AMBIENTE / 24.06.16

Parma virtuosa modello di buona gestione dei rifiuti in Europa

Anche Parma è stata invitata all’incontro che si è tenuto il 22 giugno scorso al Jacques Delors Building a Bruxelles

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nella sede del Comitato delle Regioni, assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell'Unione europea in un evento dal titolo “Le città verso Rifiuti Zero: come le autorità locali applicano le politiche di prevenzione rifiuti”. 

L’assessore all’Ambiente del Comune di Parma, Gabriele Folli è stato invitato a portare il caso di Parma, di assoluta rilevanza a livello nazionale ed europeo per i risultati conseguiti a 4 anni dall’avvio della raccolta differenziata porta a porta ed alla successiva applicazione della tariffazione puntuale

L’attenzione della Commissione Europea sulla transizione verso un’economia circolare è massima ed è per questo che sono stati invitati i casi più interessanti in Europa dove si sono applicate politiche virtuose di gestione rifiuti

L’incontro, organizzato da Zero Waste Europe e la rete RREUSE, ha visto tra le altre le relazioni di Bruges, Roubaix e della regione delle Fiandre con interessanti esperienze di riduzione e prevenzione nell’ambito della minimizzazione dello spreco di cibo e del coinvolgimento del commercio nel cammino verso rifiuti zero.

Il direttore di ZW Europe Joan Marc Simon, nell’introdurre la presentazione di Parma, ha ricordato la recentissima pubblicazione del Case Study relativo alla città emiliana ed al grande interesse suscitato nell’ambiente per i risultati conseguiti in così breve tempo (https://www.zerowasteeurope.eu/zw-library/case-studies/ )

L’assessore Folli a questo proposito ha dichiarato “Il progetto di Parma sulla gestione della raccolta rifiuti continua a suscitare interesse anche a livello Europeo dove si stanno ponendo le basi per il passaggio da un economia lineare all’economia circolare, processo verso cui dobbiamo necessariamente e rapidamente convergere se non vogliamo rischiare il collasso del nostro modello economico.

Non ci possiamo più permettere di sprecare risorse mandando in discarica o ad incenerimento materiali che possono essere recuperati e riciclati. E’ una questione ambientale ma ancor di più è una necessità dal punto di vista economico”