Qualità dell'aria: si contano gli sforamenti
E' entrata in vigore l'ordinanza del Comune di Parma per limitare il traffico dopo quattro giornate consecutive di smog oltre i limiti di legge.
Dopo la momentanea sospensione dovuta agli effetti della grande nevicata, da lunedì 16 febbraio è entrata in vigore l'ordinanza del Comune di Parma per limitare il traffico dopo quattro giornate consecutive di smog oltre i limiti di legge.
La sospensione dell’Ordinanza con la quale il Comune di Parma anticipava il sistema regionale del blocco traffico il terzo giorno dopo 4 giorni consecutivi di sforamento, termina infatti lunedì 16 febbraio: di conseguenza, da domani (lunedì) si riprende la conta degli sforamenti del PM 10 per le quattro giornate consecutive, che farà scattare il blocco dei veicoli inquinanti all'interno delle tangenziali (con le eccezioni consentite per raggiungere i parcheggi scambiatori), secondo modalità analoghe a quelle utilizzate per le prime domeniche dei mesi invernali.
In questo caso l'eventuale blocco del traffico fino al ritorno dei valori nei limiti di legge, prevede però una serie di deroghe aggiuntive rispetto a quelle delle ordinanze finora in vigore: fra queste la possibilità di circolare per i veicoli Euro 4 alimentati a benzina.
L’ordinanza, in sostanza, anticipa a Parma, fino alla fine di marzo, il provvedimento che entrerà in vigore dal 1 ottobre 2015 nell’ambito del Piano 2020 Regionale (PAIR2020) in tutte le città emiliano-romagnole.
"Questa scelta del Comune di Parma - ci tiene a precisare l'assessore all'ambiente e mobilità Gabriele Folli - deriva dalle ineludibili considerazioni scaturite dai maggiori sforamenti registrati in gennaio 2015 a Parma rispetto a tutta la regione e nasce come conseguenza diretta di quanto scaturito dall'apposito tavolo tecnico del 28 gennaio scorso, promosso in Municipio con ARPA , ASL, Ordine dei Medici, associazioni di categoria e associazioni ambientali, Prefettura e Polizia Municipale.
Dai riscontri che abbiamo - continua Folli - risulta innegabile che gli effetti sulla salute dell’inquinamento atmosferico generato da traffico siano testimoniati da ampi e certificati studi scientifici e medici ed è impensabile che chi amministra una città come la nostra, dichiarata come “maglia nera” a livello nazionale per la qualità dell'aria, non prenda provvedimenti oggi per limitare il traffico da auto private, che ha raggiunto livelli non più sostenibili.
Questo pur nella consapevolezza che le limitazioni da sole indubbiamente servono, ma non risolvono il problema e che occorrono misure strutturali sia per il traffico che per altre fonti emissive, sulle quali si sta da tempo lavorando con qualche risultato importante, che richiedono tempo per avere maggiore efficacia. Chi ha la responsabilità della sanità pubblica - conclude l'assessore - non può esimersi dall’intervenire. Ci si può dividere su molte cose, ma credo che le battaglie per difendere la salute e il futuro dei nostri figli ci debbano vedere uniti e consapevoli".