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27.01.15
Pizzarotti: "Sul Parma Calcio va fatta chiarezza”
Il sindaco chiede un incontro urgente alla nuova proprietà per avere notizie sul destino della società e certezze sul futuro utilizzo del Tardini.
Molti parmigiani, tifosi ma anche cittadini lontani dalle vicende calcistiche, si stanno chiedendo in queste ore cosa stia succedendo al Parma Calcio.
Ebbene, credo che abbiano il diritto di sapere.
Per questo, come rappresentante di tutti i cittadini, chiedo che sia fatta chiarezza, che la proprietà si presenti e che manifesti chiaramente le sue intenzioni.
Il Parma Calcio è una società sportiva che ha cento anni di storia, alla quale tante persone sono legate per fede calcistica, ma è anche un patrimonio della città, che non può essere ascritto ad un semplice affare tra privati.
La squadra crociata è stata soprattutto nel recente passato, ed è ancora oggi uno degli “ambasciatori” di Parma nel mondo. Anche a una giornata di volo da qui vivono milioni di persone che non sanno dove cercare Parma sulla carta geografica, ma conoscono Verdi, il prosciutto di Parma, il Parmigiano-Reggiano e il Parma Calcio.
Per questo anche le istituzioni non possono fare finta di nulla.
Con la fine dell’era Ghirardi si è chiuso un altro ciclo, e in tanti hanno tirato un sospiro di sollievo quando finalmente si è avuta notizia del trasferimento di proprietà.
Ad un mese di distanza, però, tante nubi non sono ancora state diradate.
Sono stato persino sollecitato pubblicamente da “un gruppo di tifosi” a mettere in mora la Società.
La prendo per una benevola provocazione, perché non rientra fra i miei compiti quella di agire in giudizio per garantire il pagamento dei dipendenti e dei fornitori di una ditta privata.
Ma come sindaco, a questo punto, in un momento in cui la città esige certezze che tardano ad arrivare, chiedo alla nuova proprietà di rendere noti i passi che si appresta a compiere e di assumere l’impegno formale di assolvere ai doveri che ha liberamente ritenuto di accollarsi.
Per questo sollecito pubblicamente il Presidente e con lui la proprietà ad incontrarci per ottenere risposte chiare che possano tranquillizzare i tifosi e la città sul fatto che un patrimonio così importante non vada perduto, anche al di là delle tribolate vicende della squadra e del rischio, incombente ma sportivamente accettabile, che l’anno prossimo debba disputare il campionato cadetto.
Come capo dell’Amministrazione, invece, chiederò formalmente di avere certezze in ordine all’utilizzo dello Stadio e alla regolarizzazione dei pagamenti relativi ai canoni di affitto, ai proventi della pubblicità e all’utilizzo di altri impianti comunali, ben consapevole che la situazione dell’Azienda Parma Calcio non deve avere ricadute economiche dirette su un patrimonio – il Tardini e gli impianti sportivi – che appartiene all’intera comunità.
Colgo l’occasione per fare pubblicamente gli auguri di pronta guarigione a Pietro Leonardi, che tanto ha fatto per tenere vivo il Parma e che rappresenta l’anello di continuità fra il passato e il futuro.