in particolare a Colorno, dove ci si sta attrezzando per affrontarla (all’incontro era presente il sindaco Michela Canova).
Presso la sede della protezione civile si è costituita la cabina di regia, coordinata dal prefetto reggente Michele Formiglio per gli interventi di emergenza su tutto il territorio colpito, città compresa, alla presenza di tutte le istituzioni interessate.
Il Comune di Parma era rappresentato dal sindaco e dagli assessori Gabriele Folli e Michele Alinovi. In serata è arrivato anche il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti.
Dopo un rapido consulto, il sindaco Federico Pizzarotti ha disposto la chiusura di tutte le scuole di qualunque ordine grado per la giornata di martedì 14, allo scopo di consentire alle squadre operative di concentrare la loro azione sul ripristino dei danni e garantire il ritorno alla normalità.
I vigili del Fuoco, la Polizia Municipale, i volontari, l’AIPO e la protezione civile hanno lavorato senza sosta. E’ stato chiesto l’aiuto anche delle altre sedi regionali della protezione civile.
La conta dei danni, ovviamente, e ancora in corso, oggi si è lavorato per tamponare l’emergenza.
Mentre dalla Provincia giungevano notizie allarmanti, in città si è lavorato senza sosta per chiudere i ponti (ad eccezione del Ponte Europa), per chiudere i sottopassi, per rendere percorribili le strade, per soccorrere le persone in difficoltà. Nel tardo pomeriggio sono stati riaperti tutti i ponti cittadini, ultimo il Ponte di Mezzo ad eccezione del Ponte Nuovo sull’Enza, in via Po.
Il ponte pedonale della Navetta è parzialmente crollato, villa Parma in Piazzale Fiume è stata invasa in parte dall’acqua, ma, precauzionalmente, si è provveduto per tempo a liberare il piano terreno. Danni anche alla centrale Telecom, allagamento di locali e cantine, sei persone sfollate in via Po. Dal punto di vista dell’esondazione, in serata il punto più critico era via Europa, unico luogo dove il torrente ha avuto una tracimazione dall’argine, sia pure di pochi metri, che ha causato, tra l’altro, un allagamento (non di grande entità) del piano più basso del parcheggio della Stazione (ancora chiuso).
“Fondamentale –ha commentato a caldo Pizzarotti – è attivare la costruzione anche della casa di espansione sul Baganza, per cui chiederemo al Governo e agli enti competenti di provvedere senza ulteriori indugi. In queste ore rimarremo alla sede della protezione civile al tavolo delle emergenze per coordinare i monitoraggi e le attività".
I cittadini sono invitati a limitare i movimenti e soprattutto, in caso di piena, ad evitare di stazionare sui ponti e soprattutto di recarsi sugli argini.