SCUOLA / 03.03.15

Contestazione sui servizi, il Vicesindaco risponde

La dichiarazione del vicesindaco Nicoletta Paci in merito alla contestazione sui servizi educativi in Consiglio Comunale.

Paci

La manifestazione di protesta inscenata oggi in Consiglio Comunale è fuori luogo e fuori tempo.

Le perduranti incertezze sui mancati trasferimenti da parte del Governo che influiscono sul bilancio del Comune, rendono di fatto impossibile comunicare oggi quali saranno le sedi aperte in nidi e materne per il prossimo anno scolastico e quanti saranno i posti disponibili.

L’Amministrazione è impegnata in una riorganizzazione che possa attutire al massimo l’impatto sociale dell’inevitabile contrazione dei servizi.

In questi giorni la struttura sta operando per stilare le graduatorie relative all’accesso a nidi e scuole dell’infanzia.

In aprile le graduatorie saranno pubblicate e saranno resi noti il numero e la localizzazione dei posti disponibili. A seguito di ciò i genitori potranno modificare le preferenze espresse per i singoli plessi.

Nel frattempo verrà ridefinito anche il contratto di servizio per Parma Infanzia.

Fin da ora possiamo comunque rassicurare sul fatto che i bambini che già frequentano le nostre strutture avranno la certezza di fruire del servizio stesso anche per il prossimo anno scolastico.

Quanto alla manifestazione di oggi, credo vada letta come gesto strumentale per amplificare il problema in Consiglio Comunale. Personalmente non mi sono mai sottratta al confronto e non ho mai negato la possibilità di incontri a nessuno.

Ho incontrato più volte i rappresentanti sindacali, ed ho intenzione di incontrare sia il personale che i genitori, ma lo farò non appena avrò notizie certe sulla situazione dei servizi.

Ci tengo infine a precisare che la riorganizzazione verrà messa in atto in funzione dei bisogni dell’utenza e che in questo quadro rientra anche la trasformazione di strutture in servizi “zero –sei”, particolarmente funzionali ad ottimizzare le presenze dei bambini e quindi a rispondere con la massima flessibilità ai bisogni manifestati dalle famiglie.