Nuova cassa di espansione del Canale Burla
Al via il primo stralcio della nuova cassa di espansione del Canale Burla, a cura del Consorzio di Bonifica, con il contributo determinante del Comune.
Sono partiti in questi giorni i lavori che metteranno in sicurezza gran parte della zona nord della città.
L'intervento viene realizzato dal Consorzio di Bonifica Parmense con il contributo determinante del Comune di Parma ed è volto a scongiurare le esondazioni che si sono presentate in passato a più riprese, nel 2013 e nel 2014, e che hanno causato danni dovuti alla tracimazione del Canale Burla nella zona di Ravadese ed in località Case Vecchie.
Il costo dell'intervento è di 1 milione e 500 mila euro per due terzi a carico del Comune e per un terzo a carico del Consorzio di Bonifica Parmense.
La conclusione dei lavori è prevista per la primavera del prossimo anno.
Alla presentazione dell'avvio dei lavori hanno preso parte l'assessore ai lavori pubblici ed urbanistica Michele Alinovi, il direttore del Consorzio di Bonifica Parmense Meuccio Berselli, Invano Carcelli direttore del settore lavori pubblici e patrimonio del Comune, Mario Cocchi dirigente area tecnica del Consorzio di Bonifica e Paolo Ghezzi sempre dell'area tecnica del Consorzio di Bonifica.
“Si tratta di un'opera fondamentale – ha spiegato l'assessore Michele Alinovi – in quanto costituisce un'azione di mitigazione idraulica strategica per il territorio. L'intervento si è reso indispensabile a seguito delle opere di urbanizzazioni del comparto Ikea e Parma Retail che hanno reso impermeabile il terreno, per questo il Canale Burla è straripato negli anni scorsi in più circostanze.
Il Comune ha fortemente voluto questo intervento finanziandolo in parte con oneri di urbanizzazione e coprendo i due terzi dei costi, pari a 1.500.000 euro. Inoltre si è attivato per l'acquisizione dell'area attraverso opportune procedure di esproprio”. L'opera è, quindi, molto attesa dai residenti che ne beneficeranno in termini di sicurezza idraulica e di salvaguardia del territorio.
Soddisfazione è stata espressa dal direttore del Consorzio di Bonifica Parmense, Meuccio Berselli, che ha rilevato come il Consorzio di Bonifica Parmense si sia attivato immediatamente dopo la procedura di Via – Valutazione di Impatto Ambientale della Regione – adottata in luglio, per dare il via all'opera nel più breve tempo possibile. La nuova cassa occuperà circa 5 ettari.
E' il primo stralcio di un progetto che prevede un successivo ampliamento fino a 16 ettari. “Con il terreno frutto degli scavi dell'area – ha spiegato – verrà, poi, realizzata un'ulteriore opera di messa in sicurezza idraulica della zona: l'arginatura in sinistra idraulica del Canale Burla per mettere in sicurezza le abitazioni a valle dell'invaso”.
Il primo stralcio della cassa di espansione del Canale Burla, come ha precisato l'assessore Alinovi, sarà ampiamente in grado di fornire risposte concrete di sicurezza per la città.
In occasione di piene la cassa si riempirà grazie ad a tre condotti che poteranno l'acqua dal Canale alla cassa per poi svuotarsi piano piano utilizzando una quarto condotto di scarico.
La storia del cavo Burla ne colloca le origini a sud di via Benedetta. Le sue acque, dopo un percorso di 8 chilometri, seguendo parallelamente la Provinciale n. 72, Parma – Mezzani, la sottpassano e confluiscono nel Canalazzo Terrieri, che sfocia nel torrente Enza a Coenzo di Sorbolo.
Le previsioni del Piano Strutturale del Comune di Parma, approvato nel 2007, hanno modificato la destinazione di alcuni milioni di metri quadri di terreno da agricolo a urbanizzabile, quindi il suolo è diventato da permeabile a impermeabile, cambiando il quadro di riferimento relativo all'analisi del rischio idraulico nel bacino del Burla, già precedentemente aggravato dagli interventi urbanistici su circa 1 milione di metri quadrati, realizzati negli anni Settanta e Ottanta.
Si è trattato di un ampliamento di grandi dimensioni che ha azzerato ogni precedente previsione di intervento per la messa sicurezza idraulica di questo rilevante bacino scolante. Per poter avere una sicurezza idraulica sufficiente, infatti, sarebbe servito un canale con una sezione sette volte superiore a quella esistente e di molto superiori sarebbero state le piene conseguenti alle ormai troppe frequenti “bombe d'acqua”.
Da qui la necessità di prevedere una nuova cassa di espansione a servizio del Canale Burla. Infatti, a seguito dei cambiamenti intervenuti, è stato redatto dal Consorzio di Bonifica un progetto per il “Risezionamento e riprofilatura del Canale Burla e realizzazione di una cassa di espansione delle piene” dell'importo complessivo di 11 milioni di euro.
Si tratta di un progetto che prevedeva un intervento di adeguamento dell'alveo del Canale Burla per circa 3 chilometri, dall'autostrada A1 fino all'abitato di Ravadese e la costruzione di una cassa di espansione estesa 16 ettari con una capacità di invasare un volume d'acqua pari a 180.000 metri cubi.
A tutt'oggi è stato completato l'intervento di adeguamento dell'alveo del Canale per un importo di 4.800.000 euro.
La Regione Emilia Romagna, con Delibera di Giunta 886 del 13 luglio scorso, ha approvato la valutazione di Valutazione di Impatto Ambientale relativa alla realizzazione di un primo stralcio della cassa di espansione, da realizzarsi su una superficie di 5 ettari con una capacità di invaso di circa 60 mila metri cubi, per un importo complessivo del progetto di 1.500.000 euro.
Questo primo stralcio servirà a mitigare notevolmente l'impatto idraulico conseguente alle aree sino ad ora urbanizzate (quartiere artigianale industriale Spip).
Nei giorni scorsi il Consorzio di Bonifica ha iniziato i lavori di scavo della cassa con i propri tecnici specializzati ed i propri mezzi.