Lapide per i partigiani Longhi e Anselmo
Inaugurata alla sede Telecom in memoria dei due membri della Resistenza, operai dell'azienda telefonica Timo.
Luigi Longhi, 20 anni, e Gaudenzio Anselmo, 19 anni, antifascisti, membri della Resistenza, operai dell'azienda telefonica Timo, subirono violenze e torture, deportati nel campo di concentramento di Dachau non fecero più ritorno.
In loro ricordo questo pomeriggio, presso la sede Telecom in via Cavestro a Parma, già sede Timo presso cui Longhi e Anselmo lavorarono, è stata inaugurata la lapide a loro dedicata, alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti, di Massimo Bussandri, segretario generale CGIL Parma e Brunella Manotti, in rappresentanza delle associazioni partigiane di Parma. E' inoltre intervenuto Carlo Ghezzi, segretario nazionale Fondazione Di Vittorio.
All'iniziativa, che si colloca nell'ambito delle celebrazioni legate al 25 aprile, Festa della Liberazione, hanno partecipato anche Paolo Bertoletti, della Camera del Lavoro di Parma, e Franco Bolsi e Soemo Alfieri, partigiani della SAP "Timo" e Antonio Buccarello, che ha letto alcuni brani tratti da "I ribelli della Timo".
"E' molto importante - ha detto il sindaco Federico Pizzarotti - ricordare gli ideali della Resistenza, ma anche le azioni e le persone che le hanno realizzate. C'è sempre bisogno di memoria e la lapide che oggi scopriamo è una delle tante che creano, nelle vie e nei luoghi della nostra città, un percorso di ricordo per non dover mai più rivivere quegli avvenimenti".
"In continuità con le celebrazioni del 25 aprile - ha spiegato Massimo Bussandri, segretario generale CGIL Parma - questo di oggi è un momento felice, nella realizzazione dell'obiettivo di restituzione delle figure di Luigi Longhi e Gaudenzio Anselmo alla memoria collettiva della città".
"Vedere realizzato questo obiettivo - ha aggiunto Brunella Manotti, in rappresentanza delle associazioni partigiane di Parma - è una grande soddisfazione. La memoria collettiva è costituita da e gesti e pratiche politiche come questa di oggi".
I partigiani Franco Bolsi e Soemo Alfieri, prima di scoprire la lapide, hanno raccontato alcuni aneddoti, facendo il monito alle giovani generazioni di "seguire la via che i compagni di battaglia ci hanno indicato, difficile e faticosa ma che ha portato ad una Italia libera e democratica".
Carlo Ghezzi, segretario nazionale Fondazione Di Vittorio, nel suo articolato intervento storico ha sottolineato l'importanza delle azioni di tanti lavoratori e di tanti civili nella lotta al fascismo: "la Resistenza vittoriosa ha fatto conquistare al nostro Paese la Costituzione, con delle radici sociali ben chiare".
Lo scorso ottobre il Comune, insieme alla Camera del Lavoro di Parma, aveva dato seguito alle richieste delle Associazioni partigiane Anpi, Apc e Alpi per ricollocare in modo decoroso e visibile a tutti le due targhe in memoria di Luigi Longhi e Gaudenzio Anselmo, riposizionate sulla facciata esterna del palazzo che ospita gli Uffici Telecom, proprio a fianco dell'ingresso.