LAVORI PUBBLICI / 12.07.16

Sopralluogo demolizioni nell’area golenale

Entro la fine di luglio i detriti dell'ultima casa demolita nell'area golenale del torrente Parma saranno adeguatamente smaltiti e, al loro posto, crescerà un prato verde.

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Ultimo atto per il progetto di demolizione delle abitazioni, nell'alveo del torrente Parma a Baganzolino.

Si tratta di abitazioni che erano state interessate proprio dall'esondazione del torrente Parma nel 2000.

Entro la fine di luglio, infatti, i detriti dell'ultima casa demolita saranno adeguatamente smaltiti e, al suo posto, crescerà un prato verde.

Viene così risolto non solo un problema di sicurezza idraulica ma si prospetta un ritorno alla naturalità in alveo, grazie alle operazioni di demolizione portate avanti negli ultimi due anni nell’area golenale del torrente Parma.

Le abitazioni abbattute in passato furono ripetutamente invase dalle acque in occasione di varie piene, per cui il progetto ha previsto una diversa collocazione delle famiglie che un tempo le abitavano e la loro completa demolizione.

Lo stato dell'arte è stato illustrato, questa mattina, nel corso di un sopralluogo dall'assessore ai lavori pubblici, urbanistica ed edilizia, Michele Alinovi, accompagnato dal direttore dei lavori Veronica Catellani di Fuorithema Architettura e dai rappresentanti dell’azienda appaltatrice ACR di Mirandola. Quello portato a termine à il secondo stralcio di lavori, riguardante quattro abitazioni situate in via Dazzi 9 e in via Argini Baganzolino.

“Andiamo verso la conclusione del piano di delocalizzazione dei fabbricati presenti entro l'alveo del torrente Parma" ha spiegato l'assessore Michele Alinovi. "Sarebbe importante, a questo punto, che la Regione Emilia Romagna finanziasse la delocalizzazione sul torrente Baganza.

Qui, infatti, oltre ai fabbricati abusivi che l'Amministrazione sta cercando di portare a completa demolizione, ci sono anche fabbricati legittimamente realizzati che sarebbe auspicabile venissero demoliti e delocalizzati per restituire naturalità all'alveo del torrente anche in ambito urbano”.

La prima parte delle demolizioni è stata conclusa a metà agosto dello scorso anno.

La messa in sicurezza dell’area golenale fa parte di un piano di delocalizzazione promosso dal Comune di Parma per prevenire rischi idraulici e idrogeologici, ed è stata finanziata dalla Regione Emilia-Romagna, con uno stanziamento complessivo di 460 mila euro per le due fasi dei lavori.

La Regione ha anche provveduto a risarcire i proprietari del danno derivato dalla demolizione, consentendo loro di acquistare nuove abitazioni situate in aree sicure.

Il Comune, dal canto suo, si è occupato della realizzazione delle opere di demolizione affidando i lavori alle aziende specializzate.