“Daquialà”- Ventotto anni di attività
Pubblicato il bilancio di missione dell’Associazione Onlus.
Ventotto anni di attività: l’associazione “Daquialà” ha illustrato questa mattina il proprio bilancio di missione alla presenza del vicesindaco Nicoletta Paci con delega all’associazionismo, della presidente dall’associazione Eleonora Gravino e di Valentina Gini, esperta di bilancio sociale.
Nata come gruppo missionario, l’associazione si è evoluta ed ha concentrato le proprie azioni nella cooperazione internazionale con la presenza in diversi Paesi del mondo: Brasile, Perù, Costa d’Avorio, Congo, Tanzania, Sud Africa e Georgia. Nel tempo ha diversificato il proprio impegno e oggi si dedica anche ad attività di formazione in ambito ambientale con particolare riguardo al tema del riuso e del riciclo, in riferimento alle giovani generazioni. In 28 anni di attività l’Associazione ha coinvolto 180 volontari, che hanno collaborato in 11 Paesi del mondo, contribuendo alla realizzazione di 23 progetti di solidarietà e cooperazione internazionale, per un totale di 450.000 euro impiegati nei progetti che hanno raggiunto 192212 beneficiari diretti.
Rendere noto, pubblicizzare e dare visibilità a ciò che si è fatto, agli obiettivi che si sono perseguiti: con questo spirito è stato redatto il bilancio di missione dell’associazione Onlus “Daquialà”, in modo da permettere a tutti, ma in primo luogo all’associazione stessa, di verificare se tali obiettivi siano stati raggiunti, o si renda necessario piuttosto, introdurre ulteriori interventi.
“Come Amministrazione Comunale – ha sottolineato il Vicesindaco Nicoletta Paci – sosteniamo e apprezziamo questa buona prassi che, ormai sperimentata nel tempo, fa del bilancio di missione non solo uno strumento di dialogo per le Onlus verso gli agenti esterni, ma un vero e proprio strumento di consapevolezza, e quindi di gestione”.
È un documento che favorisce la trasparenza e la comunicazione delle attività e permette di rendere conto in modo chiaro e immediato come sono stati utilizzati i contributi versati dai sostenitori.
“Il bilancio di missione – ha spiegato Eleonora Gravina – favorisce una maggiore consapevolezza in merito ai risultati raggiunti. frutto di passione, entusiasmo e dedizione da parte di chi ha creduto in noi. I numeri contano, ma contano ancor di più le relazioni sociali che sono state intessute e i rapporti che sono stati costruiti in questi anni di attività che hanno visto l’associazione fare sistema con le altre realtà del territorio”.
L’associazione Onlus “Daquialà” attraverso questo mezzo ha rendicontato, con descrizioni dettagliate, quanto, quando e come sono stati realizzati i progetti per i quali ha chiesto sostegno, attraverso anche rapporti consolidati con i tanti partner che, in Italia e all’Estero, aiutano e sostengono l’associazione in tutte le fasi dei progetti.
Questo primo Bilancio Sociale della Onlus rappresenta il compimento di un intenso percorso di coinvolgimento degli stakeholder interni e esterni e di analisi e valutazione quali-quantitativa delle nostre attività passate, presenti e nelle prospettive future. Si tratta di uno modo per “fare il punto della situazione” rispetto a quanto progettato, realizzato e donato, nei 28 anni di vita dell’associazione. Un modo per mettersi in rete e condividere quanto raggiunto attraverso testimonianze, numeri, dati statistici e la descrizione delle attività svolte.
Cos’è e di cosa si occupa “Daquialà”
“Daquialà” è un’associazione di volontariato Onlus senza scopo di lucro, nata nel 2000 a Parma, da un gruppo di volontari che già da alcuni anni operavano in modo informale con passione ed entusiasmo nel dare un sostegno concreto alle persone vicine e lontane in condizioni di grave vulnerabilità economica e sociale, attraverso attività di solidarietà e di formazione.
La sua mission è realizzare azioni concrete nel campo sanitario, dell’istruzione primaria e della formazione a beneficio di tutte le donne, bambini e uomini, nelle comunità locali dell’Africa, Europa dell’Est e Sud America collaborando con referenti diretti sul campo.
Opera inoltre per valorizzare le culture, le competenze e i talenti locali, favorire la conoscenza e la tutela dei diritti umani, appoggiare l’educazione, il benessere e lo sviluppo e creare ponti per un dialogo interculturale.