FAMIGLIA E PERSONA / 04.06.15

Islam e altre comunità religiose

Prospettive di dialogo a Parma e in Italia.

Islam w

Il Comune di Parma e UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) del Dipartimento Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto del ForumInterreligioso di Parma e IDOSConfronti, 8 per Mille Chiesa Valdese eReligions for Peace hanno organizzato il convegno "Islam e altre comunità religiose: prospettive di dialogo a Parma e in Italia", che si è tenuto questa mattina alla Casa della Musica.

Il dibattito ha riguardato la convivenza multireligiosa, partendo dai dati concreti delle edizioni del Dossier Statistico Immigrazione. E' stata analizzata la situazione a Parma e in altre regioni italiane, confrontando anche i differenti panorami, con la consapevolezza che le presenze multi religiose non devono portare alla diffidenza reciproca bensì, in uno spirito di positiva emulazione, ad accreditare la propria fede come una forza dinamica per favorire la convivenza pacifica e il progresso societario. 

Il programma del convegno, coordinato da Franco Pittau, del Centro Studi e Ricerche IDOS e Luciano Mazzoni, del Forum Interreligioso di Parma, è stato aperto dai saluti dell'assessore al Welfare Laura Rossi.

"Vedere lo stato del confronto tra le religioni - ha esordito Giuseppe Forlani, prefetto di Parma - anche a livello nazionale è molto significativo per indagare soprattutto il tema della libertà di religione, analizzando in particolare il diritto di poter scegliere, praticare ed esibire i propri simboli religiosi nel rispetto degli altri e delle regole di convivenza civile".

"Veicolare il messaggio di dialogo, integrazione e mutuo aiuto - ha detto il sindaco Federico Pizzarotti - deve guidarci in giornate come questa: il percorso di approfondimento e avvicinamento alle altre realtà religiose è il seme che deve germogliare soprattutto nelle scuole e tra i ragazzi.

Il confronto con gli altri deve essere un valore da portare avanti tutti i giorni, non un timore. E solo la conoscenza del nostro "vicino di casa" può scacciare ogni paura".

E' poi intervenuto Mauro Valeri, delegato della Sottosegretaria al Ministero del Lavoro Franca Biondelli, che si è concentrato sulle basilari tematiche dell'analfabetismo e della strumentalizzazione religiosa, sottolineando che "fondamentalmente esistono due tipi di discriminazioni: due persone uguali che vengono trattate in modo diverso e due persone diverse trattate in ugual modo. Esistono dunque aspetti e diritti che tutti dobbiamo avere, ma anche differenze da rispettare in quanto arricchimento per la società tutta".

Dopo l'intervento di don Luigi Valentini, vicario generale della Diocesi, l'imprenditore Radwan Khawatmi ha spiegato le motivazioni dell'iniziativa, seguito dagli interventi, riguardanti le fedi religiose e il dialogo nel territorio parmense, di Farid Mansouri per il Centro Islamico, Maria Augusta Favali per la Comunità Bahai, rev. Taiten Guareschi per la Comunità Buddhista, Pastora Mirella Manocchio per il Consiglio delle Chiese Cristiane, Giorgio Yeuda Giavarini per la Comunità Ebraica e Gurdware Sing per la Comunità Sikh.

Le prospettive a livello nazionale sono state illustrate da Abdellah Redouane, Segretario Generale Centro Culturale Islamico d’Italia,Claudio Paravati, Chiesa Evangelica Valdese (Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi in Italia) e Francesco Zannini, Docente del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica.