Scuola per l'Europa, riparte il cantiere
E' ripartito il cantiere della Scuola per l'Europa in via Langhirano, che sarà pienamente operativa nell'anno 2017 - 2018. Guarda il video.
Riprendono i lavori alla Scuola per l'Europa. La situazione si è sbloccata a seguito della sottoscrizione della lettera di intenti da parte delle Istituzioni del territorio siglata lo scorso 2 febbraio, in cui si manifestava la volontà unanime di giungere in tempi rapidi al completamento del plesso scolastico della Scuola per l'Europa.
In pochi mesi è stato reperito il finanziamento per l'attuazione dei lavori necessari al completamento della struttura. Infatti, la Legge di stabilità 2016 ha destinato all’opera nuove risorse pari a € 3.900.000, che si andranno a sommare ai residui presenti nel bilancio del Comune per un importo di € 1.193.348, garantendo così la copertura del nuovo quadro economico.
Nei prossimi giorni si procederà all’affidamento dei lavori di sistemazione delle aree esterne mentre sono già iniziati a pieno regime i lavori di completamento dell’impiantistica e delle relative opere edili.
Questo importante risultato, che mette la parola fine ad una questione ormai annosa e particolarmente intricata, è stato ottenuto grazie ad un’intensa attività di sinergia istituzionale e amministrativa che ha visto coinvolti Governo, Comune con la propria partecipata Authority S.T.U. s.p.a., Prefettura, Provincia, EFSA e la stessa Scuola.
“Contiamo di ultimare i lavori in tempi brevi – ha reso noto il sindaco Federico Pizzarotti durante il sopralluogo con la stampa, affiancato dagli assessori Marco Ferretti e Michele Alinovi – con la prospettiva di avviare l'attività scolastica a pieno ritmo a partire dall'anno scolastico 2017 – 2018. E' stata un'operazione complicata – ha spiegato il primo cittadino – a causa delle difficoltà delle aziende impegnate nell'attuazione della struttura. Abbiamo dovuto chiudere i rapporti contrattuali e affidare il lavoro ad aziende subappaltatrici, che ben conoscono il cantiere, quindi ci lasciano tranquilli sulla sua ultimazione e sulla prospettiva di chiudere con una situazione che per Parma era diventata imbarazzante.
Fra quelle ereditate dalla precedente amministrazioni, la Scuola per l'Europa era una delle opere più importanti da sbloccare e portare a compimento. Ora cominciamo con gli impianti e presto affideremo l'appalto per l'allestimento di parcheggi e spazi esterni. E' una ferita che finalmente, dopo tre anni di chiusura del cantiere, si ricuce grazie all'impegno corale di tutte le istituzioni coinvolte”.
“Abbiamo seguito questa vicenda con apprensione – è i commento di Alberto Spagnolli, policy advisor del Direttore Esecutivo di EFSA - ma siamo contentissimi del risultato. Accogliamo con sollievo la notizia che il cantiere riparte anche perché abbiamo bisogno di questa scuola, non solo per lo staff di EFSA, per le nostre famiglie, ma anche perché la presenza della nuova scuola è un polo attrattivo sia per richiamare nuovi funzionari a Parma, sia sopratutto per mettere i nostri ragazzi in condizione di portare l'Europa a Parma e Parma in Europa, grazie ad un progetto educativo d'avanguardia”.
Sull'internazionalizzazione della formazione della nuove generazioni e sulla validità della comune azione interistituzionale ha insistito anche il Presidente della Provincia Filippo Fritelli, mentre Nicola Rinaldi, liquidatore di STU Authority, ha ricordato l'imbarazzo del sopralluogo al cantiere fermo da te anni con gli ispettori europei, con i quali si è assunto un impegno che ora si va ad onorare.
Felicissimo anche il direttore della Scuola per l'Europa Carlo Cipollone: “Era un dovere verso le famiglie che le istituzioni hanno onorato, grazie ad un eccellente lavoro di squadra. Parma si presenta così come città europea, con una scuola in cui già oggi sono rappresentate 42 diverse nazionalità. E' questa l'Europa che vogliamo”.
Il completamento della Scuola per l’Europa – previsto in vista dell'anno scolastico 2017 – 2018 - permetterà, oltre ad una migliore organizzazione degli spazi educativi e ad un potenziamento dell’offerta formativa, anche una più omogenea ed adeguata distribuzione degli alunni, i quali convergeranno sulla nuova struttura lasciando i locali di via Saffi e le aule dalle scuole Bertolucci ed Ipsia ove sono ad oggi ospitati.
Il nuovo plesso, dotato di una palestra spettacolo, di un auditorium e di tutti i servizi accessori necessari, costruito su un'area di 22.000 metri quadrati, sarà in grado di ospitare 900 alunni, da scuola materna ai baccalaureati secondo l'ordinamento europeo.