LAVORI PUBBLICI / 30.09.16

Cassa espansione su Canale Burla

Inaugurata questa mattina, l'opera è stata realizzata dal Consorzio di Bonifica con il contributo determinante del Comune.

2016 09 30 Inaug Cassa espansione canale Burla Pizzarotti Alinovi-3

Inaugurata venerdì mattina la nuova cassa di espansione del Canale Burla. Si tratta di un'opera strategica a garanzia della sicurezza idraulica del territorio, in particolare di un'ampia zona rurale a nord della città, più volte finita sott'acqua in casi di copiose precipitazioni. L'intervento è stato realizzato dal Consorzio di Bonifica Parmense con il contributo determinante del Comune di Parma, proprio per scongiurare le esondazioni che si sono presentate in passato a più riprese, nel 2012 e nel 2014, e che hanno causato danni dovuti alla tracimazione del Canale Burla nella zona di Ravadese ed in località Case Vecchie.

Il costo dell'intervento è stato di 1 milione e 500 mila euro per due terzi a carico del Comune e per un terzo a carico del Consorzio di Bonifica Parmense.

L'intervento si è reso indispensabile a seguito delle opere di urbanizzazioni del comparto Ikea e Parma Retail che hanno reso impermeabile il terreno, per questo il Canale Burla è straripato negli anni scorsi in più circostanze

“Si tratta di un'opera strategica – ha affermato il sindaco Federico Pizzarotti, dopo il taglio del nastro e la benedizione di don Fausto Mora -- in quanto costituisce un'azione di mitigazione idraulica fondamentale per il territorio. Per noi – ha scandito il sindaco – sicurezza è una parola chiave. Qui l'acqua non invaderà più piani terreni e cantine quando piove, ma questo non è l'unico, è solo l'ultimo di una serie di interventi attuati per la messa in sicurezza del territorio, che ci permettono di pensare più serenamente al futuro”

Il Comune, attraverso l'assessorato ai lavori pubblici, ha fortemente voluto questo intervento finanziandolo in parte con oneri di urbanizzazione e coprendo i due terzi dei costi, pari a 1.500.000 euro: “Abbiamo investito un milione di euro – ha affermato l'assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi – per la sicurezza e la salvaguardia idraulica di via Traversante Ravadese. A differenza del passato, in cui l'urbanistica era di fatto svincolata dalle opere di messa in sicurezza, oggi dobbiamo fare le cose a modo, e non possiamo fermarci qui. La cosa più urgente è di realizzare una ulteriore cassa di espansione sul Naviglio ma servono altri 3 milioni e mezzo, quindi serve l'intervento dello Stato”.

Il Consorzio di Bonifica Parmense si è attivato immediatamente dopo la procedura di Via – Valutazione di Impatto Ambientale della Regione – per dare il via all'opera nel più breve tempo possibile. La nuova cassa occupa un'area di circa 5 ettari. E' il primo stralcio di un progetto che prevede un successivo ampliamento fino a 16 ettari.

Il presidente del Consorzio di Bonifica Luigi Spinazzi ha ricordato i giorni della paura vissuti nel 2012, quando il canale Burla ha esondato, soprattutto per effetto di urbanizzazioni pregresse che non hanno tenuto conto del rischio idraulico e non hanno previsto nulla per porvi riparo: “Il prossimo passo – ha assicurato Spinazzi – sarà il rafforzamento degli argini sulla riva sinistra del canale, utilizzando la terra rimossa per creare il bacino ora attivato”.

“Il primo stralcio della cassa di espansione del Canale Burla – ha assicurato il direttore del Consorzio Meuccio Berselli - è comunque in grado di fornire risposte concrete di sicurezza per la città. In occasione di piene la cassa si riempirà grazie ad a tre condotti che poteranno l'acqua dal canale alla cassa per poi svuotarsi piano piano utilizzando una quarto condotto di scarico. E' stato un intervento complesso: l'invaso, che più accogliere 60.000 metri cubi di acqua, è stato realizzato con il lavoro di 12 imprese locali, che hanno lavorato fianco a fianco con i nostri tecnici”.

Alla cerimonia sono intervenuti numerosi residenti e autorità locali. Fra queste il senatore Giorgio Pagliari, la deputata Patrizia Maestri, i consiglieri regionali Massimo Iotti e Barbara Lori, il delegato della provincia Gianpaolo Cantoni, il consigliere comunale Nicola Dall'Olio e il presidente nazionale dell'associazione dei Consorzi di Bonifica Francesco Vincenzi.

La storia del cavo Burla ne colloca le origini a sud di via Benedetta. Le sue acque, dopo un percorso di 8 chilometri, seguendo parallelamente la Provinciale n. 72, Parma – Mezzani, la sottopassano e confluiscono nel Canalazzo Terrieri, che sfocia nel torrente Enza a Coenzo di Sorbolo.

La storia della cassa di espansione

Le previsioni del Piano Strutturale del Comune di Parma, approvato nel 2007, hanno modificato la destinazione di alcuni milioni di metri quadri di terreno da agricolo a urbanizzabile, quindi il suolo è diventato da permeabile a impermeabile, cambiando il quadro di riferimento relativo all'analisi del rischio idraulico nel bacino del Burla, già precedentemente aggravato dagli interventi urbanistici su circa 1 milione di metri quadrati, realizzati negli anni Settanta e Ottanta. Si è trattato di un ampliamento di grandi dimensioni che ha azzerato ogni precedente previsione di intervento per la messa sicurezza idraulica di questo rilevante bacino scolante. Per poter avere una sicurezza idraulica sufficiente, infatti, sarebbe servito un canale con una sezione sette volte superiore a quella esistente e di molto superiori sarebbero state le piene conseguenti alle ormai troppe frequenti “bombe d'acqua”.

Da qui la necessità di prevedere una nuova cassa di espansione a servizio del Canale Burla. Infatti, a seguito dei cambiamenti intervenuti, è stato redatto dal Consorzio di Bonifica un progetto per il “Risezionamento e riprofilatura del Canale Burla e realizzazione di una cassa di espansione delle piene” dell'importo complessivo di 11 milioni di euro. Si tratta di un progetto che prevedeva un intervento di adeguamento dell'alveo del Canale Burla per circa 3 chilometri, dall'autostrada A1 fino all'abitato di Ravadese e la costruzione di una cassa di espansione estesa 16 ettari con una capacità di invasare un volume d'acqua pari a 180.000 metri cubi. A tutt'oggi è stato completato l'intervento di adeguamento dell'alveo del Canale per un importo di 4.800.000 euro.

La Regione Emilia Romagna, con Delibera di Giunta 886 del 13 luglio 2015, ha approvato la valutazione di Valutazione di Impatto Ambientale relativa alla realizzazione del o stralcio della cassa di espansione, che insiste su una superficie di 5 ettari con una capacità di invaso di circa 60 mila metri cubi.