Emergenza aria
Potrebbe essere mercoledì prossimo la prima giornata di limitazione del traffico. Da lunedì scorso è avviato il percorso che prevede la limitazione al traffico entro le tangenziali dopo 4 giornate di sforamento consecutivi.
Nei giorni di martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 il superamento dei limiti è stato già certificato da Arpa. Se così sarà anche per la giornata di oggi (venerdì 20), la misura di emergenza scatterà automaticamente dal primo giorno utile, in questo caso mercoledì 25 febbraio.
Vediamo come potrebbe funzionare a Parma il meccanismo della chiusura se si verificherà un ulteriore giornata (la quarta consecutiva) di concentrazione di polveri sottili oltre i limiti di legge.
Le limitazioni scattano dopo due giorni dalla comunicazione di Arpa al Comune, nella zona compresa entro l’anello delle tangenziali, dalle 8.30 alle 18,30, come fino ad oggi fatto durante le chiusure al traffico domenicali.
In pratica, secondo quanto previsto dal protocollo regionale, la rilevazione di Arpa viene comunicata il giorno successivo al quarto di sforamento consecutivo (martedì, mercoledì, giovedì e venerdì), ma poiché questo cade il sabato, la comunicazione ufficiale relativa al venerdì viene certificata da Arpa il lunedì mattina; solo da quel momento si avviano le procedure per informazione e segnaletica. Di conseguenza, la limitazione (se i dati la renderanno necessaria) scatterà mercoledì 25 febbraio.
Se nelle giornate successive al venerdì precedente (sabato, domenica o lunedì) l’inquinamento sarà tornato anche per un solo giorno alla normalità, la revoca sarà operativa già da giovedì. In sostanza, in ogni caso, almeno una giornata di limitazione straordinaria sarà comunque messa in atto, indipendentemente dall’evoluzione dell’inquinamento.
Nel nostro caso, poi, resterebbe comunque per giovedì 26 febbraio la chiusura programmata settimanale limitata ai viali di circonvallazione interna.
Il provvedimento straordinario di sospensione, adottato in via sperimentale, potrà essere attuato fino al 31 marzo 2015.
Le misure di emergenza adottate dal Comune di Parma per far fronte al perdurare dell’inquinamento atmosferico, fanno seguito ai 22 sforamenti, registrati nel mese di gennaio, della concentrazione di polveri sottili nell’aria.
Si tratta di provvedimenti che il Comune ha concordato con Arpa – Agenzia regionale per l’Ambiente di Parma – che ha il compito di monitorare la qualità dell’aria. La tutela della salute pubblica ha, in questi casi, la priorità stante le implicazioni fortemente negative per l’uomo dovute ad un’alta concentrazione di polveri sottili.
Tra i disturbi attribuiti al particolato fine e ultrafine (PM10 e soprattutto PM2,5) vi sono patologie acute e croniche a carico dell'apparato respiratorio come asma, bronchiti, enfisema, allergia, tumori e implicazioni per l’apparato cardio-circolatorio.
Le cosiddette nanopolveri arriverebbero addirittura a penetrare nelle cellule, rilasciando direttamente le sostanze trasportate, costituendo, quindi, un pericolo oggettivo per la salute dei cittadini. In questa situazione, una riduzione del traffico, per quanto non risolutiva sarà comunque utile per ridurre il veleno che respiriamo ogni giorno.