AMBIENTE / 02.10.15

“L'isola che non c'era”

Tappa a Parma del “Dream Team Zero Waste”, martedì 6 ottobre. 

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Giornata dedicata alla sostenibilità ambientale.

Sarà una giornata speciale, dedicata all'inquinamento marino e alle concrete proposte di una economia circolare, dove i rifiuti sono pari a zero.

Tutto questo grazie alle iniziative promosse dall'Associazione Ambiente e Futuro, con il patrocinio e la co – organizzazione del Comune di Parma, in collaborazione con Zero Waste Italy, Zero Waste Europe, Zero Waste International Alliance, il Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune di Capannori e Rifiuti Zero Parma.

Ne hanno parlato nel corso di una conferenza stampa l'assessore all'ambiente Gabriele Folli e Aldo Caffagnini, Nadia Buetto e Francesco Fulvi di Rifiuti Zero Parma.

“Si tratta di una giornata dedicata all'economia circolare – ha spiegato l'assessore Folli – con particolare riguardo al ciclo dei rifiuti, in un tempo in cui il problema dei rifiuti ha assunto una valenza globale”. L'assessore ha ricordato le vicende legate all'ex discarica di Viarolo ed ha invitato la cittadinanza a partecipare ad un momento di sensibilizzazione di grande interesse ed attualità che vedrà la partecipazione di un team di studiosi americani di fama internazionale.

Aldo Caffagnini ha parlato di una giornata eccezionale in cui un gruppo di studiosi americani relazionerà a Parma, presentando studi e ricerche sul tema dei rifiuti, in un tour italiano che toccherà solo quattro città: Parma, Torino, Roma e Firenze. “E' necessario passare da un'economia lineare ad un'economica circolare – ha spiegato Caffagnini – per modificare il modo di produrre beni e merci in un contesto, quello attuale, in cui le materie prime scarseggiano e vi sono grosse difficoltà nello smaltire i rifiuti, per andare verso un sistema di Rifiuti Zero”.

Nadia Buetto ha sottolineato l'importanza di una giornata volta ad “aumentare la consapevolezza circa la gestione corretta dei rifiuti”. 

Il “Dream Team Zero Waste”, per la prima volta in Italia, è composto da; Charles Moore, lo scopritore, nel 1997, del "continente di plastica"- il "Great Pacific Garbage Patch" e fondatore dell'Algalita Marine Research Foundation.

Scienziato, nel 2013 ha pubblicato "L'oceano di plastica" insieme a Cassandra Phillips, tradotto in italiano ed edito da Feltrinelli; Paul Connett, professore emerito di chimica ambientale e divulgatore in tutto il mondo del Programma dei "10 passi Rifiuti Zero", ospite in diverse occasioni della nostra città; Richard Anthony, presidente della Zero Waste International Alliance; Ruth Abbe, presidente di Rifiuti Zero Stati Uniti d'America; Tom Wright, esperto di imballaggi e fondatore di Responsible-Packaging.org; Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Europe, che nel 2013 ha conseguito il premio Goldmann Environmental Prize per l'Ambiente, Enzo Favoino, dal 1990 tecnico e ricercatore presso la Scuola Agraria del Parco di Monza, un centro di ricerca che ha avuto un ruolo fondamentale in Italia ed Europa per lo sviluppo ed il consolidamento delle pratiche di raccolta differenziata, riciclaggio, compostaggio, riduzione.

Una squadra di massimi esperti a livello mondiale sul tema dell'inquinamento e delle concrete soluzioni per invertire il suicidio globale cui l'uomo sta andando velocemente incontro.

“L’Oceano di plastica è “un'isola artificiale” scoperta dal capitano di marina Charles Moore nel 1997.

Una enorme massa galleggiante di rifiuti in pieno Oceano Pacifico, nella quale Moore incappò durante un viaggio con il suo catamarano. Da allora Charles Moore, grande navigatore, ambientalista e fondatore della Algalita Marine Research, non ha più smesso di denunciarne l’esistenza agli enti preposti alla salvaguardia dell’ambiente e alle accademie scientifiche. Per farlo però è ritornato più volte sul luogo della scoperta per raccogliere quante più evidenze scientifiche possibili affinché la sua denuncia fosse presa seriamente.

Questa enorme discarica fluttuante, chiamata Great Pacific Garbage Patch, ha l’estensione pari alla superficie del Canada. È composta di rifiuti plastici, alcuni integri, altri ridotti a “zuppa” per l’azione dei raggi UV e dei processi chimici. Una distesa infinita di plastica, ormai sbriciolata in molecole sintetiche, intorno a cui nuotano e vivono milioni di pesci e animali marini di ogni genere, il cui nutrimento inevitabilmente si compone anche di questi elementi tossici. Gli effetti sull’intera catena alimentare, e quindi anche su di noi, sono devastanti.

PROGRAMMA. Il primo appuntamento è alle 11, all'Università di Parma, Aula dei Filosofi: Charles Moore incontra gli studenti universitari e delle scuole superiori.

Alle 16.30, all'Auditorium Casa della Musica, piazzale San Francesco: Charles Moore presenta il libro “L'Oceano di plastica”.

Momento clou, alle 20,45, nell'Auditorium Assistenza Pubblica, via Gorizia: “L'isola che non c'era. Da un mondo-pattumiera alla sostenibilità”. Economia Circolare e Rifiuti Zero: rispettare l'ambiente, creare occupazione.

Saranno presenti illustri relatori: Paul Connett, La strategia Rifiuti Zero: principi e benefici; Charles Moore, Gli oceani a rischio: uno dei segni più allarmanti degli impatti determinati dall'economia lineare. Rick Anthony, Il ruolo della strategia Rifiuti Zero nella crisi globale delle risorse. Ruth Abbe, Le strategie Rifiuti Zero nel contesto nordamericano. Rossano Ercolini, Rifiuti Zero, dalla visione globale alle pratiche locali, i segni di un cambiamento di paradigma. Enzo Favoino, L'agenda a medio termine, il dibattito sulla Economia Circolare sta cambiando la gestione dei materiali post-consumo. Tom Wright, Nuove opportunità, nuove azioni, nuove attività, Rifiuti Zero stimolo al cambiamento.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero senza necessità di registrazione.

Per informazioni: rifiutizeroparma@gmail.com; rifiutizeroparma.org.