BENESSERE E STILI DI VITA / 08.10.15

Obesity Week

Al via l'ottava edizione dal 10 al 18 ottobre.

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Dal 10 al 18 ottobre, una settimana per la prevenzione dell’obesità

A Parma, per l’ottava volta, si svolge l'Obesity Week, sette giorni dedicati a combattere il problema del sovrappeso, che colpisce soprattutto i bambini.

L’iniziativa, nata da un'idea di Leone Arsenio, coinvolgerà, oltre al mondo sanitario, anche quelli economico, sociale, culturale e religioso, per un “attacco” a tutto campo. Ne hanno parlato, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, l'assessore allo sport e politiche giovanili Giovanni Marani; il professor Leone Arsenio presidente della Commissione Organizzatrice, la dottoressa Mariateresa Luisi medico della direzione sanitaria dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, la professoressa Elisabetta Dall'Aglio responsabile del Centro Obesi del Maggiore, Simonetta Franzonireferente per il supporto alla persona e all'integrazione dell'Ufficio Scolastico Provinciale e il direttore del Servizio Igiene e Alimenti di Ausl Parma Francesco Zilioli .

“Una corretta alimentazione – ha spiegato l'assessore Giovanni Marani – è importante per il benessere di ogni individuo. Per questo il Comune sostiene progetti strategici come Giocampus e Crescere in Armonia che coinvolgono i bambini attraverso un'azione di sensibilizzazione e formazione fin dall'infanzia. Lo sport rappresenta un altro elemento importante per il mantenimento di un buon equilibrio psicofisico e sono tante le manifestazione che il Comune promuove in questo senso. Obesity Week rappresenta un'occasione per saperne di più e per informarsi su una problema che ha risvolti sociali e e che spesso tradisce un disagio psicologico”.

“L'obesità – ha spiegato il professor Leone Arsenio – è in rapida diffusione tanto da essere divenuta un'emergenza a livello planetario, come ha rilevato l'Organizzazione Mondiale della Sanità. I costi diretti e indiretti di questa patologia incidono sempre di più a livello nazionale. Da qui l'importanza della prevenzione e dell'informazione, fin dall'infanzia, su un tema, quello dell'obesità, che ha riflessi sulla salute dell'uomo con ripercussioni negative quali l'aumento dell'incidenza dell'infarto e del tumore”.

La professoressa Elisabetta Dall'Aglio, responsabile del Centro Obesi del Maggiore, si è soffermata sulla necessità degli interventi propedeutici volti a scongiurare l'ultimo stadio di questa patologia, cioè quella dei grandi obesi. “La prevenzione – ha ribadito – risulta, pertanto, fondamentale”.

La dottoressa Mariateresa Luisi della direzione sanitaria del Maggiore ha confermato l'impegno dell'Azienda Ospedaliero Universitari di Parma in questo senso. Al Maggiore si terrà, fra l'altro, il convengo in programma il 13 ottobre incentrato “sull'alimentazione, l'attività fisica, obesità e salute: passato, presente e futuro”.

Il direttore del Servizio Igiene e Alimenti di Ausl Parma, Francesco Zilioli, ha annuciato che la prossima settimana verrà aperto nella Casa della Salute di Parma Centro il laboratorio dedicato ai bambini in sovrappeso. Simonetta Franzoni ha posto l'accento sui progetti legati all'educazione alimentare nelle scuole, realizzati in collaborazione con Comune e Ausl.

Numerosi sono gli enti che hanno concesso il proprio patrocinio a questa iniziativa, ad ulteriore conferma della sua rilevanza: Comune di Parma, Provincia di Parma, Comune di Sissa e Trecasali, Servizio Sanitario Regionale (AUSL e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma), Università degli Studi di Parma, ADI Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (Sezione Emilia Romagna), Unione Parmense degli industriali, Camera di Commercio di Parma, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Parma, Società Italiana dell'Obesità, Croce Rossa Italiana, Lions Club Parma Ducale, Centro Etica Ambientale di Parma, LILT - Lega Italiana Lotta ai Tumori, Musei del Cibo di Parma, Associazione Pugliesi a Parma e con il sostegno di Parmalat, Stardea e Parmigiano Reggiano.

Nell’anno dell’Expò in particolare, è opportuno e necessario fare il punto sulle problematiche dell'alimentazione e del cibo, dell'ambiente e della salute, strettamente intrecciati tra loro.

Il peso dell’obesità grava sulla bilancia, e quindi sulla salute, ma anche sul bilancio, e dunque sull’economia: la spesa annuale che il nostro Sistema Sanitario nazionale deve affrontare è di circa nove miliardi, suddivisi tra costi diretti e indiretti, come mortalità precoce, assistenza e ridotta produttività.

Il cibo può essere amico, ma anche “nemico”: è globale l’allarme sulle conseguenze di una dieta scorretta e del sovrappeso, collegati a patologie croniche, come diabete, cancro, malattie respiratorie e cardiovascolari. 

Ridurre di 1 punto percentuale il numero di persone obese può evitare da 1 a 3 milioni di casi di tumore, malattie cardiovascolari, diabete e ipertensione tra i cittadini europei; se questa riduzione fosse del 5 per cento, i casi evitati sarebbero tra i 2 e i 9 milioni.

“Secondo il report “Health at a Glance Europe 2010”, messo a punto dall’OCSE e dalla Commissione Europea, oltre la metà degli abitanti del Vecchio Continente è in sovrappeso, con un tasso di obesità che è addirittura raddoppiato negli ultimi 20 anni nella maggior parte degli Stati membri dell’UE.

In Italia, circa il 10% della popolazione è obeso e il 40% in sovrappeso, ma si prevede che in 15 anni salirà al 70.

A preoccupare sono soprattutto i più piccoli: è tra i bambini, infatti, che l’obesità si configura come una vera e propria epidemia, soprattutto in Italia.

Un bambino su sette in Europa è sovrappeso o obeso e la situazione sembra peggiorare di anno in anno.

Nonostante tutti gli sforzi fin qui compiuti, l’obesità resta un gravissimo problema sanitario. Globalmente l’indice di massa corporea (BMI) è aumentato fra il 1980 ed il 2008 di 0,4 kg/m2 per decade negli uomini e di 0,5 kg/m2 per decade nelle donne.

Dal 2008 Leone Arsenio, medico nutrizionista e direttore scientifico di Progress in Nutrition, organizza, a Parma, con Federico Cioni (responsabile della Casa Editrice Scientifica Mattioli 1885 di Fidenza), sette giorni per sensibilizzare le persone ai vantaggi di modelli idonei ad assicurare non solo un'alimentazione buona e sana ma anche sostenibile, capace di tutelare la biodiversità e la salute del Pianeta.

Per suggerire soluzioni a questi problemi di salute dei Paesi industrializzati, a Parma e, per la prima volta, anche a Piacenza, dal 10 al 18 ottobre, si svolgerà dunque Obesity Week link che chiama a raccolta esperti di molte discipline, impegnati in incontri, convegni e momenti scientifici e divulgativi sullo scottante tema. L’iniziativa non poteva che nascere nella capitale della Food Valley, punto di riferimento mondiale per l’alimentazione.