URBANISTICA / 22.05.15

Demolizione delle case in golena a Baganzolino

Il Comune sta procedendo in questi giorni alla demolizione delle case di Moletolo e Baganzolino che insistono all'interno dell'area golenale del torrente Parma e che sono state ripetutamente invase dalle acque nelle occasioni di piena.

 

Baganzolinohopage

L'operazione, finanziata dalla Regione Emilia Romagna, che ha anche provveduto a risarcire i proprietari del danno derivato dalla demolizione, consentendo loro di acquistare nuove abitazioni  in situazioni di sicurezza, interessa 16 immobili.

Il presente progetto prevede appunto la  delocalizzazione di 16 unità immobiliari poste all’interno dell’area golenale del Torrente Parma.

La demolizione avviene ora ad opera del Comune , tramite l'impresa  FEA s.r.l. di Castelfranco Emilia, che si è aggiudicata l'appalto per un importo di circa 230.000 euro,  in esito all’accordo di programma sottoscritto tra il Comune di Parma, la Provincia di Parma, la Regione Emilia-Romagna e tutti i possessori, a vario titolo, delle unità immobiliari individuate dal progetto di delocalizzazione.

Tale accordo di programma, adottato di nuovo a marzo 2014, prevede una serie di adempimenti, da parte dei vari enti e privati interessati alla delocalizzazione,  fra i quali  figura  appunto la demolizione degli edifici posti in area golenale al fine del recupero ambientale delle stesse.

Su questi immobili, in stato di abbandono a seguito del trasferimento della residenza dei proprietari o ex proprietari, si è reso dunque necessario intervenire con la  demolizione.

Il progetto preliminare di riqualificazione ambientale è stato approvato con delibera di Giunta comunale nell'agosto 2012. Ora si sta attuando l'intervento per il primo dei due stralci previsti, che riguarda 16 immobili ubicati in via Argini Baganzolino e via Dazzi.

"Questo piano di delocalizzazione coincide perfettamente con le politiche dell'Amministrazione - afferma l'assessore Michele Alinovi - che ha in programma di attuare ulteriori provvedimenti  analoghi a questo su altri insediamenti in aree golenali a rischio di esondazione. E' una questione di sicurezza del territorio e di prevenzione dei rischi idraulici e idrogeologici che non possiamo sottovalutare".