Servizi per l'infanzia comunali
I servizi competenti del Comune, rispondono al comunicato del Comitato “per fare un bambino ci vuole un asilo” fornendo dati sui numeri di posti disponibili, nell'intento di fare chiarezza.
In merito al comunicato stampa pubblicato dal Comitato “per fare un bambino ci vuole un asilo”, in relazione ai posti disponibili ai nidi d'infanzia ed alle scuole di infanzia comunali, i servizi competenti del Comune, rispondono nell'intento di fare chiarezza.
Anzitutto bisogna tenere presente che questi sono movimenti che possono avvenire di consueto, dunque nessuna gestione poco chiara o trasparente.
Per quanto riguarda i nidi d'infanzia, i numeri dei posti disponibili indicati in vari documenti ufficiali è di 813 e non di 816 come erroneamente diffuso in questi giorni. I 795 posti disponibili risultanti dalla comunicazione inviata alle famiglie dipendono dalla riduzione di 18 posti per le seguenti motivazioni:
- riduzione dei posti di spazio bambini, previsti nella gara di affidamento dei servizi, per allineamento a quanto definito dalla normativa regionale in materia di rapporto numerico educatore/bambino
- riduzione dei posti in convenzione a seguito di rinegoziazione dei posti offerti dai gestori privati.
Per quanto riguarda le scuole d'infanzia comunali, si precisa che nel momento in cui sono stati calcolati i posti disponibili ovvero 1.244 erano riferiti ai bambini che avevano hanno maturato l’età per l’accesso alla scuola primaria.
I posti disponibili ad oggi sono 1.188, la differenza di 56 posti si riferisce a situazioni che sono emerse ultimamente dovute a bambini con bisogni educativi speciali e a situazioni riferite a particolari contesti famigliari tali per cui pur avendo l'età per andare alla scuola primaria rimangono all'interno delle scuole dell'infanzia anche il prossimo anno scolastico. Inoltre a seguito delle comunicazioni pervenute nel mese di aprile dalle Direzioni Didattiche, i posti disponibili presso le Scuole dell'Infanzia Statali hanno subito una diminuzione.
Come già detto, tutti questi cambiamenti sono nella normale gestione del servizio e si ripropongono di anno in anno dopo la chiusura delle iscrizioni e la conferma dei posti da parte delle famiglie.