CULTURA / 05.08.16

Barricate del 1922

Monumento alle Barricate: in piazzale Rondani il 5 agosto si celebra la memoria dell’Oltretorrente con la fine dei lavori di restauro.

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Sono trascorsi 94 anni dal 1922 quando le Barricate in Oltretorrene fermarono l'avanzata del fascismo a Parma e con essa Italo Balbo. “Hai passato l'Atlantico – compare in una scritta lungo il torrente Parma – ma non la Parma”.

Ma di barricate ce ne vorrebbero tante anche oggi contro l'odio, la prepotenza, l'ignoranza, le contrapposizioni, la paura, l'indifferenza, la disgregazione sociale, l'egoismo, l'oblio di quei valori che animarono i giovani, le donne e gli uomini che in quei giorni, ormai lontani, del 1922 dissero no alla sopraffazione, alla dittatura, alla violenza per confermare gli ideali di libertà, di democrazia e di indipendenza.

Davanti ad un monumento completamente rinnovato alla Barricate del 1922, in piazzale Rondani, si è svolta la commemorazione che ha visto l'intervento di Massimo Bussandri, segretario generale della Camera del Lavoro di Parma - CGIL, del sindaco Federico Pizzarotti; dell'onorevole Patrizia Maestri; di Michela Canova in rappresentanza dalla Provincia di Parma; di Aldo Montermini presidente Anpi provinciale; di Marco Minardi direttore dell'Isrec e del restauratore Massimo Marmiroli che ha seguito il recupero del monumento.

“L'eredità delle Barricate è sempre attuale – ha sottolineato Massimo Bussandri – in quanto gli ideali che ne furono alla base sono presenti nei principi della nostra Costituzione e costituiscono un esempio vivo anche oggi per la comunità parmense che li porta iscritti nel proprio Dna: una Parma democratica e antifascista”. Bussandri ha ricordato anche il compagno, di recente comparso, Renato Pasquali.

Il sindaco Federico Pizzarotti ha puntato su un'attualizzazione del valore delle Barricate. “Esistono ancora oggi delle Barricate – ha detto il primo cittadino – contro cui ci scontriamo quotidianamente: sono l'odio, le contrapposizioni politiche a cui dobbiamo dire no e guardare con fiducia ai principi presenti nella nostra Costituzione. C'è anche oggi il desiderio di combattere e di lavorare per qualcosa e non contro qualcuno. Restituiamo alla città il monumento delle Barricate completamente ristrutturato e con esso la memoria e la cultura di quei giorni alle nuove generazioni”.

L'onorevole Patria Maestri ha parlato del fatto che “il ricordo delle Barricate deve continuare a vivere ed essere esempio per i giovani per combattere anche oggi per la libertà, per il miglioramento delle condizioni di vita e sociali”.

Michela Canova ha ribadito il valore del monumento alle Barricate riportato a nuova vita: “un luogo della memoria che stimola la riflessione ed il ricordo per le generazioni future”.

Il presidente Anpi provinciale, Aldo Montermini, ha parlato in rappresentanza delle Associazioni Partigiane e dei Perseguitati Politici ed ha rimarcato l'alto valore del monumento alle Barricate del 1922, simbolo dell'antifascismo e di una città, Parma, fiera della proprie tradizioni di libertà e democrazia ed ha ricordato il partigiano Annibale, recentemente scomparso.

Il direttore dell'Isrec, Marco Minardi, ha fatto appello alla forza della memoria “portatrice di valori che ci stanno a cuore”.

Alla cerimonia erano presenti le massime autorità cittadine a partire dal prefetto, Giuseppe Forlani, i parlamentari parmigiani, vari sindaci e amministratori, le Associazioni di Partigiani e dei Perseguitati e i rappresentanti sindacali.

La cerimonia commemorativa delle “Barricate del 1922” è stata, infatti, organizzata dalla C.G.I.L. di Parma, dalle Associazioni Partigiane cittadine e dall’Istituto Storico della Resistenza, per ricordare che nella notte tra il 5 ed il 6 agosto 1922 si svolse la gloriosa conclusione delle Barricate parmigiane, quando le forze antifasciste organizzarono la difesa estrema della città assediata dalle squadre fasciste di Italo Balbo, costrette poi alla ritirata.

Nella stessa occasione viene restituito alla cittadinanza, dopo i lavori di restauro, presentati dal sindaco Federico Pizzarotti, il monumento dedicato alla memoria di questo episodio così sentito della storia della nostra città, simbolo della memoria storica dei moti popolari e della Parma antifascista.

L’intervento di manutenzione è stato fortemente voluto dal Comune di Parma, che lo ha finanziato ed ha garantito il termine dei lavori di ripristino entro la data dell’anniversario del 5 agosto, come annunciato dall’assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris all’inizio del restauro. Collocato in un punto ideale di passaggio fra il Lungoparma e borghi dell’Oltretorrente, il monumento realizzato nel 1997 su progetto dell’architetto Luca Monica richiama la memoria storica dei moti popolari del 1922 sia nei principi compositivi, sia nella scelta dei materiali di realizzazione.

L’opera scultorea è infatti composta di tre strutture in ferro e travi lignee, in cui sono incastonate lastre di granito: gli stessi elementi provenienti dalle strade con cui furono innalzate le barricate. La collocazione del monumento al centro di un sistema di istituti scolastici ne accentua la connotazione civica e didattica.

Sulle grandi superfici verticali di questo “libro di pietra” trova spazio un insieme di iscrizioni curate dall’Istituto Storico della Resistenza: i versi appositamente creati dal poeta Attilio Bertolucci, i nomi dei cittadini parmigiani caduti nella lotta antifascista, la pianta della città con la disposizione delle Barricate e un’epigrafe esplicativa dell’episodio a cura dello storico Gaetano Arfè. I lavori di pulizia sono stati resi necessari dall’impatto sui materiali compositivi di depositi di particellato atmosferico, anneriti dall’inquinamento, e di patine biologiche (incrostazioni di licheni, cuscinetti di muschio ed erbe infestanti).

Questo deterioramento aveva macchiato le lastre rendendo illeggibili alcuni versi.

È stata dunque eseguita una pulizia generale, che ha riguardato anche le colature di ruggine provenienti dai perni in ferro: i perni sono stati rimossi e i fori rimasti sono stati stuccati con materiali idonei. La pittura delle epigrafi è stata ripassata e, dove necessario, rifatta ex novo, per permettere alla cittadinanza una perfetta leggibilità.

La pulizia ha riguardato anche le travi lignee, che sono state sverniciate, trattate contro le infestazioni e le muffe e ritonalizzate nel colore originario. A livello strutturale e di messa in sicurezza, i travi orizzontali che soffrivano del peggiore stato di degrado, con perdita della funzione strutturale e mancanza di porzioni di materiale, sono stati interamente sostituiti, ed è stato messo in atto un trattamento di consolidamento e riadesione delle parti fessurate e fratturate.

Sono state infine applicate sui travi orizzontali delle coperture in piombo, che consentiranno di proteggerle in futuro dall’incidenza eccessiva delle intemperie.