Pizzarotti alla festa di fine Ramadan
Erano migliaia, tutti senza scarpe, seduti sul loro tappeto di preghiera, i fedeli musulmani di Parma convenuti nella grande spianata.
Erano migliaia, tutti senza scarpe, seduti sul loro tappeto di preghiera, i fedeli musulmani di Parma convenuti nella grande spianata dove un tempo si teneva il mercato del bestiame, trasformato una specie di grande moschea all'aperto.
Alternando canti a preghiera hanno salutato la fine del Ramadan, prima di tornare alle loro abituali occupazioni, fianco a fianco con i lavoratori italiani.
Per loro è la festa più importante dell'anno, e il sindaco Federico Pizzarotti non ha voluto mancare di portare il suo brevissimo indirizzo di saluto per dimostrare la vicinanza della comunità ai tanti cittadini di Parma a tutti gli effetti, che lavorano e vivono insieme a chi a Parma ci è anche nato: "Sono qui per salutarvi - ha detto Pizzarotti - per essere con voi nella ricorrenza più importante e per ricordare che il confronto e la conoscenza fra comunità di diversa cultura e provenienza è il primo importante passo verso la piena integrazione fra popoli, un percorso che certo non è favorito dagli accadimenti di questi giorni, ma che è destinato a proseguire per giungere a compimento".
Il Presidente della Comunità Islamica di Parma ha ringraziato il sindaco e tutti i parmigiani, ricordando che a Parma e provincia risiedono 18.000 cittadini islamici e che il loro messaggio in questa ricorrenza è più che mai di pace e fraternità: "I musulmani parmigiani - ha affermato - sono tutt'uno con la città, finita la cerimonia torneranno alle loro abituali occupazioni insieme ai colleghi di lavoro. Purtroppo ci sarà qualche pecora nera, ma dobbiamo fare attenzione a non fare di tutta l'erba un fascio. La cosa più importante - ha concluso - è garantire comportamenti corretti, rispetto e fraternità in nome di una umanità che ci accomuna".